martedì 19 dicembre 2023

Carne rossa, lo studio che smonta l'Oms: "Nutriente alleato contro il cancro"

Carne rossa, lo studio che smonta l'Oms: "Nutriente alleato contro il cancro" 19 Dicembre 2023 - 15:36 Una ricerca dell'Università di Chicago dimostra l'importanza di un nutriente presente nella carne rossa e nei latticini che aiuterebbe a combattere l'insorgenza di alcuni tipi di cancro: ecco di cosa si tratta e le dichiarazioni degli scienziati Cosa dice lo studio L'importanza del nutriente Tva Quando va consumata la carne rossa La carne rossa non è più il male assoluto di chi la consuma, anzi, avrebbe proprietà benefiche contro il cancro: nel caso specifico, un nutriente chiamato acido trans-vaccenico (o Tva) migliorerebbe le capacità delle cellule conosciute con il nome T CD8+ di infiltrarsi nei tumori e attaccare le cellule cancerose. Cosa dice lo studio I risultati arrivano da uno studio portato avanti dall'Università di Chicago e pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature che va a modificare, completamente, anche la "guerra" dichiarata anni or sono dall'Oms che ha sempre messo in guardia dal consumo della carne rossa. Attenzione: gli scienziati non dicono certo, nel loro articolo scientifico, di iniziare a consumarne in quantità industriale perché sarebbe assolutamente nociva ma spiegano i meccanismi che si innescano facendone un uso normale e senza eccessi. "La ricerca ha anche scoperto che i pazienti con livelli più elevati di Tva circolante nel sangue hanno risposto meglio all’immunoterapia, suggerendo che potrebbe avere un potenziale come integratore nutrizionale per integrare i trattamenti clinici per il cancro", ha spiegato Jing Chen, docente di Medicina presso l'Università di Chicago e uno degli autori senior del nuovo studio. Sebbene siano numerosi gli studi che cercano di stabilire un rapporto causa-effetto tra la dieta e la salute umana, rimane sempre molto complicato capire fino in fondo i meccanismi per l'ampia varietà di cibi che le persone mangiano. "Ma se ci concentriamo solo sui nutrienti e sui metaboliti derivati ​​dal cibo, cominciamo a vedere come influenzano la fisiologia e la patologia", sottolinea Chen, spiegando la scoperta che riguarda l'acido trans-vaccenico in grado di migliorare l'immunità antitumorale perché attiverebbe un importante percorso immunitario. L'importanza del nutriente Tva Il nuovo studio, quindi, ha preso in esame oltre 250 molecole bioattive derivate dai nutrienti e quali fossero le migliori in grado di attivare le cellule T CD8+, un gruppo di cellule immunitarie fondamentali per uccidere le cellule cancerose o infette viralmente: dopo averne valutati alcuni, ecco che la Tva ha ottenuto i risultati migliori. Ma dove si trova esattamente? Si tratta dell’acido grasso più abbondante nel latte umano ma il organismo non è in grado di produrlo da solo. Soltanto il 20% circa del Tva viene scomposto in altri sottoprodotti, lasciandone l'80% in circolo nel sangue. Con un esperimento condotto sui topi si sono accorti che i roditori con una dieta piena di Tva hanno ridotto "significativamente il potenziale di crescita del tumore del melanoma e delle cellule del cancro del colon rispetto ai topi nutriti con una dieta di controllo. La dieta Tva ha anche migliorato la capacità delle cellule T CD8+ di infiltrarsi nei tumori". Insomma, sì alle carne rossa (e ai latticini, ma quelli non erano stati certo banditi dall'Oms) ma come sempre con tutte le accortezze del caso come vale per qualsiasi cibo o bevande. La scoperta apre la strada all'utilizzo del solo nutriente come integratore alimentare per aiutare vari trattamenti contro il cancro basati sulle cellule T, anche se Chen ha sottolineato "che è importante determinare la quantità ottimizzata del nutriente stesso, non la fonte di cibo". Quando va consumata la carne rossa La ricerca è considerata molto importante dalla prof. Elisabetta Bernardi, specialista in Scienza dell'Alimentazione, biologa e nutrizionista. A Il Sole 24 Ore ha spiegato l'importanza di aver fatto chiarezza sul tema sottolineando che gli studi effettuati sulla carne "e che hanno dimostrato la cancerogenicità sono studi che prendevano in considerazione dei consumi molto elevati di carne". In una dieta mediterranea "la carne andrebbe consumata almeno due-tre volte a settimana seguendo appunto le linee guida per una corretta alimentazione ed è bene variare il tipo di consumo", ha spiegato l'esperta spiegando che la variazione della tipologia di carne è importante per assumere nutrienti come proteine di ottima qualità "perché completi dal punto di vista degli amminoacidi essenziali e quindi contribuiscono alla rigenerazione del muscolo e dei tessuti. Beneficiamo anche del suo contenuto di ferro altamente assimilabile".

sabato 9 dicembre 2023

Il sale può scatenare deficit cognitivi

Dieta e alimentazione Il sale può scatenare deficit cognitivi: cosa rivela lo studio 8 Dicembre 2023 - 19:21 Nuove evidenze scientifiche dimostrano l'associazione tra il sale e alcune importanti malattie neurodegenerative: ecco il meccanismo che si innesca, il corretto consumo quotidiano del sodio e le terapie disponibili Alessandro Ferro Tabella dei contenuti Cosa dice lo studio Le ricerche precedenti Quali terapie Che troppo sale facesse male con diretti effetti sul cuore e sulla pressione sanguigna (per citare soltanto alcuni esempi) è una cosa ormai nota da anni ma è invece molto recente la scoperta delle implicazioni dirette sui danni cerebrali in grado, nei casi più gravi, di scatenare importanti deficit cognitivi fino ad arrivare al morbo di Alzheimer. Cosa dice lo studio Tra gli studiosi compare anche Costantino Iadecola che ha guidato il team italiano, professore di Neuroscienze, ricerca sul cervello e sulla mente al Weill Cornell Medical College di New York. La ricerca, pubblicata su Nature Neuroscience, metterebbe in relazione alcuni meccanismi ipertensivi legandoli all'eccessivo consumo di sale che va "limitato al massimo perché il sodio è all'origine di meccanismi di natura immunitaria che portano a danni cerebrali e allo sviluppo di deficit cognitivi, Alzheimer e demenze", spiega l'esperto a Repubblica. Indiziata principale per il meccanismo sarebbe l'Interleuchina 17 (Il-17): oltre un miliardo di persone nel mondo è affetta da ipertensione e circa il 50% di loro è sensibile al sale e a un aumento della pressione quando avviene il consumo. Sebbene la relazione con la demenza non sia ancora chiarita del tutto, esami strumentali hanno rilevato tracce di Il-17 sulla membrana durale che circonda il cervello. Gli studiosi hanno poi visto che si innesca anche un altro meccanismo immunitario che va ancora decifrato. Le ricerche precedenti Quanto scoperto ultimamente va a cementificare le evidenze con altri due studi del 2018 e 2019 dove era stato già stato visto che un eccessivo apporto di sodio compromette "le capacità cognitive attraverso un meccanismo di natura immunitaria che origina nell'intestino e che porta sia a un accumulo della proteina neurotossica tau fosforilata, come nelle demenze, sia a una riduzione non marginale dell'irrorazione cerebrale in aree cruciali per la cognizione". Il nuovo studio ha aggiunto un altro tassello con un effetto diretto, ancora più importante, proprio nel cervello. Iadecola e il suo team hanno spiegato che quando c'è ipertensione si assiste ad un aumento dell'Il-17 nel cervello e nel fluido cerebrospinale "che attiva il sistema immunitario, e che pensavamo arrivasse al cervello dallo stomaco navigando nel flusso ematico" mentre, in realtà, Il-17 è già dentro al cervello. Quali terapie Adesso bisogna trovare le soluzioni per bloccare questo meccanismo. "Si è discusso se la gestione della pressione sanguigna con farmaci ipertensivi sia sufficiente per prevenire il declino cognitivo", ha affermato la prima autrice dello studio, la dottoressa Monica Santisteban, attualmente assistente professore di medicina presso il Vanderbilt University Medical Center. Per bloccare al meglio i linfociti nelle meningi si pensa a somministrare alcuni anticorpi ad hoc per bloccare questo processo: Iadecola sottolinea che il danno sia "immunitario e non vascolare". L'Oms predica già da anni che l'uso del sale sia limitato e non superiore ai cinque grammi quotidiani che corrispondono, nel complesso, a due grammi di sodio ma gli italiani ne consumano mediamente il doppio con gli uomini vicini ai dieci grammi al giorno e le donne a circa 7,2 g.

