La cucina di Ennio
Aglio, Olio evo e peperoncino piccante sono gli ingredienti base della mia cucina e ciò la colloca nella "Cucina povera". La cucina è CULTURA, senza tema di smentite e perciò la definisco EPICUREA: valorizza ciò che hai, non desiderare l'impossibile.
venerdì 5 settembre 2025
Torta di mele con pasta sfoglia
Ti descrivo una ricetta semplice e golosa per una torta di mele con pasta sfoglia, ideale quando vuoi un dolce veloce ma di grande effetto.
Ingredienti (per 6-8 porzioni)
1 rotolo di pasta sfoglia pronta (rotonda o rettangolare)
3-4 mele (Golden o Renette)
2-3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di cannella (facoltativo)
Succo di ½ limone
2 cucchiai di marmellata di albicocche (o pesche, o arance)
1 cucchiaio di burro fuso (facoltativo, per lucidare)
Preparazione
Preparare le mele
Sbuccia le mele, togli il torsolo e tagliale a fettine sottili.
Metti le fettine in una ciotola con il succo di limone per non farle annerire.
Base
Stendi la pasta sfoglia con la sua carta da forno in una teglia.
Bucherella il fondo con una forchetta.
Assemblaggio
Spalma un velo sottilissimo di marmellata sul fondo (aiuta a dare dolcezza e lucentezza).
Disponi le fettine di mela a raggiera o in file ordinate.
Cospargi con zucchero e, se ti piace, un po’ di cannella.
(Facoltativo) spennella le mele con un po’ di burro fuso per un effetto dorato.
Cottura
Inforna in forno già caldo a 180°C per circa 25-30 minuti, finché la sfoglia è dorata e croccante.
Finitura
A cottura ultimata, spennella le mele con poca marmellata sciolta in un goccio d’acqua calda per renderle lucide.
Lasciala intiepidire prima di servire.
lunedì 1 settembre 2025
Spaghetti al lardo e pomodori
Linguine al lardo e pomodori
Le linguine al lardo e pomodori, ottimo primo piatto facile, gustoso e veloce da preparare si fa nel tempo che la pasta cuoce, potete farlo con i bucatini, con gli spaghetti, ma sempre con pasta lunga, che ci sta molto bene con questo condimento. 
Ingredienti linguine al lardo e pomodori
    • 320 gLinguine (o spaghetti o bucatini)
    • 100 gLardo
    • 14Pomodori di Pachino
    • q.b.Sale
    • q.b.Olio extravergine d’oliva
    • q.b.Rosmarino (se piace)
Preparazione linguine al lardo e pomodori
    1. 1- Per preparare le linguine al lardo e pomodori iniziate mettendo a bollire acqua salata sufficiente a cuocere la pasta.
    2. 2- Nel frattempo tagliate il lardo a striscioline sottili, lavate i pomodori e  dividetelo in due o quattro parti.
    3. 3- In una larga padella con un filo di olio extravergine di oliva fate diventare il lardo trasparente per pochi minuti, aggiungete i pomodori a  pezzetti e lasciate insaporire per due o 3 minuti, salate e se vi piace condite con qualche ago di rosmarino fresco tritato, spegnete e lasciate al caldo.
4- Quando l’acqua bolle  cuocete le linguine per il tempo indicato nella confezione, scolatele al dente direttamente nella padella col condimento aggiungendo un mestolo di acqua di cottura dalla pasta.
    1. 5- Accendete il fuoco e saltate le linguine al lardo e pomodori per due minuti per insaporire, impiattate e servite il vostro piatto ancora caldissimo e.. BUON APPETITO
giovedì 21 agosto 2025
Carne scongelata: come capire se è andata a male o è ancora buona dal colore alla patina bianca fino all'odore
Carne scongelata: come capire se è andata a male o è ancora buona dal colore alla patina bianca fino all'odore
di Martino Fiumi
Il freezer è un'ottima soluzione per conservare i cibi a lungo. Carne inclusa. Una volta riportata a temperatura, è sempre bene fare queste verifiche
Ossidazione, rancido, bruciature da congelamento e contaminazioni. Quando si scongela la carne sono tanti i rischi che si possono correre.
