sabato 13 dicembre 2025

Colesterolo alto: ecco gli alimenti che lo mandano al tappeto

Dieta e alimentazione Colesterolo alto: ecco gli alimenti che lo mandano al tappeto L'alimentazione come soluzione per abbassare i valori: i cinque alimenti insospettabili che non devono mancare Monica Cresci 13 dicembre 2025 - 07:00 Colesterolo alto: ecco gli alimenti che lo mandano al tappeto Parte lipidica presente nel nostro sangue, il colesterolo è parte attiva nella costruzione della struttura cellulare oltre che per il benessere dell'organismo stesso. Viene prodotto in grande misura dal fegato e, in parte, introdotto attraverso una dieta adeguata. Ma cedere alle lusinghe della tavola e a pietanze ricche di grassi può aumentarne i valori, favorendo così un accumulo di grasso all'interno dei vasi sanguini. Oltre alla possibilità di sviluppare problematiche cardiache. Per questo motivo è importante monitorarne i valori abbracciando uno stile di vita più sano, a partire dall'alimentazione. Di seguito i 5 alimenti utili per abbassare il colesterolo. Colesterolo, di cosa si tratta Il colesterolo è parte integrante della famiglia dei lipidi presenti nel flusso sanguigno, prodotto in buona parte dal fegato (produzione endogena) mentre in quantità inferiori viene introdotto attraverso una valida alimentazione (assunzione esogena). Una presenza che, in condizioni regolari di equilibrio, svolge una funzione utile per la costruzione della membrana cellulare, nella sintesi della vitamina D e per la digestione dei grassi attraverso il supporto della bile. Infine è importante nella produzione degli ormoni. Il colesterolo viene trasportato nel sangue attraverso strutture molecolari note come lipoproteine. Queste ultime si dividono in lipoproteine a bassa densità o LDL (Low Density Lipoprotein) e lipoproteine ad alta densità o HDL (High Density Lipoprotein). Perchè il colesterolo diventa pericoloso Il colesterolo LDL è noto anche come colesterolo "cattivo" perché trasferisce l'esubero di colesterolo dal fegato alle arterie dove si accumula favorendo l'aterosclerosi. Il colesterolo HDL è invece noto come "buono" perché svolge il compito di rimozione dell'eccedenza dal sangue e l'espulsione attraverso i sali biliari. Il valore del colesterolo si ottiene sommando i valori LDL con quelli HDL. Il colesterolo può diventare un problema quando i valori LDL risultano troppo alti e, come accennato, l'eccesso si deposita sulle pareti arteriose creando ostruzione e favorendo problematiche cardiovascolari. Le cause del colesterolo alto, oltre allo stile di vita e a un'alimentazione ricca di grassi e cibi dannosi, sono date dal sovrappeso e dall'obesità, dal fumo, da una vita troppo sedentaria, ma anche da alcune malattie metaboliche come il diabete e una familiarità genetica con la problematica. Colesterolo e alimentazione: 5 cibi che abbassano i valori Orzo Una dieta povera di zuccheri raffinati, di grassi saturi e trans è l'ideale per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Supportata da uno stile di vita più sano, comprensivo di un'attività sportiva anche se blanda e senza cattive abitudini. Un'alimentazione equilibrata è da privilegiare, in particolare l'assunzione di fibre, frutta e verdura, grassi sani e proteine magre. L'ideale per prevenire i processi ossidativi, riducendo anche l'assimilazione del colesterolo a livello intestinale. Per favorire questa condizione è necessario introdurre nella dieta 5 alimenti utili a ridurre i valori di colesterolo. Cereali integrali Avena Avena e orzo ricchi di fibre solubili, perfette per ridurre l'assorbimento di grassi e colesterolo nel tratto intestinale. Le fibre formano una sorta di sostanza gelatinosa che rallenta l'assorbimento del colesterolo e promuove l'eliminazione degli acidi biliari attraverso il transito consueto. Questo obbliga il fegato a prelevare più colesterolo dal sangue per produrre nuove acidi biliari, favorendo così una fase di pulizia utile ad abbassare i valori troppo alti. Legumi e frutta secca Legumi Ceci, lenticchie, piselli, fagioli ma anche noci, nocciole, mandorle, arachidi, pistacchi e semi sono una ricarica di omega 3 e omega 6, nutrienti essenziali utili contro il colesterolo alto. I legumi possono sostituire le proteine classiche, migliorano il profilo lipidico e contengono fibre solubili e fitosteroli, che riducono l'assorbimento del colesterolo LDL nell'intestino. La frutta secca contiene grassi buoni, fibre e steroli vegetali, ma va consumata con moderazione. Uno studio pubblicato su Circulation, condotto per due anni su persone over 60, ha mostrato che aggiungere una dose giornaliera di noci ha permesso una riduzione media di 4,3 mg/dL di colesterolo LDL. Pesce azzurro Pesce azzurro Sardine, sgombro, tonno, palamita, aringa, merluzzo, salmone, alici e anche alga wakame sono ricchi di omega 3, utili per migliorare il metabolismo dei grassi trasportati attraverso il sangue, fluidificandolo e proteggendo il cuore. In questo modo i livelli di colesterolo LDL si abbassano. Olio di oliva Olive Olio extravergine di oliva (EVO) contiene grassi monoinsaturi come l'acido oleico, che riduce il colesterolo LDL e aumenta quello HDL a protezione del benessere delle arterie. Inoltre contiene polifenoli che svolgono un'azione antiossidante contro i radicali liberi, riducendo l'infiammazione. La conferma arriva anche da uno studio pubblicato su Nutrients, basato sugli effetti dei composti fenolici sui lipidi del sangue e sui livelli di colesterolo. Nei pazienti che hanno consumato in modo adeguato olio EVO è stata evidenziata una riduzione del colesterolo totale, con una media di circa 17 mg/dL in meno, ma anche un aumento dei livelli di HDL in favore di una maggiore protezione cardiovascolare. Mele e agrumi Mele Contengono fibre solubili, come la pectina, oltre a polifenoli e flavonoidi, rallentano l'assorbimento del colesterolo da parte dell'intestino agevolandone una rapida eliminazione. Inoltre svolgono una valida azione antiossidante per la salute dei vasi sanguigni e riducendo l'ossidazione del colesterolo. Mele, da consumare con la buccia preventivamente lavata, e agrumi vanno consumati prima dei pasti così da consentire alla pectina di agire per tempo contro i grassi.