martedì 21 novembre 2023

Ravioli di Ricotta

https://www.youtube.com/watch?v=-ErdVzpFYq8 https://www.mtchallenge.it/2013/09/26/i-ravioli-di-tradizione-i-cavaiuoli/

lunedì 13 novembre 2023

Frittelle di castagne

Frittelle di castagne Una ricetta di stagione aromatica e buonissima che possiamo preparare in pochissimo tempo. Ricetta frittelle di castagne Le nostre frittelle di farina di castagne senza lievito si preparano in pochissimi passaggi. Setacciamo bene la farina di castagne e mettiamola in una ciotola, aggiungiamo l’acqua un po’ per volta e mescoliamo con una frusta. La pastella è pronta, non serve aggiungere nient’altro, perché la farina di castagne è naturalmente dolce e anche molto aromatica. A quel punto scaldiamo l’olio di semi in padella, versiamo un cucchiaio di pastella e poi aggiungiamone sopra un altro pochino, in modo da avere delle frittelle dolci più consistenti. Friggiamo per qualche minuto, poi giriamole e completiamo la cottura dall’altro lato. Procediamo così per tutta la pastella. Passiamole infine nello zucchero semolato quando sono ancora calde e serviamo. Vedrete, sono come le ciliegie: una frittella di castagne tira l’altra! Come servire le frittelle di castagne Le frittelle con farina di castagne possiamo servirle semplicemente con un po’ di zucchero semolato, bianco o di canna, come abbiamo fatto noi. Si possono preparare durante il periodo delle castagne, per celebrare l’autunno, ma dato che la farina si trova al supermercato in qualsiasi momento, volendo possiamo portarle in tavola tutto l’anno. Consigli Queste frittelle di farina di castagne sono deliziose, perfette per ogni occasione, si preparano in un attimo e sono adatte a tutti. Consigliamo di prepararle quando abbiamo ospiti che seguono un’alimentazione vegana o vegetariana, oppure per chi è intollerante al lattosio e al glutine. Conservazione

Tordelli

Tordelli (tortedi) Sono il piatto della festa. Il ripieno a base di carne ed erbette è profumato da timo e santoreggia della Alpi Apuane; questi aromi caratterizzano i tordelli massesi e li rendono inconfondibili. Dal 10 al 19 luglio Sagra tradizionale del tordello - Parco degli Ulivi, Massa Per il ripieno: barbina (guanciale di maiale) fresca, salsiccia, pan grattato, abbondante pecorino grattugiato, bietole, spezie , noce moscata,uova, sale. Procedimento: si taglia a cubetti la barbina e si fa soffriggere e poi si taglia finemente con la mezzaluna, si aggiunge la salsiccia cruda, il pangrattato, il pecorino, la bietola tagliata con la mezzaluna, la noce moscata, le spezie, sale q.b., si mescola il tutto e si fa cuocere per pochi minuti. Quando il ripieno si e’ raffreddato, si aggiungono le uova (in numero sufficiente per amalgamare e legare bene tutti gli ingredienti). Per il sugo: interiora di gallina, olio, cipolla, prezzemolo, dadini di lardo, conserva, acqua e vino bianco. Procedimento: si fanno soffriggere la cipolla, il prezzemolo, i dadini di lardo, con le interiora di gallina; si aggiunge il vino bianco e si fa evaporare, poi si aggiunge la conserva, l’acqua e il sale e si fa bollire fino a quando il sugo e’ tirato. Per la pasta: farina, acqua, 1 uovo. Procedimento: tirata la pasta col manganello (mattarello) si dispone su di essa il ripieno a piccole palline in fila lasciando sopra della sfoglia che poi verrà ripiegata sul ripieno. Con un bicchiere piccolo ( da liquore) si tagliano i tordelli in corrispondenza del ripieno e con una forchetta si schiaccia bene il bordo per chiuderli ottenendo un simpatico bordino. Si fanno cuocere in acqua bollente per dieci minuti circa e dopo averli scolati si condiscono col sugo e abbondante formaggio. Curiosità: I tordedi sono un piatto importante nella cucina montana, si preparavano per le grandi occasioni e per questo motivo riportiamo fedelmente un secondo testo di una ricetta leggermente diversa. Tordelli (seconda ricetta) Ingredienti: Formaggio parmigiano, e pecorino, pane, pepe, noce moscata, timo, origano, macinato di manzo, macinato di maiale, interiora di pollo, prezzemolo, uova, farina di gano duro. Peparazione del ripieno: Si grattugiano formaggio parmigiano, pecorino, e pane secco nella porzione rispettivamente di 2/4, ¼, ¼, si aromatizza con pepe, noce moscata, timo, un pizzico di origano. Si soffrigge carne macinata di manzo magra e macinato di maiale (barbina) , interiora di pollo nostrano (cipolla, fegato interiora) finemente tritati e un mazzetto di prezzemolo per pochi minuti, sul finire si insaporisce con il sale. Il tutto, dopo avere aggiunto qualche cucchiaio del sugo che servirà da condimento, si lascia raffreddare. Quindi il tutto va bene amalgamato con uova sino ad ottenere un impasto omogeneo e sufficientemente denso. Lasciare riposare almeno per qualche ora ( i nostri vecchi preparavano il ripieno almeno il giorno prima dell’utilizzo). A parte si impasta farina di grano duro e si tira con il mattarello sino ad ottenere una sfoglia consistente e non troppo sottile. Preparata la sfoglia si procede alla preparazione del tordello avvolgendo piccole porzioni ( circa una noce di Sorrento) del ripieno con la stessa ricordando che il nostro tordello e’ grande quanto un cucchiaio da brodo. Una volta preparati si stendono su un panno e si coprono con un altro sino al momento della cottura (così la pasta non secca ). Preparazione del sugo: (ragu’): Si prepara un ragù di carne e pomodoro col procedimento di sempre con la variante che ad esso non va aggiunto peperoncino (nasconde il sapore del ripieno), ma si userà un pizzico di pepe nero in aggiunta alle erbette nostrane. Il macinato di carne sarà magro e cioè di manzo con l’aggiunta di interiora di pollo nostrano sempre finemente tritate. Il sugo sarà poco denso ( non troppo tirato) per essere ben assorbito dai tordelli. Cottura e condimento: Si mette al fuoco un grosso recipiente e si porta l’acqua ad ebollizione dopo aver aggiunto sale quanto basta. Mantenendo sempre in ebollizione si versano ad uno ad uno i tordelli portando a cottura. Se la sfoglia è stata fatta consistente e spessa si può procedere alla cottura dei tordelli in un’unica soluzione. Ultimata la cottura si procede al condimento in zuppiera procedendo per strati versando ad ogni strato il sugo, il formaggio parmigiano ed un pizzico di pecorino grattugiati. Servire caldi.

Torta di Riso

Gastronomia e ricette Torta di Riso E' il simbolo della cucina massese. Espressione di rinascita e di opulenza, la torta di riso veniva preparata nel periodo pasquale e, a Mirteto, per San Vitale il 28 aprile. Ingredienti: 2l di latte, 15/20 uova , 500/600 gr di zucchero, 100 gr circa di riso, liquori, limone, sale (un’ombra) , noce moscata (facoltativa). Procedimento: Lessare il riso per 2/3 minuti con sale e scorza di limone , stenderlo su un canovaccio e farlo raffreddare. Sbattere le uova, aggiungere lo zucchero, il latte, il sale ed eventualmente la noce moscata e mescolare; aggiungere la buccia grattugiata e il succo di limone, un bicchiere di liquore formato da cognac, anice, archems oppure sassolino menta e rhum. Ungere la teglia con il burro, versare il riso (c’è chi lo aggiunge già al liquido preparato) poi il liquido a mestoli. Cuocere in forno per circa due ore a temperatura di 240° e ridurre poi a 200°.

sabato 11 novembre 2023

I RAVIOLI DI TRADIZIONE: I CAVAIUOLI DELL’IRPINIA

Ricetta: Ingredienti per 4 persone: Per la sfoglia: 300 g di farina grano duro; 2 uova; sale q.b.; acqua q.b. Per il ripieno 400 di ricotta; 2 uova; prezzemolo tritato; sale. Per il sugo: 300 gr di pomodorini Basilico olio evo cipolla Preparazione: Per la pasta: Mettete la farina a fontana su una spianatoia con al centro il resto degli ingredienti e iniziare ad impastare raccogliendo la farina ai lati. Se necessario aggiungete qualche altro cucchiaio di acqua. Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Stendete le sfoglie con il mattarello oppure con la Nonna Papera piuttosto sottile. Con un cucchiaino, distribuitevi, su una metà della sfoglia il ripieno preparato mescolando tutti gli ingredienti previsti; ripiegate l’altra metà della sfoglia coprendo il ripieno, comprimetela ai bordi per eliminare gli spazi vuoti e, con il tagliapasta rotondo o con un bicchiere rovesciato ricavatene i ravioli. CAVAIUOLI valeria Ripetete lo stesso procedimento fino ad ultimare la sfoglia e il ripieno. Per il sugo: In una pentola far soffriggere la cipolla tritata nell’olio; quando è dorata, aggiungere i pomodori tagliati in 4 e cuocere per circa 15 minuti . A cottura ultimata aggiungete il sale e il basilico fresco. Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli e conditeli con il sugo preparato e il caciocavallo grattugiato. CUCINA CAMPANACUCINA ITALIANAPASTAPASTA ALL'UOVOPASTA FRESCAPASTA RIPIENA

