giovedì 19 settembre 2013

Curarsi a tavola in tempo di crisi: il pomodoro previene l'ictus


I risultati di uno studio finlandese confermano 

che il consumo di frutta e verdura ha un ruolo protettivo.

Curarsi a tavola in tempo di crisi: il pomodoro previene l'ictus
di Marta Buonadonna
Secondo i medici di famiglia, riuniti a congresso a Villasimius in Sardegna, gli italiani a causa della crisi trascurano la propria salute. La metà esatta dei medici interpellati nel sondaggio condotto dal Centro studi della Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) sostiene che lo stato di salute dei propri pazienti è peggiorato negli ultimi anni.  
Visite specialistiche e accertamenti sono rimandati a tempi migliori, e addirittura quasi il 70% degli italiani non va dal dentista per non dover poi pagare il conto. Sud e Isole sono in maggior sofferenza, ma il trend negativo è nazionale. E la crisi porta con sé anche ansia e insicurezza che contribuiscono a peggiorare lo stato di salute dei pazienti.
In tempi di crisi, dunque, la prevenzione dei disturbi assume un'importanza ancora maggiore, dal momento che ci sono meno tempo e meno risorse da dedicare alle cure. Una buona notizia arriva in questo senso dall'American Academy of Neurology, che pubblica sulla propria rivista, Neurology, i risultati di uno studio finlandese che collega il consumo di pomodori a un minore rischio di ictus.
L'ictus è una lesione cerebrale dovuta a un'interruzione o una forte riduzione dell'afflusso di sangue al cervello. In Italia si calcola che colpisca 200mila persone l'anno  e rappresenta la principale causa di disabilità e la terza causa di morte (dopo le malattie cardiovascolari e i tumori). Oltre il 70% degli ictus colpisce persone che hanno superato i 65 anni di età.
Lo studio condotto dall'Università della Finlandia orientale a Kuopio ha coinvolto 1.031 uomini di età compresa tra i 46 e i 65 anni e ha misurato i livelli di licopene, un potente antiossidante contenuto nel pomodoro, nel loro sangue. Il follow-up è durato 12 anni nel corso dei quali si sono registrati gli eventi clinici importanti. I ricercatori hanno trovato una relazione tra il licopene e il rischio ictus.
Tra gli uomini che presentavano i più bassi livelli di licopene, 25 su 258 hanno avuto un ictus. Tra quelli con i livelli più alti di questo antiossidante l'ictus ha colpito solo 11 uomini su 259, quindi ilrischio era diminuito del 55%. Se poi si esamino solo gli ictus dovuti a trombosi, cioè a coaguli di sangue, la relazione si fa ancora più marcata e il rischio, nei consumatori d pomodori, scende del 59%.
"Questo studio si aggiunge alle altre evidenze che una dieta ricca di frutta e verdura è associata a un più basso rischio di ictus", ha concluso Jouni Karppi, autore della ricerca. Il pomodoro è l'alimento in assoluto più ricco di licopene, al quale deve il proprio colore rosso vivo. Il tenore del prezioso antiossidante resta alto in qualunque modo lo si consumi: fresco in insalata, in forma di pelati o passata, nel ragù. Altri alimenti che contengono licopene, sia pure in quantità sensibilmente minori, sono la papaya, il pompelmo, meglio se rosa, e i cachi.