venerdì 5 settembre 2025

Torta di mele con pasta sfoglia

Ti descrivo una ricetta semplice e golosa per una torta di mele con pasta sfoglia, ideale quando vuoi un dolce veloce ma di grande effetto. Ingredienti (per 6-8 porzioni) 1 rotolo di pasta sfoglia pronta (rotonda o rettangolare) 3-4 mele (Golden o Renette) 2-3 cucchiai di zucchero 1 cucchiaino di cannella (facoltativo) Succo di ½ limone 2 cucchiai di marmellata di albicocche (o pesche, o arance) 1 cucchiaio di burro fuso (facoltativo, per lucidare) Preparazione Preparare le mele Sbuccia le mele, togli il torsolo e tagliale a fettine sottili. Metti le fettine in una ciotola con il succo di limone per non farle annerire. Base Stendi la pasta sfoglia con la sua carta da forno in una teglia. Bucherella il fondo con una forchetta. Assemblaggio Spalma un velo sottilissimo di marmellata sul fondo (aiuta a dare dolcezza e lucentezza). Disponi le fettine di mela a raggiera o in file ordinate. Cospargi con zucchero e, se ti piace, un po’ di cannella. (Facoltativo) spennella le mele con un po’ di burro fuso per un effetto dorato. Cottura Inforna in forno già caldo a 180°C per circa 25-30 minuti, finché la sfoglia è dorata e croccante. Finitura A cottura ultimata, spennella le mele con poca marmellata sciolta in un goccio d’acqua calda per renderle lucide. Lasciala intiepidire prima di servire.