Cappuccino a regola d'arte

Colazione all'italiana: come preparare un cappuccino 'a regola d'arte' Il cappuccino sembra una prerogativa del tutto italiana, ma la sua nascita sembra si possa fare risalire all'Austria e non al nostro paese Il binomio perfetto per la colazione all'italiana è rappresentato dal cappuccino accompagnato da un buon cornetto appena sfornato. Molti pensano che il cappuccino sia semplicemente uno po' di caffè insieme ad un po' di latte e che non ci sia nulla di difficile nel prepararlo. Ma nella realtà non è così. Chi lo ama si aspetta sempre di degustarne uno fatto a regola d'arte. Ecco quindi cinque errori che i baristi devono assolutamente evitare. 1. Alla base di un ottimo cappuccino c'è sempre un buon caffè. Gran parte della bontà del cappuccino è legato alla qualità del caffè, quindi non sceglierne mai uno di bassa qualità. 2. Non utilizzare mai latte a lunga conservazione ma esclusivamente un latte fresco ed intero per ottenere una crema di latte spumosa. 3. Quando si versa il latte non bisogna mai eccedere troppo perchè altrimenti il caffè diventa troppo diluito e non si crea la spuma voluta. La giusta quantità di latte per un cappuccino è 100 ml. 4. Per ottenere un cappuccino cremoso non bisogna assolutamente immergere tutta la lancia nel bricco con il latte. Il latte deve aumentare di volume incorporando l'aria e quindi lo si fa al meglio immergendo solamente la parte finale del vaporizzatore e non fare toccare alla lancia il lato interno del bricco. Solo a questo punto si dovrà aprire al massimo il vapore e fare roteare il bricco. 5. Dopo aver montato la crema, questa andrà versata. Ma non bisogna farlo subito, è necessario prima agitare leggermente il bricco per far amalgamare al meglio la parte più cremosa con quella liquida. Infine bisogna lasciare riposare un attimo la spuma ed inclinare leggermente la tazza con il caffè e versare la crema fino a totale riempimento. Sempre in relazione al cappuccino c'è da aggiungere come gli ultimi studi effettuati attribuiscano la nascita del cappuccino non all'Italia ma bensì a Vienna. La prima storia parla di un frate friulano dell'Ordine dei Cappuccini inviato da Papa Innocenzo a Vienna. Il religioso, trovando il caffè austriaco troppo forte, avrebbe chiesto qualcosa per allungarlo e la bevanda ha preso il nome di 'Kapuziner' vista la somiglianza del colore con la tonaca del frate cappuccino. La seconda versione parla di truppe polacche in combattimento coi turchi; dopo aver trovato sacchi di caffè abbandonati dai nemici nel loro accampamento, lo avrebbero preparato in versione addolcita allungandolo con il latte.

giovedì 9 novembre 2023

Spaghetti e Pesci

Spaghetti e Mazzancolle https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/spaghetti-con-mazzancolle/?_gl=1*axz4um*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Linguine con Gamberi https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/ricetta-linguine-con-gamberi/?_gl=1*16pjnaw*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Spaghetti Alici e Pomodorini https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/ricetta-spaghetti-con-alici-e-pomodorini/?_gl=1*16pjnaw*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Spaghetti e Alici https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/spaghetti-con-alici/?_gl=1*1aorle6*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Spaghetti con Seppie https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/pasta-con-le-seppie/?_gl=1*6c77co*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Spaghetti con Cozze al limone https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/pasta-con-cozze-al-limone/?_gl=1*6c77co*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Spaghettie Canocchie https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/pasta-con-le-canocchie/?_gl=1*1aorle6*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Pasta e Calamari https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/pasta-con-calamari/?_gl=1*1aorle6*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA Pasta con Zucchine e Gamberi https://blog.giallozafferano.it/lacucinadiloredana/pasta-con-zucchine-e-gamberi/?_gl=1*1czo1n9*_ga*V3pBcmxtWkZpcmtObGdlYjN0UGQ4YzJ1aXc2LURpZnRUZGdQd2dNam82VWt0aUxXbzlHUDFWS1d1dzdTZ1JqRg..*_ga_2JGJJDCHX7*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA.*_ga_BKMXXCDHL5*MTY5OTUzODkwOC4yOC4xLjE2OTk1NDAzMzAuMC4wLjA

giovedì 19 ottobre 2023

Spaghetti all’assassina

Spaghetti all’assassina ricetta originale facile passo passo Un primo piatto dal sapore unico: cremoso, ma nello stesso tempo croccante e piccante. Se amate il pomodoro ed il sapore piccante, non perdete questa ricetta saporita e gustosa. Importante è possedere una padella di ferro di 36 cm, che potete acquistare facilmente su Amazon #adv Altro accorgimento da tener presente è non sbollentare prima gli spaghetti, devono essere risottati direttamente nella padella con il pomodoro. Non fate questo errore perchè la ricetta originale non lo prevede. Infine, gli spaghetti non devono essere bruciacchiati, ma devono avere una leggera crosticina irresistibile, nel complesso lo spaghetto deve essere cremoso. Questa ricetta è una ricetta tipica barese ed è abbastanza recente, le sue origini risalgono infatti al 1967, se volete conoscere la vera la storia e perchè si chiama così, leggete qui. Potrebbero interessarti anche: PRIMI piatti facili Spaghetti peperoncino pomodori secchi e tarallo sbriciolato Spaghetti alla crema di broccoli, robiola e noci Speciale Spaghetti Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo Difficoltà Molto facile Costo Molto economico Tempo di preparazione 15 Minuti Tempo di cottura 10 Minuti Porzioni 2 persone Metodo di cottura Fornello Cucina Italiana Stagionalità Tutte le stagioni La nuova stagione di Drag Race Italia è ora disponibile in esclusiva su Paramount+.ADV La nuova stagione di Drag Race Italia è ora disponibile in esclusiva su Paramount+. Paramount+ Raccomandato da Ingredienti per gli Spaghetti all’assassina 200 g spaghetti (o vermicelli) 100 g passata di pomodoro 80 g concentrato di pomodoro 50 ml olio extravergine d’oliva (di qualità ) q.b. peperoncino fresco 2 aglio q.b. sale 1 cucchiaino zucchero (facoltativo) Strumenti Pentola Padella di ferro Passaggi per gli Spaghetti all’assassina In primo luogo, occorre preparare un brodo di pomodoro rosso vivo, mettete a bollire una pentola con un litro di acqua salata, versateci il concentrato di pomodoro e fate restringere per 20 minuti circa. Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo Prendete una padella di ferro dal diametro di 36 cm (gli spaghetti dovranno entrare per intero) aggiungete l’olio extravergine, gli spicchi d’aglio (se vi piace anche tritati) ed il peperoncino. Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo Quando l’aglio sarà imbiondito (non fatelo bruciare) alzate la fiamma e versate la passata di pomodoro (ed un cucchiaino di zucchero, facoltativo), fate attenzione che schizzerà ovunque, fate asciugare la passata di pomodoro per un minuto. Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo A questo punto, poggiate gli spaghetti nella padella calda, possibilmente senza sovrapporli e fateli tostare per qualche minuto senza fretta, cercando di intriderli con tutto il condimento della padella, dovranno quasi friggere, Quando la pasta a contatto con la padella, sarà ben tostata e caramellizzata, spostatela sopra gli altri spaghetti in modo da ottenere una tostatura omogenea Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo Adesso si procede a risottare gli spaghetti: aggiungete il brodo di pomodoro concentrato bollente poco alla volta, mano a mano che viene assorbito dagli spaghetti. Ma, attenzione, non versate il brodo direttamente sugli spaghetti, bensì sui lati della padella, in modo da non affogare la pasta. Quando sentite che sfrigge, lasciate ferma la pasta per qualche secondo, in modo che si formerà una crosticina e poi ripetete l’operazione ogni volta che il brodo si asciuga, fino a portare la pasta a cottura, con pochi mestoli di brodo di pomodoro, ci vorranno circa 9-10 minuti, alla fine fate friggere ancora qualche minuto e poi impiattate. Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo Ovviamente alcuni spaghetti saranno più cotti, altri saranno più al dente o croccanti. Spaghetti all'assassina ricetta originale facile passo passo Note e Consigli Per un’Assassina domestica, va benissimo anche una padella antiaderente, in ogni caso le padelle di ferro acquistate al mercato sono illegali perché possono rilasciare ossidi o altre sostanze. Esistono però padelle in ferro professionali (le cosiddette lyonnaise) che sono perfettamente utilizzabili (v.Consigli per gli Acquisti, in basso). Potete preparare gli spaghetti all’assassina anche con ragù avanzato (al posto della passata di pomodoro) seguendo lo stesso procedimento di cui sopra. Risottare = cuocere la pasta direttamente nel condimento.

mercoledì 18 ottobre 2023

Pasta Ricotta e Spinaci

Ingredienti Dosi per 1 persona 80 g fusilli o altra pasta 100 g spinaci congelati 63 g ricotta ¼ bicchiere acqua scarso 0,25 spicchio aglio formaggio grattugiato q.b. olio extravergine di oliva q.b. noce moscata q.b. pepe q.b. sale fino q.b. Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 4 persone) Preparazione Come fare: Pasta ricotta e spinaci Modalità Passo passo Pasta ricotta e spinaci - Step 1 In una padella capiente mettiamo un giro d’olio e uno spicchio d’aglio e facciamo soffriggere. Pasta ricotta e spinaci - Step 2 Aggiungiamo gli spinaci surgelati e mezzo bicchiere scarso di acqua. Pasta ricotta e spinaci - Step 3 Chiudiamo con il coperchio e lasciamoli cuocere per 10-12 minuti, mescolando di tanto in tanto. Pasta ricotta e spinaci - Step 4 Una volta cotti gli spinaci, togliamo l’aglio e condiamoli con sale, pepe e noce moscata. Pasta ricotta e spinaci - Step 5 Lessiamo i fusilli in abbondante acqua salata. Pubblicità Pasta ricotta e spinaci - Step 6 Quando la pasta è quasi cotta, aggiungiamo nella padella con gli spinaci anche la ricotta. Pasta ricotta e spinaci - Step 7 Per farla sciogliere basterà versare mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta e mescolare bene. Pasta ricotta e spinaci - Step 8 Scoliamo la pasta al dente e ripassiamola nella padella con il condimento (aggiungendo altra acqua di cottura se necessario). Pasta ricotta e spinaci - Step 9 Concludiamo con una spolverata di formaggio grattugiato e diamo un’ultima mescolata. Pasta ricotta e spinaci - Step 10 Impiattiamo la nostra pasta ricotta e spinaci e portiamola in tavola bella fumante!