Saperli è fondamentale perché ci permette di individuare i segni di alterazione e consumare la carne in sicurezza anche dopo mesi di congelamento, tanto più se abbiamo scordato di apporre le opportune etichette con su scritta la data di congelamento. 
«La carne, infatti, può presentarsi leggermente diversa dall’aspetto originale: a volte cambia colore senza compromettere la qualità, altre volte sembra intatta ma si degrada rapidamente se scongelata in modo scorretto», spiega Annamaria Acquaviva, dietista, nutrizionista e farmacista, ideatrice di Health Revolution. I 5 pilastri della salute. Benessere e longevità secondo il Metodo Acquaviva.
Ecco, allora, una piccola guida su come orientarsi dalla catena del freddo alle differenze tra i tipi di carne fino ai sensi da usare per capire se sia ancora buona.
Carne congelata: come capire se possiamo ancora mangiarla (o meno)
Quando si scongela della carne dopo averla tolta dal freezer sono diversi gli scenari che possiamo trovarci davanti. Ecco come interpretarli.
Partiamo dall'ossidazione. «L'ossidazione - spiega Acquaviva - può far cambiare leggermente colore alla carne. Può, ovvero, scurirla o, al contrario, farla diventare più pallida. Il che non significa che sia necessariamente deteriorata».
Le bruciature da congelamento - o freezer burn - riconoscibili come una sottile patina bianca secca, sono invece il risultato della disidratazione superficiale dovuta alla sublimazione dell’acqua. «Non compromettono la sicurezza igienica, ma incidono sulla qualità sensoriale e sulla consistenza della carne, rendendola più secca o fibrosa», continua l'esperta. «Lo stesso fenomeno si osserva anche in altri alimenti congelati, ad esempio il pane che può assumere un aspetto biancastro e una consistenza gommosa o troppo asciutta».
Diverso è l’odore rancido, tipico dell’ossidazione dei grassi, che ricorda l’olio andato a male: «Questo è un segnale a cui prestare molta attenzione: la carne non è più sicura, bisogna evitare di consumarla».
Occhio, infine, alle contaminazioni microbiche - batteri e muffe per intenderci - che «non vengono eliminate dal congelamento, ma soltanto bloccate. Se la catena del freddo si interrompe o se lo scongelamento avviene in modo scorretto, i microrganismi riprendono a moltiplicarsi rapidamente», avverte Acquaviva.
Quanto resiste la carne in freezer?
«Intanto va detto che per una conservazione a regola d'arte la carne va conservata a - 18°C». A questa temperatura:
il maiale può resistere fino a 4 mesi
le carni bovine fino a 9 mesi
pollo e tacchino fino a 12 mesi 
«Attenzione - puntualizza Acquaviva - alle carni lavorate come il macinato o le salsicce. Quelle resistono molto di meno, circa 2–3 mesi, e si ossidano più in fretta perché, essendo tagliate, hanno una maggiore superficie esposta all’aria».
Il Ministero della Salute è, poi, molto chiaro su congelamento e surgelazione che «non sterilizzano, ma rallentano l’attività enzimatica e microbica, consentendo la conservazione degli alimenti per tempi molto più lunghi».
«Quando poi si scongela - fa eco l'esperta - bisogna rispettare la catena del freddo, altrimenti ogni buona accortezza rischierà di risultare vana».
A proposito di catena del freddo
Il freezer, dunque, non uccide i batteri, ma ne blocca la crescita. Se la carne viene lasciata a temperatura ambiente, la proliferazione riprende velocemente. È, quindi, fondamentale rispettare la catena del freddo: la modalità più sicura è quella di mettere la carne da scongelare in un piatto, sul ripiano più basso del frigorifero. In questo modo lo scongelamento avviene lentamente e in sicurezza, mantenendo controllato lo sviluppo microbico.
Guardare, toccare e annusare: l'attenzione sensoriale
Quando la carne sarà scongelata sono molti i campanelli d’allarme a cui fare attenzione. Primo tra tutti il colore. Abbiamo visto che, se fosse un po’ più scura o pallida, la carne potrebbe semplicemente essersi ossidata. I toni grigiastri o verdastri o persino macchie sulla sua superficie indicano, invece, un deterioramento. In quanto tale pericoloso per la salute.