lunedì 1 settembre 2025

Spaghetti al lardo e pomodori

Linguine al lardo e pomodori Le linguine al lardo e pomodori, ottimo primo piatto facile, gustoso e veloce da preparare si fa nel tempo che la pasta cuoce, potete farlo con i bucatini, con gli spaghetti, ma sempre con pasta lunga, che ci sta molto bene con questo condimento.  Ingredienti linguine al lardo e pomodori • 320 gLinguine (o spaghetti o bucatini) • 100 gLardo • 14Pomodori di Pachino • q.b.Sale • q.b.Olio extravergine d’oliva • q.b.Rosmarino (se piace) Preparazione linguine al lardo e pomodori 1. 1- Per preparare le linguine al lardo e pomodori iniziate mettendo a bollire acqua salata sufficiente a cuocere la pasta. 2. 2- Nel frattempo tagliate il lardo a striscioline sottili, lavate i pomodori e  dividetelo in due o quattro parti. 3. 3- In una larga padella con un filo di olio extravergine di oliva fate diventare il lardo trasparente per pochi minuti, aggiungete i pomodori a  pezzetti e lasciate insaporire per due o 3 minuti, salate e se vi piace condite con qualche ago di rosmarino fresco tritato, spegnete e lasciate al caldo. 4- Quando l’acqua bolle  cuocete le linguine per il tempo indicato nella confezione, scolatele al dente direttamente nella padella col condimento aggiungendo un mestolo di acqua di cottura dalla pasta. 1. 5- Accendete il fuoco e saltate le linguine al lardo e pomodori per due minuti per insaporire, impiattate e servite il vostro piatto ancora caldissimo e.. BUON APPETITO

giovedì 21 agosto 2025

Carne scongelata: come capire se è andata a male o è ancora buona dal colore alla patina bianca fino all'odore