giovedì 12 ottobre 2023

Pasta funghi champignon e salsiccia

Pasta funghi champignon e salsiccia: la ricetta del primo piatto semplice e cremoso Preparazione: 10 Min Cottura: 20 Min Difficoltà: Facile Dosi per: 4 persone Ingredienti SALSICCIA TOSCANA 300gr TAGLIATELLE ALL’UOVO 200 gr FUNGHI CHAMPIGNON 150 gr PANNA FRESCA DA CUCINA (optional) 125 ml VINO BIANCO 1 bicchiere AGLIO 1 FORMAGGIO GRATTUGGIATO q.b. SALE q.b. PEPE q.b. TIMO q.b. OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA q.b. Come preparare la pasta funghi champignon e salsiccia Per preparare la pasta funghi champignon e salsiccia, inizia dalla pulizia dei funghi. Taglia il gambo dei funghi champignon e strofinali con un panno inumidito per rimuovere il terriccio 1. Quindi, taglia i funghi a fettine 2. Versa in una padella un filo di olio extravergine di oliva 3. Aggiungi uno spicchio d’aglio e lascialo dorare 4. Aggiungi la salsiccia, privata del budello e poi sbriciolata 5. Lasciala rosolare a fiamma media 6. Nella stessa padella della salsiccia, aggiungi anche i funghi tagliati 7. Fai insaporire per qualche minuto 8. Sfuma con un bicchiere di vino bianco e fa' cuocere gli champignon 9. Se scegli una diversa tipologia di funghi controlla i tempi di cottura, che potrebbero ridursi o allungarsi. Aggiusta di sale solo quando i funghi saranno cotti 10. Se aggiungessi il sale durante la cottura dei funghi, infatti, questi rilascerebbero la loro acqua. Non esagerare con la quantità di sale: la salsiccia, infatti, risulta già abbastanza sapida. Profuma con una macinata di pepe nero 11. Versa la panna e mescola per bene 12. Cuoci le tagliatelle in acqua bollente e leggermente salata. Scolale e versa la pasta in padella 13. Per un risultato impeccabile, conserva dell’acqua di cottura della pasta, per aiutarti a mantecare il tutto sul fuoco. Aggiungi un cucchiaio di olio extravergine di oliva 14. Fai mantecare il tutto a fiamma moderata per qualche minuto 15. Se necessario, aggiungi l'acqua di cottura della pasta. Impiatta, aggiungi del timo e servi la tua pasta funghi champignon e salsiccia con una spolverata di formaggio grattugiato 16.

martedì 10 ottobre 2023

PENNE AL RAGOTTO (RAGÙ DI LAMPREDOTTO)

INGREDIENTI 500 gr lampredotto nella gala 1 cipolla 2 carote 2 coste sedano 400 gr polpa di pomodoro 1 cucchiaio concentrato di pomdoro triplo 3 dadi da brodo (di manzo) 1 bicchiere vino rosso corposo q.b. sale q.b. pepe 400 gr pasta penne ISTRUZIONI Il lampredotto a cui mi riferisco è quello che si vende già cotto nelle tripperie di Firenze. Innanzi tutto bisogna dividerlo separando la parte scura (la gala) dalla parte chiara e più fibrosa. L'operazione si fa agevolmente con un coltellino affilato. A questo punto, si passa nel tritacarne (col disco a fori medi) la parte chiara e dura, assieme alle verdure pulite. Si mette il tutto in un tegame con un po' di olio EVO e si fa soffriggere, procedendo come per un normale ragù di carne macinata. Quando comincia a colorire, si fa ritirare il vino, quindi si aggiunge la polpa di pomodoro, il concentrato sciolto in una tazza di acqua calda, ed i dadi da brodo. Occorre lasciar sobbollire per almeno un'ora girando di tanto in tanto ed aggiungendo acqua calda, se tendesse ad asciugare troppo. Nel frattempo, si taglia la gala in striscioline di un cm per tre/quattro, che andranno aggiunte al sugo dieci minuti prima della fine cottura. Aggiustare di sale e pepe, quindi aggiungere le penne cotte al dente con un paio di mestoli di acqua di cottura, girare di continuo sul fuoco alto, fino a che la pasta non prenderà bene il sugo. Servire caldissima. P.S. Io la preferisco senza formaggio grattugiato, ma ognuno sarà bene si regoli a proprio gusto. 2) Ingredienti per 4 persone: 320 grammi di rigatoni Per il ragù: 600 grammi di Lampredotto confezione sottovuoto precotto – La Dispensa del Buttero 2 carote una costa grande di sedano 1 cipolla bianca 1 spicchio di aglio alcune foglioline di basilico fresco un pizzico di rosmarino 1 foglia di alloro sminuzzata 1/2 cucchiaino di semi di finocchio 800 ml di passata di pomodoro 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro 1 bicchiere di chianti giovane olio evo Toscano IGP Biologico selezione La Dispensa del Buttero sale peperoncino in polvere Rigatoni al Ragù di Lampredotto Olio Extra Vergine di Oliva Toscano IGP Biologico Dispensa del Buttero: Ricetta Laviamo e mondiamo le verdure, sbucciamo la cipolla e la carota e tagliamole a pezzetti, sminuzziamo anche il sedano e peliamo lo spicchio di aglio. Mettiamo il trito di verdure in un tegame di terracotta con un filo di olio toscano, portiamo sul fuoco e facciamo rosolare. Nel frattempo sciacquiamo il lampredotto e tagliamolo a listarelle sottili, aggiungiamole al trito di verdure con il sale, un pizzico di peperoncino, il basilico, il rosmarino, l’alloro sminuzzato e facciamo rosolare. Sfumiamo con il Chianti e aggiungiamo la passata di pomodoro, il cucchiaio di pomodoro concentrato, mescoliamo, copriamo con il coperchio e portiamo a cottura a fiamma dolce per un minimo di un’ora / un’ora e mezza. Cuociamo la nostra pasta, scoliamola al dente e condiamola con il nostro ragù. 3) Ingredienti per 3/4 persone: – 400 gr di malfadine o reginette – 500 di lampredotto – aceto bianco – 1 cipolla – 1 carota – sedano – pomodoro passato – polpa di pomodoro – peperoncino

domenica 8 ottobre 2023

Lampredotto

Lampredotto: la ricetta facile per farlo in casa Ma il lampredotto cos’è? Si tratta di trippa di bovino, che viene cotta in un brodo vegetale molto saporito. A differenza della trippa fiorentina, in cui si usano croce e centopelle di vitello, per questa ricetta si usa l’abomaso, la parte dello stomaco dei ruminanti che produce anche il caglio. La nostra rivisitazione casalinga è molto semplice: iniziamo lavando accuratamente l’abomaso lessato e lasciandolo in ammollo per una decina di minuti, poi risciacquiamo bene e facciamolo scolare completamente. Nel frattempo, prepariamo un brodo vegetale saporito con sedano, cipolla, carota, pomodoro, prezzemolo, aglio, bacche di ginepro, foglie di alloro, pepe e sale. Aggiungiamo l’acqua, facciamo bollire e lasciamo sul fuoco a cuocere per una mezz’ora, o anche di più se serve. Quando il brodo è cotto, è il momento di aggiungere la carne, poi copriamo e facciamo bollire per circa 30 minuti. Dopodiché lasciamo riposare per una mezz’oretta per fare in modo che la carne assorba tutti i sapori del brodo. Come servire il lampredotto Noi abbiamo preparato il classico panino con lampredotto, tagliando l’abomaso a strisce e usandolo per farcire delle rosette, completando infine con un po’ di brodo per far ammorbidire il pane. Volendo, per guarnire i panini si può usare anche la salsa verde per lampredotto o l’olio piccante. Se preferiamo, lo possiamo gustare al piatto, insieme alle verdure del brodo. Consigli Per rendere il nostro panino con lampredotto ancora più buono, consigliamo di usare il pane caldo. Lo possiamo scaldare sulla piastra o in forno e il contrasto tra l’esterno croccante e l’interno reso morbido dal brodo lo renderà buonissimo! L’ammollo iniziale dell’abomaso è importante per eliminare le impurità: non saltiamo questo passaggio durante la preparazione. Noi abbiamo usato l’abomaso già lessato che si trova in vendita in macelleria e l’abbiamo fatto cuocere per mezz’oretta nel brodo, regolandoci in base a quanto ci sembrava morbido bucandola con una forchetta. Per andare sul sicuro, chiediamo al macellaio per quanto tempo è stata cotto prima di confezionarlo, in modo da regolarci su quanto dovremo farlo cuocere noi, perché il tempo di cottura nel brodo può variare. Come panino noi abbiamo scelto delle rosette, se poi abbiamo quelle fatte in casa, tanto meglio! Conservazione Il lampredotto andrebbe consumato subito, ma se ce ne rimane lo possiamo conservare in frigorifero dentro un contenitore ermetico insieme al brodo di cottura. In questo caso, consigliamo di mangiarlo entro un paio di giorni. Forza, prepariamo insieme questo panino con lampredotto gustoso e sostanzioso e raccontateci poi come vi è venuto! Preparazione 15 minuti Cottura 1 ora e 30 minuti Tempo totale Ingredienti Dosi per 1 porzione 0,375 kg abomaso già lessato 0,5 cipolle 0,25 coste di sedano 0,5 carote 0,5 spicchi aglio 0,25 ciuffo prezzemolo 0,75 foglie alloro 0,25 pomodori maturo pepe nero in grani q.b. bacche di ginepro q.b. sale fino q.b. acqua q.b. Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 4 porzioni) Preparazione Come fare: Lampredotto Modalità Passo passo Laviamo l’abomaso e lasciamolo per 10 minuti in ammollo in una ciotola d’acqua fredda. Togliamolo dalla ciotola, risciacquiamola sotto l’acqua del rubinetto, poi facciamolo scolare per eliminare i residui di acqua. Intanto, prepariamo il brodo dentro una pentola abbastanza grande da contenere poi tutta la carne. Versiamoci dentro le cipolle sbucciate, il sedano lavato, le carote pelate e il pomodoro a pezzi. Uniamo anche il prezzemolo, l’aglio, le bacche di ginepro, l’alloro, il pepe, il sale e poi versiamo l’acqua. Facciamo bollire a fuoco medio per una mezz’ora o fino a quando ci sembra che si sia insaporito al punto giusto. Aggiustiamo di sale e mettiamo in cottura anche l’abomaso. Copriamo, facciamo nuovamente bollire e teniamo sul fuoco per 30 minuti o fino a quando la carne sarà bella morbida. Controlliamola bucandola con una forchetta e prima della fine della cottura togliamo il coperchio per fare restringere un po’ il brodo. Spegniamo il fuoco, mettiamo il coperchio e lasciamo riposare così per 30 minuti. Serviamo il lampredotto in un panino caldo e inzuppato con un po’ di brodo e gustiamolo subito!