Alle volte ci impensierisce di più la patina bianca che ricopre l’alimento. Lo ribadiamo: si tratta della bruciatura da congelamento, non pericolosa per l'organismo, ma indice di scarsa qualità.
Anche la consistenza, mai viscida, e l’odore, mai pungente né rancido, devono mantenersi il più possibile simili a quelli originali.
mercoledì 20 agosto 2025
Preparazione della Cacio e pepe (ricetta originale)
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Pasta cacio e pepe: ricetta e ingredienti
400 gpasta (tonnarelli o spaghetti)                          100g
280 gpecorino romano                                          70g
1 cucchiaiopepe nero in grani                                 1/4 cucchiaio
q.b.pepe nero in grani (macinato, da spolverare)              q.b.
Preparazione della Cacio e pepe (ricetta originale)
Come si fa la Cacio e pepe? Vi ho detto che ci sono diverse tecniche, ma questo è l’unico metodo con cui ho sempre avuto un risultato perfetto. La preparazione della Pasta cacio e pepe è tipo una catena di montaggio: ci sono alcuni passi da seguire, in modo che la pasta prenda tutto il sapore del cacio e del pepe. Il segreto è preparare a parte la crema di pecorino, di consistenza pastosa, che verrà poi sciolta direttamente insieme alla pasta (la famosa cremina). Una cacio e pepe senza grumi e senza che il formaggio si addensi in nessun modo. Altro segreto è risottare i tonarelli o gli spaghetti direttamente nella padella, in modo da cucinare gli ultimi minuti insieme al pepe, assimilandone tutto il profumo.
Per prima cosa, macinate al momento il pepe nero in grani. Potete utilizzare un mortaio, pestando il pepe con energia in senso rotatorio, o un batticarne oppure un macinino: è importante che la polvere ottenuta risulti grossolana. Quindi non utilizzate il pepe in polvere già confezionato (è importante per il buon esito della ricetta).
Portate a bollore l’acqua per la pasta, salate leggermente (io metto circa la metà di sale, dato che il pecorino è già sapido di suo) e iniziate a lessare la pasta.
Scaldare il pepe - Ricetta pasta cacio e pepe
Scaldate una padella antiaderente e versate un bel cucchiaio pieno di pepe macinato. Fatelo tostare per qualche minuto, a fuoco medio. Appena sentirete sprigionarsi il suo aroma, versate subito 3 mestolini di acqua di cottura. Vedrete che inizierà a formarsi una schiuma bianca: è la combinazione del pepe con gli amidi della pasta contenuti nell’acqua.
La crema di pecorino - Ricetta cacio e pepe
Preparate la crema di pecorino: versate il pecorino grattugiato in una scodella e unite 2 mestolini di acqua di cottura, un po’ alla volta. Amalgamate con una spatola, fino ad ottenere una consistenza pastosa. Se necessario, unite ancora un goccino di acqua. Tenete da parte.
Risottare la pasta - Ricetta spaghetti cacio e pepe
Quando mancheranno 2 minuti alla fine della cottura, prelevate gli spaghetti con una pinza e versateli direttamente nella padella dove avete scaldato il pepe e portateli a cottura risottandoli per qualche minuto, muovendoli spesso con una pinza per farli amalgamare con il pepe. Potete anche scolare la pasta con lo scolapasta, ma tenete da parte un bel bicchiere di acqua di cottura, da aggiungere per evitare che la preparazione si asciughi troppo.
lunedì 11 agosto 2025
Carpaccio di pomodori
Carpaccio di pomodori: la ricetta fresca e veloce che ti svolta il contorno in estate
In estate i pomodori sono senza dubbi tra i contorni più gettonati. Freschi e veloci da portare in tavola, stanno bene praticamente con tutto. Se però ti sei stufato dei soliti pomodori in insalata, ti consiglio di provare il carpaccio di pomodori. Una ricetta alternativa che conquisterà di sicuro tutti.
affettare pomodori
Carpaccio di pomodori: la ricetta fresca e veloce che ti svolta il contorno in estate (ricettaqubi.it)
Informazioni utili
Difficoltà: facile
Tempi di preparazione: 5 minuti
Dosi: 4 persone
Ingredienti per il carpaccio di pomodori
2 pomodori cuore di bue;
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva;
1 limone;
1 cucchiaio di capperi dissalati;
1 ciuffo di basilico;
sale q.b.;
pepe q.b.