Carne scongelata: come capire se è andata a male o è ancora buona dal colore alla patina bianca fino all'odore di Martino Fiumi Il freezer è un'ottima soluzione per conservare i cibi a lungo. Carne inclusa. Una volta riportata a temperatura, è sempre bene fare queste verifiche Ossidazione, rancido, bruciature da congelamento e contaminazioni. Quando si scongela la carne sono tanti i rischi che si possono correre. Saperli è fondamentale perché ci permette di individuare i segni di alterazione e consumare la carne in sicurezza anche dopo mesi di congelamento, tanto più se abbiamo scordato di apporre le opportune etichette con su scritta la data di congelamento. «La carne, infatti, può presentarsi leggermente diversa dall’aspetto originale: a volte cambia colore senza compromettere la qualità, altre volte sembra intatta ma si degrada rapidamente se scongelata in modo scorretto», spiega Annamaria Acquaviva, dietista, nutrizionista e farmacista, ideatrice di Health Revolution. I 5 pilastri della salute. Benessere e longevità secondo il Metodo Acquaviva. Ecco, allora, una piccola guida su come orientarsi dalla catena del freddo alle differenze tra i tipi di carne fino ai sensi da usare per capire se sia ancora buona. Carne congelata: come capire se possiamo ancora mangiarla (o meno) Quando si scongela della carne dopo averla tolta dal freezer sono diversi gli scenari che possiamo trovarci davanti. Ecco come interpretarli. Partiamo dall'ossidazione. «L'ossidazione - spiega Acquaviva - può far cambiare leggermente colore alla carne. Può, ovvero, scurirla o, al contrario, farla diventare più pallida. Il che non significa che sia necessariamente deteriorata». Le bruciature da congelamento - o freezer burn - riconoscibili come una sottile patina bianca secca, sono invece il risultato della disidratazione superficiale dovuta alla sublimazione dell’acqua. «Non compromettono la sicurezza igienica, ma incidono sulla qualità sensoriale e sulla consistenza della carne, rendendola più secca o fibrosa», continua l'esperta. «Lo stesso fenomeno si osserva anche in altri alimenti congelati, ad esempio il pane che può assumere un aspetto biancastro e una consistenza gommosa o troppo asciutta». Diverso è l’odore rancido, tipico dell’ossidazione dei grassi, che ricorda l’olio andato a male: «Questo è un segnale a cui prestare molta attenzione: la carne non è più sicura, bisogna evitare di consumarla». Occhio, infine, alle contaminazioni microbiche - batteri e muffe per intenderci - che «non vengono eliminate dal congelamento, ma soltanto bloccate. Se la catena del freddo si interrompe o se lo scongelamento avviene in modo scorretto, i microrganismi riprendono a moltiplicarsi rapidamente», avverte Acquaviva. Quanto resiste la carne in freezer? «Intanto va detto che per una conservazione a regola d'arte la carne va conservata a - 18°C». A questa temperatura: il maiale può resistere fino a 4 mesi le carni bovine fino a 9 mesi pollo e tacchino fino a 12 mesi «Attenzione - puntualizza Acquaviva - alle carni lavorate come il macinato o le salsicce. Quelle resistono molto di meno, circa 2–3 mesi, e si ossidano più in fretta perché, essendo tagliate, hanno una maggiore superficie esposta all’aria». Il Ministero della Salute è, poi, molto chiaro su congelamento e surgelazione che «non sterilizzano, ma rallentano l’attività enzimatica e microbica, consentendo la conservazione degli alimenti per tempi molto più lunghi». «Quando poi si scongela - fa eco l'esperta - bisogna rispettare la catena del freddo, altrimenti ogni buona accortezza rischierà di risultare vana». A proposito di catena del freddo Il freezer, dunque, non uccide i batteri, ma ne blocca la crescita. Se la carne viene lasciata a temperatura ambiente, la proliferazione riprende velocemente. È, quindi, fondamentale rispettare la catena del freddo: la modalità più sicura è quella di mettere la carne da scongelare in un piatto, sul ripiano più basso del frigorifero. In questo modo lo scongelamento avviene lentamente e in sicurezza, mantenendo controllato lo sviluppo microbico. Guardare, toccare e annusare: l'attenzione sensoriale Quando la carne sarà scongelata sono molti i campanelli d’allarme a cui fare attenzione. Primo tra tutti il colore. Abbiamo visto che, se fosse un po’ più scura o pallida, la carne potrebbe semplicemente essersi ossidata. I toni grigiastri o verdastri o persino macchie sulla sua superficie indicano, invece, un deterioramento. In quanto tale pericoloso per la salute. Alle volte ci impensierisce di più la patina bianca che ricopre l’alimento. Lo ribadiamo: si tratta della bruciatura da congelamento, non pericolosa per l'organismo, ma indice di scarsa qualità. Anche la consistenza, mai viscida, e l’odore, mai pungente né rancido, devono mantenersi il più possibile simili a quelli originali.

mercoledì 20 agosto 2025

Preparazione della Cacio e pepe (ricetta originale)