sabato 7 ottobre 2023

Pasta e fagioli veloce

Ingredienti 230 gr fagioli in scatola (1 confezione) olio d'oliva 1 spicchio aglio peperoncino facoltativo 3 pomodori piccadilly 150 gr pasta rosmarino, salvia, timo... 1 foglia alloro COME FARE LA PASTA E FAGIOLI VELOCE In un tegame versate un giro d’olio d’oliva e aggiungete l’aglio e il peperoncino. Insaporite il soffritto con 1 foglia di salvia e 1 rametto di rosmarino. In alternativa potete preparare il soffritto con cipolla, sedano e carota ma vi prenderà qualche minuto in più. Spellate i pomodori e tagliateli a pezzetti. Aggiungeteli al soffritto e mescolate. Scolate i fagioli dal liquido di conservazione e sciacquateli. Aggiungeteli al soffritto e mescolate. Aggiungete acqua cada fino a coprire completamente i fagioli. Salate, profumate con 1 foglia di alloro, coprite con il coperchio e lasciate cuocete per 15 minuti circa. Trascorso questo tempo eliminate gli aromi e l’aglio e frullate una parte dei fagioli con il mixer ad immersione.

sabato 30 settembre 2023

Spaghetti ai lupini

Ingredienti per 4 persone 1 kg di lupini 60 ml di olio extra vergine d’oliva Sale 2 spicchi d’aglio Un mazzetto di prezzemolo fresco Alcuni pomodorini rossi 380 g di spaghetti Procedimento Mettete i lupini in una ciotola con acqua leggermente salata e lasciateli spurgare per 2 ore. Successivamente, sciacquateli sotto acqua corrente fredda e cuoceteli in una padella antiaderente con coperchio fino a quando si aprono. Filtrate il liquido di cottura e tenete da parte. In una casseruola, fate rosolare l’aglio in un filo d’olio per 2 minuti, quindi aggiungete i pomodorini tagliati in piccoli pezzi e lavati. Incorporate un po’ del liquido di cottura delle vongole e cuocete per 10 minuti. Aggiungete poi le vongole precedentemente cotte, regolate di sale, eliminate l’aglio e cospargete con prezzemolo fresco tritato. Cuocete gli spaghetti al dente in una pentola con acqua leggermente salata. Scolateli e aggiungeteli alla casseruola con il sugo di vongole. Se necessario, aggiungete un po’ di acqua di cottura. Saltate il tutto e servite immediatamente. Gli spaghetti ai lupini sono un’esplosione di sapore e una delizia leggera che conquisterà tutti i commensali.

venerdì 29 settembre 2023

PEPERONATA

INGREDIENTI Peperoni rossi, gialli, verdi 1 kg Cipolle rosse di Tropea 400 g Passata di pomodoro 400 g Olio extravergine d'oliva 40 g Aglio 2 spicchi Sale fino q.b. Pepe nero q.b. PREPARAZIONE COME PREPARARE LA PEPERONATA Peperonata Per preparare la peperonata, lavate e asciugate i peperoni. Quindi affettateli per lungo, tutto attorno al torsolo 1, togliete i filamenti bianchi e riduceteli a falde sottili 2. Mondate e affettate anche le cipolle 3. Peperonata In un tegame capiente versate un filo d'olio e gli spicchi d'aglio mondati ma interi 4. Fate scaldare quindi unite le cipolle 5. Fate stufare le cipolle a fuoco medio-basso per circa 15 minuti mescolando di tanto in tanto. Quando saranno ammorbidite e avranno rilasciato la loro acqua 6, Peperonata versate i peperoni 7. Aggiustate di sale 8 e pepe, quindi mescolate 9 Peperonata e coprite con un coperchio 10: cuocete i peperoni per altri 15 minuti circa, a fuoco medio. Passato questo tempo i peperoni saranno ammorbiditi 11, eliminate gli spicchi di aglio, versate la passata di pomodoro 12, Peperonata mescolate 13 e cuocete ancora per 15 minuti sempre con il coperchio 14. Terminata la cottura la vostra peperonata è pronta per essere gustata 15 calda, tiepida o anche fredda per accompagnare secondi di carne, pesce o formaggi! CONSERVAZIONE Le peperonata si può conservare per 2-3 giorni in frigorifero chiusa in un contenitore ermetico. Si sconsiglia la congelazione. CONSIGLIO Potete sostituire la passata di pomodoro con pomodori maturi da sugo se preferite, nelle stesse dosi. Potete aromatizzare con del basilico fresco o prezzemolo!

martedì 12 settembre 2023

Carbonara scientifica

https://www.gamberorosso.it/notizie/ecco-la-ricetta-della-carbonara-scientifica-il-metodo-e-infallibile/ Ecco la ricetta della carbonara scientifica, il metodo è infallibile 10 Set 2023, 11:58 | a cura di Antonella Dilorenzo LA CARBONARA È UNA QUESTIONE DI SCIENZA. A CONFERMARLO È IL CHIMICO E DIVULGATORE SCIENTIFICO DARIO BRESSANINI A CUI ABBIAMO CHIESTO QUALI SONO I PROCESSI PER OTTENERE LA RICETTA PERFETTA C’è chi la vuole cremosa, chi la gradisce con l’uovo a frittatina nella versione sbagliata – che poi, storicamente, pare che tanto sbagliata non sia – , chi s’impunta con la pancetta lottando con i sostenitori del guanciale #whateverittakes, ma come si ottiene la carbonara perfetta? Posto che ormai uno dei piatti italiani più noti esportato anche all’estero (Roscioli ne sa qualcosa) è stato sdoganato, e pure bistrattato in tutte le salse, (amanti della panna non abbiate paura di confessare!), noi rimaniamo fedeli alla linea e vi diciamo che quella del quartetto tuorli, guanciale, pepe, pecorino è la versione che preferiamo. La carbonara scientifica La ricetta più divisiva del globo, però, ha un teorema scientifico da cui non si può prescindere e che, nel risultato, si avvicina alla versione più nota e diffusa, quella cremosa, per l’appunto. E quando la scienza in cucina chiama, Dario Bressanini risponde. Abbiamo provato a chiedere a uno dei chimici più famosi d’Italia quali fossero i segreti per cucinare la carbonara perfetta (sì, per chi non lo sapesse, Bressanini ha messo a punto una serie di ricette in varie pubblicazioni in collaborazione con Le Scienze e Repubblica) e abbiamo scoperto che è tutta una questione di scienza. PUBBLICITÀ Uova, guanciale, formaggio (pecorino o parmigiano, o insieme), pepe e un pizzico di scienza per ottenere quella il chimico chiama “carbonara scientifica”. Ma in cosa consiste? La carbonara scientifica: il processo degli ingredienti Uovo L’ingrediente che fa la grande differenza è l’uovo. “Sia nel tuorlo che nell’albume esistono proteine diverse e ognuna coagula a temperature diverse, ed è questo uno dei motivi per cui bisognerebbe usare solo i tuorli”, dice Bressanini. Il tuorlo, infatti, comincia a coagularsi a 65° diventando più spesso, più viscoso. “Usare l’uovo intero” – continua Bressanini – “vuol dire dover raggiungere temperature più alte per evitare di ottenere la “bavetta”, il viscidume dell’albume, e a quel punto, però, il tuorlo è completamente coagulato ed è per questo che l’uovo diventa frittatina”. PUBBLICITÀ E come raggiungere la temperatura perfetta dei 65°? Se siete dei perfettini un po’ svogliati, il consiglio è quello di comprare un termometro, mettere i tuorli sulla fiamma, spegnerla una volta che i tuorli sono a temperatura e procedere con la ricetta. In caso contrario, la bravura sta nell’andare a sensazione: “queste temperature sono indicative, l’importante è non variare di 10/5 gradi per dire” Guanciale La temperatura del guanciale inficia il risultato? Abbiamo chiesto anche questo a Bressanini che ci ha risposto: “Il guanciale va aggiunto alla fine per non rendere il piatto troppo grasso, quando si aggiunge è caldo ma non al punto da variare la temperatura generale. Attenzione però a non ripassare tutto in padella perché è in quel momento che l’uovo può coagularsi”. La ricetta della carbonara scientifica di Dario Bressanini Ingredienti per 1 persona 80 gr di pasta 2 tuorli 40 gr di formaggio (30 gr di pecorino e 10 gr di Parmigiano) 40 gr di guanciale Pepe nero Procedimento Tagliare il guanciale a fiammiferi (5-10 mm) di lato. Metterlo in un padellino antiaderente e far soffriggere fino a quando i pezzetti non saranno croccanti e il grasso non si è sciolto. Intanto, aprire le uova e separare i tuorli in una bacinella capiente in cui mettere, in seguito, la pasta cotta. Macinare del pepe. Sbattere leggermente le uova e aggiungere il formaggio, amalgamare bene. Cuocere la pasta in acqua poco salata. Prima di scolarla al dente, prelevare dell’acqua di cottura per aggiungerla qualora la crema fosse molto solida. Quando la pasta è cotta, prelevarla con un forchettone (se si tratta di pasta lunga) senza scolarla alla perfezione e metterla nella bacinella con la crema di uova e formaggio. Mescolare velocemente e il calore presente in acqua e pasta farà coagulare solo parzialmente l’uovo che diventerà cremoso. Aggiungere il guanciale. Spolverare sul piatto del formaggio restante.