Preparazione carpaccio di pomodori
Fare il carpaccio di pomodori è facilissimo. Bastano 5 minuti e porti in tavola un contorno fresco ed ancora più sfizioso dei soliti pomodori in insalata. Per farli, comincia a preparare il condimento, raccogliendo nel boccale di un frullatore ad immersione il succo di un limone spremuto e filtrato ed una presa di sale.
Frulla tutto per qualche secondo, unendo l’olio extravergine d’oliva a filo.
Continua così fino a quando l’emulsione non si sarà leggermente addensata.
Dopodiché, lava ed asciuga i pomodori ed affettali sottilmente con l’aiuto di una mandolina o con un coltello dalla lama affilata.
Sistemali su un vassoio, facendo in modo che si sovrappongano leggermente e poi condiscili con l’emulsione preparata, qualche fogliolina di basilico fresco, i capperi dissalati ed una grattata di pepe. Et voilà: il tuo carpaccio di pomodori è pronto da servire.
Trucchi e consigli: puoi consumare il carpaccio di pomodori subito oppure lasciarlo marinare una mezz’oretta in frigorifero. Per un tocco in più, aggiungi anche un pizzico di origano, dell’aceto balsamico o della cipolla rossa di Tropea affettata sottilmente.
martedì 22 luglio 2025
La magia del ristorante a casa tua: trasforma i tuoi piatti in capolavori con il segreto degli chef
La magia del ristorante a casa tua: trasforma i tuoi piatti in capolavori con il segreto degli chef
Con il segreto degli chef, trasformare i piatti in veri capolavori a casa tua è semplicissimo. Nessuno resisterà a tali prelibatezze!
by Stella Di Benedetto 14 Luglio 2025in Food
 
La magia del ristorante a casa tua: trasforma i tuoi piatti in capolavori con il segreto degli chef - Dailyfood.it
Riuscire a realizzare piatti gustosi, prelibati e armoniosi come quelli che, normalmente, vengono serviti al ristorante non è facile ma con il segreto degli chef è possibile trasformare un pranzo o una cena casalinga in un pranzo o una cena stellata.  Gli chef, infatti, per per esaltare i sapori e rendere i piatti assolutamente deliziosi, cercano il modo per trovare il giusto bilanciamento tra acidità e grassi in cucina.
Se il sale, ad esempio, viene considerato fondamentale per dare sapore ai piatti, riuscire a trovare il bilanciamento perfetto tra acidità e grassi serve a rendere il piatto armonioso anche quando viene preparato utilizzando degli ingredienti molto semplici. Per ogni ricetta, dunque, è fondamentale trovare la giusta proporzione tra acidità e grassi e solo in questo modo si possono avere dei piatti da ristorante anche a casa.
Il segreto degli chef: come bilanciare acidità e grassi nelle varie ricette
Una ricetta non è mai come un’altra e, per servire un piatto che sia davvero succulento, saporito e armoniosamente gustoso, è importante saper bilanciare l’acidità e i grassi nel modo giusto. Nelle insalate, ad esempio, la dose giusta è tre parti di olio per una parte di acido. Gli acidi più comuni per condire le insalate sono l’aceto di vino o di mele e il succo di limone mentre quando si parla di grassi si fa riferimento all’olio extra vergine d’oliva, all’olio di avocado o olio di noci.
Per rendere la carne più saporita ma anche per ammorbidirla, nei ristoranti, si usano molto le marinature. Anche in questo caso si usano gli stessi acidi delle insalate o per chi lo preferisce anche dello yogurt. Una marinatura perfetta per il pollo è quella composta da succo di limone, olio d’oliva, aglio e rosmarino.
Il segreto degli chef: come bilanciare acidità e grassi nelle varie ricette – Dailyfood.it
Anche la preparazione della salsa per la pasta che può essere di pomodoro o bianca richiede un bilanciamento perfetto tra acidi e grassi. Nel caso della salsa di pomodoro, a donare l’acidità alla pietanza è proprio il pomodoro mentre il grasso è rappresentato dall’olio evo, burro o panna.