X 4 X 1 Pasta cacio e pepe: ricetta e ingredienti 400 gpasta (tonnarelli o spaghetti) 100g 280 gpecorino romano 70g 1 cucchiaiopepe nero in grani 1/4 cucchiaio q.b.pepe nero in grani (macinato, da spolverare) q.b. Preparazione della Cacio e pepe (ricetta originale) Come si fa la Cacio e pepe? Vi ho detto che ci sono diverse tecniche, ma questo è l’unico metodo con cui ho sempre avuto un risultato perfetto. La preparazione della Pasta cacio e pepe è tipo una catena di montaggio: ci sono alcuni passi da seguire, in modo che la pasta prenda tutto il sapore del cacio e del pepe. Il segreto è preparare a parte la crema di pecorino, di consistenza pastosa, che verrà poi sciolta direttamente insieme alla pasta (la famosa cremina). Una cacio e pepe senza grumi e senza che il formaggio si addensi in nessun modo. Altro segreto è risottare i tonarelli o gli spaghetti direttamente nella padella, in modo da cucinare gli ultimi minuti insieme al pepe, assimilandone tutto il profumo. Per prima cosa, macinate al momento il pepe nero in grani. Potete utilizzare un mortaio, pestando il pepe con energia in senso rotatorio, o un batticarne oppure un macinino: è importante che la polvere ottenuta risulti grossolana. Quindi non utilizzate il pepe in polvere già confezionato (è importante per il buon esito della ricetta). Portate a bollore l’acqua per la pasta, salate leggermente (io metto circa la metà di sale, dato che il pecorino è già sapido di suo) e iniziate a lessare la pasta. Scaldare il pepe - Ricetta pasta cacio e pepe Scaldate una padella antiaderente e versate un bel cucchiaio pieno di pepe macinato. Fatelo tostare per qualche minuto, a fuoco medio. Appena sentirete sprigionarsi il suo aroma, versate subito 3 mestolini di acqua di cottura. Vedrete che inizierà a formarsi una schiuma bianca: è la combinazione del pepe con gli amidi della pasta contenuti nell’acqua. La crema di pecorino - Ricetta cacio e pepe Preparate la crema di pecorino: versate il pecorino grattugiato in una scodella e unite 2 mestolini di acqua di cottura, un po’ alla volta. Amalgamate con una spatola, fino ad ottenere una consistenza pastosa. Se necessario, unite ancora un goccino di acqua. Tenete da parte. Risottare la pasta - Ricetta spaghetti cacio e pepe Quando mancheranno 2 minuti alla fine della cottura, prelevate gli spaghetti con una pinza e versateli direttamente nella padella dove avete scaldato il pepe e portateli a cottura risottandoli per qualche minuto, muovendoli spesso con una pinza per farli amalgamare con il pepe. Potete anche scolare la pasta con lo scolapasta, ma tenete da parte un bel bicchiere di acqua di cottura, da aggiungere per evitare che la preparazione si asciughi troppo.

lunedì 11 agosto 2025

Carpaccio di pomodori

Carpaccio di pomodori: la ricetta fresca e veloce che ti svolta il contorno in estate In estate i pomodori sono senza dubbi tra i contorni più gettonati. Freschi e veloci da portare in tavola, stanno bene praticamente con tutto. Se però ti sei stufato dei soliti pomodori in insalata, ti consiglio di provare il carpaccio di pomodori. Una ricetta alternativa che conquisterà di sicuro tutti. affettare pomodori Carpaccio di pomodori: la ricetta fresca e veloce che ti svolta il contorno in estate (ricettaqubi.it) Informazioni utili Difficoltà: facile Tempi di preparazione: 5 minuti Dosi: 4 persone Ingredienti per il carpaccio di pomodori 2 pomodori cuore di bue; 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva; 1 limone; 1 cucchiaio di capperi dissalati; 1 ciuffo di basilico; sale q.b.; pepe q.b. Preparazione carpaccio di pomodori Fare il carpaccio di pomodori è facilissimo. Bastano 5 minuti e porti in tavola un contorno fresco ed ancora più sfizioso dei soliti pomodori in insalata. Per farli, comincia a preparare il condimento, raccogliendo nel boccale di un frullatore ad immersione il succo di un limone spremuto e filtrato ed una presa di sale. Frulla tutto per qualche secondo, unendo l’olio extravergine d’oliva a filo. Continua così fino a quando l’emulsione non si sarà leggermente addensata. Dopodiché, lava ed asciuga i pomodori ed affettali sottilmente con l’aiuto di una mandolina o con un coltello dalla lama affilata. Sistemali su un vassoio, facendo in modo che si sovrappongano leggermente e poi condiscili con l’emulsione preparata, qualche fogliolina di basilico fresco, i capperi dissalati ed una grattata di pepe. Et voilà: il tuo carpaccio di pomodori è pronto da servire. Trucchi e consigli: puoi consumare il carpaccio di pomodori subito oppure lasciarlo marinare una mezz’oretta in frigorifero. Per un tocco in più, aggiungi anche un pizzico di origano, dell’aceto balsamico o della cipolla rossa di Tropea affettata sottilmente.