venerdì 8 settembre 2023

Maionese in casa:

ricetta per la maionese in casa: Ingredienti: 2 tuorli d'uovo 1 cucchiaio di senape 1 cucchiaino di succo di limone 1 pizzico di sale 1/2 cucchiaino di pepe bianco 200 ml di olio di semi di girasole Istruzioni: In una ciotola capiente, sbattete i tuorli d'uovo con la senape, il succo di limone, il sale e il pepe. Aggiungete l'olio a filo, continuando a sbattere con una frusta o con un mixer a immersione. Continuate ad aggiungere l'olio a filo fino a quando la maionese non avrà raggiunto la consistenza desiderata. Assaggiate e regolate di sale e pepe se necessario. Trasferite la maionese in una ciotola e conservatela in frigorifero fino al momento di servirla. Consigli: Per una maionese più cremosa, utilizzate tuorli d'uovo freschi e a temperatura ambiente. Per evitare che la maionese si separi, aggiungete l'olio a filo lentamente e costantemente, continuando a sbattere. Se la maionese si separa, potete provare a rimetterla a punto aggiungendo un tuorlo d'uovo sbattuto. La maionese si conserva in frigorifero per circa 3-4 giorni.

Ricotta fatta in casa

La ricotta fatta in casa è una ricetta facile e veloce che richiede solo due ingredienti: latte intero e limone. Ingredienti: 1 litro di latte intero Succo di 1 limone Sale (facoltativo) Procedimento: Scaldare il latte in una pentola capiente a fuoco medio-basso, mescolando di tanto in tanto, fino a raggiungere una temperatura di 85-90 gradi. Spegnere il fuoco e aggiungere il succo di limone, mescolando bene. Lasciare riposare per 10-15 minuti, fino a quando il latte si sarà coagulato e si sarà formata la cagliata. Rompere la cagliata con un cucchiaio di legno o una frusta, in modo da ottenere dei fiocchi più piccoli. Trasferire la cagliata in un colino rivestito di un canovaccio pulito. Sollevare il colino sopra una ciotola e lasciare scolare il siero per circa 3 ore, o fino a quando la ricotta non avrà raggiunto la consistenza desiderata. Trasferire la ricotta in una fuscella o in un altro contenitore e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 2 ore. La ricotta fatta in casa è pronta per essere gustata! Ecco alcuni consigli per preparare una ricotta perfetta: Utilizzate latte intero fresco e di buona qualità. Scaldate il latte lentamente, evitando di farlo bollire. Aggiungete il succo di limone quando il latte è ancora caldo, ma non bollente. Rompete la cagliata con cura, in modo da ottenere dei fiocchi più piccoli. Lasciate scolare la ricotta per il tempo necessario, in modo che perda il siero in eccesso. Gustate la ricotta fresca, oppure conservatela in frigorifero per un massimo di 3 giorni. La ricotta fatta in casa è un alimento versatile che può essere utilizzato in molti modi diversi. Può essere gustata al naturale, condita con zucchero, miele o frutta fresca, oppure utilizzata per preparare dolci, torte, pasta fresca e altri piatti.

giovedì 7 settembre 2023

Bavette all’acciugata

la ricetta del piatto toscano semplice e ricco di sapore Preparazione: 20 minuti Difficoltà: Facile Dosi per: 4 persone A cura di Genny Gallo 1625 SALVA COMMENTA CONDIVIDI Ingredienti X 1 BAVETTE 500 gr 100 gr. ACCIUGHE SOTTO SALE 100 gr 25 gr. PEPERONCINO 1 AGLIO 3 spicchi 1 spicchio PREZZEMOLO 1 ciuffo OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 7 cucchiai 2 cucchiai SALE q.b. Le bavette all’acciugata sono un primo piatto semplicissimo ma, soprattutto se realizzato con ingredienti di alta qualità, sorprendente e pieno di sapore. Si tratta di una ricetta povera, appartenente alla tradizione gastronomica toscana, che si prepara da sempre con le acciughe sotto sale e una generosa dose di olio buono. Una pietanza dalle origini umili ma che con il tempo ha saputo prendersi la sua rivincita grazie a un gusto e a una fragranza irresistibili, ideale da servire in occasione di un pranzo in famiglia o una cena improvvisata con gli amici oppure quando, nonostante si sia rincasati tardi dall'ufficio, non si voglia rinunciare a qualcosa di appagante e sostanzioso. Scoprite come realizzare passo passo le bavette all'acciugata. Come preparare le bavette all'acciugata Step 1 Pulite le acciughe: eliminate la lisca interna centrale 1, dissalatele con cura sciacquandole sotto l'acqua corrente fredda e tagliatele a pezzetti. Step 2 Lessate la pasta in acqua bollente, avendo l'accortezza di non aggiungere sale. In una padella fate rosolare l'aglio e il peperoncino tritato con l'olio 2. Step 3 Unite le acciughe, stemperatele con un cucchiaio di legno 3 e fatele sciogliere per bene (aggiungete anche un cucchiaio di acqua di cottura della pasta). Step 4 Tritate il prezzemolo finemente 4. Step 5 Scolate la pasta al dente 5 e trasferitela in una ciotola. Step 6 Aggiungete il condimento alla pasta 6 e mescolate con cura unendo, se necessario, ancora un po’ di acqua di cottura della pasta. Step 7 Distribuite la pasta nei piatti individuali, spolverizzate con un po' di prezzemolo e servite 7. Consigli Abbiate l'accortezza di non salare l'acqua della pasta: le acciughe, essendo conservate sotto sale, daranno al piatto la giusta sapidità. Per rendere il vostro piatto morbido e mantecato, il consiglio è di far saltare le bavette in padella con il condimento per qualche minuto, aggiungendo un goccio di acqua di cottura della pasta: l'amido rilasciato da questa creerà una deliziosa cremina. Per realizzare questa ricetta, potete utilizzare le acciughe sotto sale già pronte oppure prepararle in casa con la nostra ricetta. Potete aumentare o diminuire la quantità di peperoncino prevista, dosandola secondo i vostri gusti; nel caso in cui non amiate i sapori piccanti, potete anche ometterlo del tutto. In alternativa alle bavette, potete utilizzare anche le linguine oppure il formato di pasta lunga che preferite.

martedì 5 settembre 2023

SPAGHETTI CON ACCIUGHE SOTTO SALE

https://blog.giallozafferano.it/dadcook/spaghetti-con-acciughe-sotto-sale/ Ingredienti 300 g Spaghetti qualche Pomodorini ciliegino 1 spicchio Aglio rosso 1 Peperoncino piccante 130 g Acciughe sotto sale Mezzo bicchiere Vino bianco secco q.b. Prezzemolo tritato 3 cucchiai Mollicata Strumenti 1 Padella 1 Pentola Passaggi Step 1 Metto subito a bollire l’acqua per la pasta; nel frattempo preparo tutti gli ingredienti e vado lavare accuratamente le acciughe sotto sale per togliere il sale per poi sfilettare.. Step 2 Dopo aver scaldato l’olio aggiungo uno spicchio di aglio, il peperoncino e li faccio insaporire dolcemente qualche secondo facendo attenzione a non fare bruciare l’aglio… Step 3 Metto le acciughe e le faccio sciogliere con il gas al minimo insieme ad aglio e peperoncino.. step 4 Se gradito aggiungo del prezzemolo tritato fresco… Step 5 Posso aggiungere ora i pomodorini.. ne aggiungo alcuni interi e altri tagliati a metà per dare più colore al sugo… Step 6 Cuocio per 5 minuti prima di sfumare con il vino bianco secco… Step 7 Lascio cuocere per altri 5 minuti… Step 8 Nel frattempo in un altro padellino con un filo di olio evo faccio saltare la mollicata per renderla croccante… Step 9 Ora cuociamo la pasta 5 minuti in meno del tempo di cottura indicato sulla confezione; completiamo la cottura in padella aggiungendo acqua di cottura al bisogno, in modo che l’amido rilasciato renda il tutto più morbido e cremoso… Step 10 Impiattare la pasta e aggiungere buccia di limone grattugiata e un filo di olio extravergine d’oliva a crudo.. Buon appetito da Dadcookrock!

lunedì 4 settembre 2023

Pasta e cavolfiori

INGREDIENTI 200 g di cavolfiori (peso delle cimette già pulite) 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva 1 cipolla bionda di piccole dimensioni Sale 1 l di Brodo vegetale 40 g di passata di pomodoro Pepe nero macinato al momento Origano 120 g di pasta PREPARAZIONE 1-Staccare le cimette dal torsolo del cavolfiore partendo dal fondo del gambo. Lavarle accuratamente sotto acqua corrente e dividerle in modo che siano piuttosto piccoline (massimo 2 centimetri di grandezza). 2-Mettere in una pentola da minestra l'olio e la cipolla pelata e tritata finemente. 3-Portarla sul fuoco e appena comincia a sfrigolare unire un pizzico di sale e far soffriggere dolcemente a fiamma media aggiungendo dopo un paio di minuti un paio di cucchiai di brodo caldo. 4-Alzare la fiamma e aggiungere le cimette di cavolfiore, il passato di pomodoro e mescolare. Unire un pizzico di sale, una macinata di pepe e una manciata di origano. Lasciar cuocere per un paio di minuti mescolando quindi aggiungere tutto il brodo bollente, tranne un paio di mestoli da tenere da parte. 5-Quando il brodo avrà ripreso bollore cuocere a fiamma media, coperto, per 10 minuti. Trascorso il tempo indicato unire un pizzico di sale grosso e la pasta. Mescolare e cuocere a fiamma media senza coperchio per il tempo indicato sulla confezione della pasta. Mescolare spesso e ad un paio di minuti dalla fine della cottura assaggiare per regolare di sale ed aggiungere il brodo tenuto da parte, a seconda che piaccia più liquida o più densa. A fine cottura unire un filo d'olio a crudo e lasciare riposare coperto per un paio di minuti prima di servire.