Quando, invece, si prepara una salsa bianca, si può rendere il piatto più fresco utilizzando limone, vino bianco o yogurt. Per esaltare, invece, il sapore delle verdure al forno, al grasso dell’olio si può aggiungere un pizzico di aceto balsamico che dona, invece, l’acidità necessaria per esaltare il sapore naturale delle verdure stesse.
Lo stesso discorso vale per il pesce che si può condire con olio e limone oppure aceto. Utilizzare burro, latte o panna nelle zuppe insieme a succo di limone, aceto, yogurt serve a rendere il piatto non solo saporito, ma anche cremoso.
Insomma, utilizzare in tutte le ricette sia acidi che grassi serve ad esaltare il sapore ma anche a trasformare un semplice piatto in un vero capolavoro come se fosse stato trasformato in un vero ristorante.
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giovedì 17 luglio 2025
Crema caffè soffice come una mousse: questa la prepari senza panna, con 2 soli ingredienti
Crema caffè soffice come una mousse: questa la prepari senza panna, con 2 soli ingredienti
 Diego Rossi  Luglio 16, 2025
Solo caffè freddo e zucchero: ecco come preparare una crema al caffè estiva, densa e cremosa, pronta in 5 minuti, senza panna né latticini.
C’è una ricetta che d’estate torna sempre, quasi da sola, e ogni volta sorprende per quanto è semplice e buona. Si prepara in pochi minuti, senza latte, senza panna, senza caffè solubile. Solo due ingredienti: caffè ghiacciato della moka e zucchero. Un procedimento che sembra quasi magia, ma funziona: basta montare il composto per qualche minuto e si trasforma in una crema densa, chiara, vellutata, da gustare col cucchiaino nei pomeriggi più caldi. Perfetta per chi cerca qualcosa di fresco, leggero e anche vegano, senza rinunciare al gusto.
La prima volta che l’ho provata ero scettica. Ma il trucco è tutto lì: raffreddare benissimo il caffè e montare a lungo, senza fermarsi. Dopo 5 minuti di pazienza con lo sbattitore elettrico, prende forma una crema stabile, soffice, simile a quella del bar, ma fatta in casa, con due cose che abbiamo sempre a portata di mano.
Gli step fondamentali per una crema perfetta
Si comincia dal caffè. Va preparato in anticipo, lasciato ben raffreddare in frigorifero, poi messo in freezer per almeno 15 minuti prima di iniziare. L’ideale è farlo la sera prima e dimenticarlo in frigo per tutta la notte. Deve essere quasi ghiacciato, tipo granita, ma ancora liquido.
Poi si passa allo zucchero: va setacciato, anche con un colino semplice, per evitare grumi. In una ciotola capiente, si unisce al caffè freddo e si comincia a montare con le fruste elettriche. Dopo pochi minuti la miscela comincia a schiarirsi, diventare più densa, liscia, quasi spumosa. Continuando a montare, si ottiene una crema stabile, che regge anche qualche ora in frigorifero. Non contiene stabilizzanti, quindi va consumata in giornata: al massimo si conserva per 24 ore, meglio se coperta.
Crema Caffè 
Crema al caffè con solo due ingredienti, il trucco per farla cremosa come al bar – zafferanodop.it
Si può aromatizzare con un filo di estratto di vaniglia, ma anche così è già perfetta. Non serve altro. Solo due ingredienti e uno sbattitore. L’effetto finale? Una delicata mousse fredda al caffè, senza lattosio, leggera e pronta in cinque minuti.
Come gustarla: coppa fredda o tazzina con cioccolato fuso
Questa crema al caffè può diventare un dessert vero e proprio o un accompagnamento. Può essere servita in coppa, con una spolverata di cacao amaro, oppure usata come topping su un gelato alla vaniglia o un frappè freddo. Ma la versione più golosa resta quella servita in una tazzina da caffè, con cioccolato fondente fuso sul fondo: la crema fredda che incontra il calore del cioccolato crea un contrasto che funziona sempre.
Chi la prova una volta tende a rifarla spesso: non richiede ingredienti speciali, non sporca troppo, non ha tempi di attesa. Va solo preparata con cura e servita con fantasia. È un’idea perfetta per chi ha voglia di qualcosa di dolce, ma non vuole accendere forno o fornelli.
Senza panna, senza latte, senza complicazioni. Solo il sapore deciso del caffè, e un po’ di zucchero. Tutto qui. E funziona.
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