martedì 22 luglio 2025

La magia del ristorante a casa tua: trasforma i tuoi piatti in capolavori con il segreto degli chef

La magia del ristorante a casa tua: trasforma i tuoi piatti in capolavori con il segreto degli chef Con il segreto degli chef, trasformare i piatti in veri capolavori a casa tua è semplicissimo. Nessuno resisterà a tali prelibatezze! by Stella Di Benedetto 14 Luglio 2025in Food La magia del ristorante a casa tua: trasforma i tuoi piatti in capolavori con il segreto degli chef - Dailyfood.it Riuscire a realizzare piatti gustosi, prelibati e armoniosi come quelli che, normalmente, vengono serviti al ristorante non è facile ma con il segreto degli chef è possibile trasformare un pranzo o una cena casalinga in un pranzo o una cena stellata. Gli chef, infatti, per per esaltare i sapori e rendere i piatti assolutamente deliziosi, cercano il modo per trovare il giusto bilanciamento tra acidità e grassi in cucina. Se il sale, ad esempio, viene considerato fondamentale per dare sapore ai piatti, riuscire a trovare il bilanciamento perfetto tra acidità e grassi serve a rendere il piatto armonioso anche quando viene preparato utilizzando degli ingredienti molto semplici. Per ogni ricetta, dunque, è fondamentale trovare la giusta proporzione tra acidità e grassi e solo in questo modo si possono avere dei piatti da ristorante anche a casa. Il segreto degli chef: come bilanciare acidità e grassi nelle varie ricette Una ricetta non è mai come un’altra e, per servire un piatto che sia davvero succulento, saporito e armoniosamente gustoso, è importante saper bilanciare l’acidità e i grassi nel modo giusto. Nelle insalate, ad esempio, la dose giusta è tre parti di olio per una parte di acido. Gli acidi più comuni per condire le insalate sono l’aceto di vino o di mele e il succo di limone mentre quando si parla di grassi si fa riferimento all’olio extra vergine d’oliva, all’olio di avocado o olio di noci. Per rendere la carne più saporita ma anche per ammorbidirla, nei ristoranti, si usano molto le marinature. Anche in questo caso si usano gli stessi acidi delle insalate o per chi lo preferisce anche dello yogurt. Una marinatura perfetta per il pollo è quella composta da succo di limone, olio d’oliva, aglio e rosmarino. Il segreto degli chef: come bilanciare acidità e grassi nelle varie ricette – Dailyfood.it Anche la preparazione della salsa per la pasta che può essere di pomodoro o bianca richiede un bilanciamento perfetto tra acidi e grassi. Nel caso della salsa di pomodoro, a donare l’acidità alla pietanza è proprio il pomodoro mentre il grasso è rappresentato dall’olio evo, burro o panna. Quando, invece, si prepara una salsa bianca, si può rendere il piatto più fresco utilizzando limone, vino bianco o yogurt. Per esaltare, invece, il sapore delle verdure al forno, al grasso dell’olio si può aggiungere un pizzico di aceto balsamico che dona, invece, l’acidità necessaria per esaltare il sapore naturale delle verdure stesse. Lo stesso discorso vale per il pesce che si può condire con olio e limone oppure aceto. Utilizzare burro, latte o panna nelle zuppe insieme a succo di limone, aceto, yogurt serve a rendere il piatto non solo saporito, ma anche cremoso. Insomma, utilizzare in tutte le ricette sia acidi che grassi serve ad esaltare il sapore ma anche a trasformare un semplice piatto in un vero capolavoro come se fosse stato trasformato in un vero ristorante. Previous Post Gelato fatto in casa, la ricetta senza gelatiera che sta facendo impazzire tutti: pronto in pochi minuti Next Post Pizza light, la ricetta rivoluzionaria che non ti fa ingrassare: pochissime calorie e tanto sapore Stella Di Benedetto Stella Di Benedetto