Pasta alla carcerata

Ingredienti 320 g di pasta corta 250 g di salsiccia fresca 250 g di panna fresca per cucinare 250 ml di salsa di pomodoro 1 cipolla brandy o cognac (opzionale) prezzemolo qb olio extravergine di oliva qb sale qb Procedimento 1. Mettete a bollire l'acqua della pasta in una pentola capiente e aggiungete del sale. 2. Nel frattempo che l'acqua bolle sbucciate e tagliate finemente la cipolla e fatela appassire a fuoco lento in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio extravergine. 3. Togliete il budello della salsiccia, tagliatela a pezzetti e aggiungetela in padella con la cipolla, facendo rosolare entrambi gli ingredienti per qualche minuto. 4. Aggiungete - se magari la preparazione è destinata solo agli adulti - un sorso di brandy o cognac, alzate un po' il fuoco e fate sfumare. 5. Fate cuocere la salsiccia con la cipolla per una decina di minuti o comunque fino a quando il fondo non si sia ristretto. 6. Quando l'acqua bolle buttate la pasta. 7. Aggiungete la salsa di pomodoro in padella e fate cuocere per circa 10 minuti. 8. Aggiungete anche la panna e scolate la pasta al dente. 9. Mantecate in padella la pasta con il sughetto con la salsiccia e la panna, tritate il prezzemolo e spolveratelo sulla pasta alla carcerata. 10. Portate in tavola e gustatela in tutto il suo sapore.

Nutella fatta in casa

: se fai così ci metti 5 minuti, favolosa By Maria Petrillo -Settembre 3, 2023 Per preparare questa crema di nocciole in casa ti servirà: 250 g di nocciole tostate 10 g di cacao amaro 10 g di stevia o di dolcificante a piacere Procedimento: In un frullatore metti le nocciole e iniziale a frullare; Dopo i primi secondi otterrai una farina sottile; Continua a frullare fin quando non inizieranno a diventare una crema; A questo punto aggiungi il cacao; Unisci anche la stevia o il dolcificante scelto e prosegui ancora per 1 minuto; Ed ecco fatto, la tua Nutella è già pronta per essere messa subito all’assaggio.

Irresistibili pappardelle alla scamorza

Ingredienti gr 250 pappardelle all’uovo gr 400 polpa di pomodorini 1 spicchio d’aglio Gr 100 scamorza affumicata Gr 20 Parmigiano Ml 40 olio extra vergine d’oliva Sale, Pepe e Origano Preparazione Per fare il sugo sbucciamo l’aglio, lo schiacciamo leggermente e lo tuffiamo in una padella grande con l’olio, possibilmente antiaderente e che possa contenere anche la pasta dopo la cottura. Rosoliamo l’aglio per 1 minuto, non fatelo annerire altrimenti da un sapore amaro alla preparazione. Frulliamo grossolanamente i pomodorini e versiamo la polpa nella padella, regoliamo di sale e pepe. Cuociamo per 5 minuti mescolando con un cucchiaio di legno, eliminiamo l’aglio. Cuociamo la pasta per 5 minuti e nel frattempo tagliamo la scamorza a dadini. Scolimo le pappardelle lasciandole leggermente umide, le tuffiamo nel sugo insieme alla scamorza e al parmigiano, lasciamo insaporire a fuoco vivace per 1 minuto mescolando in continuazione; la scamorza si deve fondere. Trasferiamo in una ciotola da portata e spolverizziamo con l’origano.

sabato 2 settembre 2023

SPAGHETTI ALLA GRICIA

all’uso di Rieti Regioni: Lazio Ingredienti: Ingredienti per 4 persone 350 g di spaghetti 150 g di guanciale (o pancetta) olio d’oliva peperoncino sale e pepe pecorino di Amatrice o romano In una padella di ferro mettete il guanciale amatriciano tagliato a listarelle alte cinque millimetri circa e lunghe due centimetri, fare soffriggere lentamente a fuoco basso facendolo rosolare con del peperoncino. Condire gli spaghetti cotti al dente con il sugo, pecorino grattugiato e pepe macinato al momento. Categoria: Pasta, riso e polenta

lunedì 14 agosto 2023

Pane veloce in padella

Ricetta senza lievitazione https://blog.giallozafferano.it/letortedigessica/pane-veloce-in-padella-senza-lievitazione/ Il PANE VELOCE IN PADELLA è un pane senza lievitazione, subito pronto, perfetto da farcire o da gustare per accompagnare secondi piatti. Conosciuto anche come PANE ALLA PADELLA o PANE SENZA FORNO o PANE SENZA LIEVITAZIONE. Prepararlo è molto semplice, vi basterà impastare tutti gli ingredienti, formare un panetto, farlo riposare circa 20 minuti per farlo ammorbidire e renderlo facilmente lavorabile e poi cuocerlo in una padella dal fondo spesso, per meno di 10 minuti. Sentirete che bontà! In poco tempo avrete del pane pronto, soprattutto se non vi va di accendere il forno o non vi va di uscire di casa per andare al panificio. Potete realizzare dei pezzi di pane più grande oppure panini più piccoli, in ogni caso potete farcirli con salumi, formaggi o verdure, sentirete che PANINI FARCITI super otterrete! Non perdetevi la mia VIDEO RICETTA DEL PANE COTTO IN PADELLA, sarà ancora più semplice prepararlo in casa.

sabato 12 agosto 2023

Baccalà alla ualanegna: una ricetta di mare dall’Irpinia

CUCINA I gualani erano i contadini che, in un passato non troppo lontano, aravano e dissodavano i campi con il solo aiuto dei buoi. Il baccalà alla ualanegna, detto anche alla pertecaregna, era preparato dalle donne di questi contadini per onorare le festività speciali, come il Natale. Questa ricetta di origine contadina prese così il nome dall’aratro, che in dialetto irpino si dice pertecara, e dai contadini che lo spingevano. Altri sostengono, invece, che l’appellativo “alla pertecaregna” derivi da perteca, il bastone di legno dove i peperoni erano appesi ad essiccare al sole raggruppati in n‘zerte poste fuori i balconi. Una volta essiccati diventano cruschi, come si dice in gergo dialettale, e si possono conservare a lungo in attesa di congiungersi al baccalà la sera della vigilia di Natale, o ad altri ingredienti durante tutto l’anno. Morra de Sanctis (AV) è il paese dove questo piatto è divenuto una tipicità tutta irpina. La sua vicinanza al confine regionale con la Basilicata spiega il connubio del baccalà con i peperoni cruschi, un prodotto endemico in tutto il territorio lucano. Il metodo di lavorazione del merluzzo nordico ne favorisce, ancora oggi, la commercializzazione su un territorio piuttosto vasto e la conservazione in casa o nelle cantine per periodi abbastanza lunghi grazie al processo di salagione e stagionatura, dal quale poi nasce il baccalà. Fino alla metà del secolo scorso questo era l’unico modo che le popolazioni appenniniche avevano per poter mangiare del pescato in un territorio montuoso e tanto lontano dal mare. La versatilità e il basso costo del baccalà lo rendeva accessibile anche alle famiglie contadine meno abbienti. Ecco come prepararlo: Ingredienti 800 gr di baccalà dissalato 10 gr di peperoni cruschi Aglio Olio extravergine di oliva Prezzemolo a piacere Preparazione Metti a mollo il baccalà, poi cuocilo facendolo lessare. Una volta pronto adagialo a raffreddarsi su un panno. Per comodità, compra i peperoni cruschi già essiccati e privi del picciolo e dei semi. Fai soffriggere l’aglio in abbondante olio extra vergine di oliva. Quando l’olio sarà bello caldo e l’aglio ben dorato, toglilo dalla padella e spegni il fuoco. Cuoci i peperoni cruschi passandoli per pochi secondi nell’olio bollente e girandoli velocemente con una forchetta. Mettili in un piatto a raffreddarsi e, nell’olio in cui avete fritto i cruschi, metti il baccalà, facendolo riscaldare e insaporire. Riponilo il baccalà e i peperoni cruschi in un piatto da portata, decorandolo con del prezzemolo. Buon appetito!

