Andrew Smith per “The Conversation”
Le piante sono alla base della catena alimentare. A differenza loro, gli animali non riescono a sintetizzare il cibo da soli e sopravvivono nutrendosi di altri animali o di piante. Ma anche le piante mangiano gli animali, prosperano su di loro, perciò ritengo che non si possa essere vegetariani. Lo scrivo nel libro “A critique of the moral defense of vegetarianism”, io che sono stato vegetariano per oltre venti anni e vegano per sei.
La frase da ricordare non è: noi siamo ciò che mangiamo, ma noi siamo “chi” mangiamo. Come vive e muore il nostro cibo è importante. E per la proprietà transitiva, siamo anche ciò che il nostro cibo ha mangiato.
Mi spiego: le piante si nutrono dalla terra, composta tra l’altro da resti animali, quindi anche chi dice di fare una dieta vegetariana, in realtà mangia qualcosa di animale. E’ impossibile essere totalmente vegetariani. Le piante ingeriscono per sostenersi, consumano in quanto producono, e non gliene può fregare di meno dell’origine di ciò che assumono.
Molti citano la sensibilità degli animali come il motivo per cui dovremmo astenerci dal consumarli. Ma le piante sono altrettanto sensibili, reagiscono a ciò che le circonda, rispondono alle esperienze positive e negative, capisci se apprezzano più la musica dei
Led Zeppelin o di Bach.
Hanno cinque sensi come noi (e anche di più, una ventina circa), assumono informazioni, le memorizzano, imparano. Inoltre vegetarianesimo e veganesimo non sono sempre eco-friendly, basti pensare a quanta acqua serve per produrre le mandorle mangiate nello snack pomeridiano.
Dobbiamo cambiare il nostro rapporto con il cibo, ma in altro modo, e cioè accettando di essere parte di una comunità di essere umani. Mangiamo e siamo mangiati. Il benessere di ognuno dipende dal benessere di tutti.
Va bene quindi la agricoltura sostenibile, il modo organico e biodinamico di concepirla, mangiare in armonia con l’ecosistema. Per soddisfare le nostre necessità, dobbiamo curare innanzitutto la terra.
Nelle zone in cui è difficile recuperare grassi essenziali, è possibile fare affidamento sugli animali, anche se in modo limitato. La vita è una complessa rete di rapporti interdipendenti fra individui, specie ed ecosistemi. Il ciclo permette alla vita di continuare. Le ossa dei nostri antenati sono diventate concime per far crescere il cibo che ci nutre. Siamo un tutt’uno.
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