venerdì 4 agosto 2023

PRESENTAZIONE La spianatoia è pronta sul banco, non vi resta che fare spazio al mattarello o farvi aiutare da “nonna papera”, la macchina per tirare la sfoglia! Mettete insieme a noi le mani in pasta per preparare deliziosi fagottini ripieni: i ravioli alla ricotta! La pasta fresca all’uovo, una preparazione che porta gioia e allegria nelle case si presta a centinaia di varianti sia semplici che farcite con ripieni saporiti o più delicati come quello che vi invitiamo a provare oggi. Freschissima ricotta vaccina insaporita dal Grana Padano dà vita a un ripieno cremoso profumato al timo. Sapori semplici ma prelibati per un piatto da condire come più preferirete e da servire per un buon pranzo della domenica con la famiglia riunita. I ravioli alla ricotta saranno ottimi con un semplice sugo di pomodoro o con un classico "burro e salvia" con speck o pancetta croccanti, ma se volete dare un tocco pop vi consigliamo l'abbinamento con il pesto: saranno irresistibili! Provate anche queste ricette di ravioli: INGREDIENTI INGREDIENTI PER 24 RAVIOLI Farina 00 250 g Uova grandi 2 Tuorli 1 Semola di grano duro rimacinata per spolverizzare q.b. PER IL RIPIENO Ricotta vaccina 400 g Grana Padano DOP da grattugiare 20 g Noce moscata q.b. Sale fino q.b. Pepe nero q.b. PREPARAZIONE COME PREPARARE I RAVIOLI DI RICOTTA Per preparare i ravioli di ricotta iniziate a realizzare la pasta all'uovo. In una ciotola capiente versate la farina (rimanendo indietro di circa 40-50 g rispetto alla dose consigliata) 1 e le uova sbattute 2. Con le mani impastate energicamente gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo 3. Unite la farina tenuta da parte al bisogno in modo da ottenere la giusta consistenza di impasto: liscio ed elastico. Se l’impasto risultasse troppo duro, potete aggiungere poca acqua a temperatura ambiente: renderà la pasta più morbida per poter essere tirata con la macchina. Quando l’impasto sarà liscio ed elastico trasferitelo sul piano di lavoro, dandogli forma sferica 4 e avvolgetelo in pellicola alimentare trasparente. Lasciate riposare l’impasto per 30 minuti a temperatura ambiente mettendolo al riparo dalla luce ma anche da correnti d’aria per evitare che si secchi. Mentre l’impasto riposa dedicatevi al ripieno. Prendete una ciotola in cui verserete la ricotta, regolando di sale 5 e pepe 6. Aggiungete le foglioline di timo, lavate e asciugate, mescolandole alla ricotta 7. Poi aggiungete il Grana Padano e aromatizzate con la noce moscata 8, amalgamando bene gli ingredienti con una forchetta 9. Il composto è ora pronto 10: trasferitelo in una sac-à-poche dotata di bocchetta larga e tenete da parte, in frigorifero. A questo punto la pasta fresca avrà riposato: prendetela e dividetela in due panetti di eguale misura. Uno potete tenerlo coperto con pellicola fino al momento di stenderlo, mentre l'altro potete infarinarlo leggermente con farina di semola rimacinata in modo che non venga assorbito; passate il panetto tra i rulli della macchina per tirare la sfoglia: fatelo passare nei rulli dalla misura più larga alla penultima fino ad ottenere una sfoglia di circa 2-3 mm di spessore 11 che disporrete su un piano leggermente infarinato con farina di semola rimacinata. Riprendete il panetto che avete avvolto nella pellicola: togliete quest’ultima e ripetete l’operazione, stendendo anch’esso affianco all’altra sfoglia avendo cura di infarinare il piano con poca farina di semola. Create con la sac-à-poche dei piccoli mucchietti di ripieno disponendoli su uno dei due rettangoli stesi a circa 3 cm gli uni dagli altri 12. Spruzzate dell’acqua ai bordi della sfoglia 13 o, se preferite, spennellate i bordi dei ravioli con un pennello da cucina. Questo servirà a fare in modo che le due sfoglie rimangano attaccate andando a ricoprire con l'altra sfoglia di pasta; fate combaciare i bordi 14 ed esercitate una leggera pressione con i polpastrelli tra i mucchietti di ripieno per eliminare l’aria 15 ed evitare che in cottura si aprano ed il ripieno fuoriesca. con una rotella tagliapasta dentellata cominciate a ricavare i ravioli tra un ripieno e l’altro 16: in questo modo otterrete 24 ravioli delle dimensioni di 4x4 cm 17. Disponeteli su un vassoio leggermente infarinato con farina di semola rimacinata 18: i vostri ravioli di ricotta saranno pronti per essere cotti e conditi per le vostre golose preparazioni! CONSERVAZIONE Potete conservare i ravioli di ricotta in congelatore per al massimo 1 mese. Per congelarli potete procedere in questo modo: riponete il vassoio con i ravioli in congelatore per un paio d’ore o fino a quando non saranno induriti. Quindi disponeteli in sacchetti gelo alimentari. Quando li vorrete utilizzare estraete il sacchetto gelo dal congelatore e cuoceteli in abbondante acqua salata ancora congelati. CONSIGLIO Personalizzate il ripieno con altre erbe aromatiche di vostro gusto: prezzemolo fresco o aneto tritato finemente rilasceranno un profumo fantastico! Sapete che esiste anche una variante polacca dei ravioli con ricotta

mercoledì 26 luglio 2023

SPAGHETTI CON POMODORINI E RUCOLA!

RICETTE /PRIMI /SPAGHETTI CON POMODORINI E RUCOLA! Ricetta Spaghetti con pomodorini e rucola! di Veroptr Il Salento è un misto di sapori, odori e non possono mancare i colori! Per questa ricetta vi consiglio di utilizzare rucola SELVATICA... Quella piccantina e amarognola per gustare a pieno il sapore e il profumo delle nostre campagne! INGREDIENTI X 2 Spaghetti 200 g Pomodorini Ciliegino 200 g Cipolla 0.5 Olio Evo q.b. Sale q.b. Vino Bianco q.b. Mazzetti Di Rucola Selvatica 3 PROCEDIMENTO 1 di 4 In una padella salta pasta fate soffriggere la cipolla con l'olio per qualche minuto. Aggiungete i pomodorini tagliati in 4. Fate cuocere per qualche minuto e se opportuno aggiungete un mestolo di acqua per non fare attaccare. Nel frattempo mettete l'acqua per la pasta e salate a piacere. 2 di 4 Appena l'acqua della pasta inizia a bollire (dopo averla salata) mettete la rucola selvatica (ben lavata!) e dopo un minuto mettete anche gli spaghetti e fateli cuocere insieme. Intanto aggiungete il vino bianco ai pomodorini e fatelo sfumare. 3 di 4 Appena gli spaghetti e la rucola sono cotti, versarli nella padella dei pomodorini e mescolare il tutto. 4 di 4 Servire e se volete spolverate del formaggio grattugiato.

Spaghetti con pomodorini

https://www.fattoincasadabenedetta.it/ricetta/spaghetti-con-pomodorini/ Ingredienti Dosi per 1 persona 80 g spaghetti 100 g pomodorini 50 g pangrattato 1 spicchi aglio origano q.b. basilico q.b. fresco olio extravergine di oliva q.b. sale fino q.b. Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 2 persone) Inviami lista della spesa Copia lista negli appunti Pubblicità Preparazione Come fare: Spaghetti con pomodorini Modalità Passo passo Spaghetti con pomodorini - Step 1 In una padella antiaderente scaldiamo un pochino di olio extravergine di oliva, il sale e un po’ di origano. Aggiungiamo poi il pangrattato e tostiamolo per 5 minuti mescolando spesso. Spaghetti con pomodorini - Step 2 Mettiamo il pangrattato aromatizzato in una ciotolina e teniamolo da parte. Nella stessa padella mettiamo un po’ di olio, il sale, due spicchi di aglio e del basilico spezzettato. Aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà e cuociamo a fuoco vivace per 5 minuti circa. Nel frattempo lessiamo gli spaghetti in abbondante acqua salata. Pubblicità Spaghetti con pomodorini - Step 3 Togliamo gli spicchi di aglio dalla padella, scoliamo la pasta e mettiamola in padella con i pomodorini. Mescoliamo e poi aggiungiamo 3-4 cucchiai dell’acqua di cottura della pasta. Spaghetti con pomodorini - Step 4 Aggiungiamo il pangrattato aromatizzato e diamo una bella mescolata. Spaghetti con pomodorini - Step 5 Completiamo con qualche fogliolina di basilico fresco e portiamo subito in tavola i nostri gustosi spaghetti con pomodorini! Ingredienti PANGRATTATO POMODORI SPAGHETTI

martedì 25 luglio 2023

Crema al caffè all'acqua

Step 1 di 6 La crema al caffè all'acqua è un dolce al cucchiaio goloso, pronto in pochi minuti con solo tre ingredienti! Una magia da preparare per stupire i propri ospiti a fine pasto Nella bella stagione potete servirla al posto del classico espresso. Ingredienti per 8-10 porzioni X 2 - 50 g di caffè solubile 12,5 G di caffè solubile - 250 ml di acqua ghiacciata 62,5 ml di acqua ghiacciata - 200 g di zucchero semolato 50 g di zucchero semolato Preparazione, step 1 di 6 Per prima cosa mettiamo in freezer per 15-20 minuti la quantità di acqua necessaria. Poi in una ciotola versiamo lo zucchero, il caffè solubile... Step 2 di 6 versiamo ora l'acqua ghiacciata... Step 3 di 6 Mescoliamo poi con le fruste elettriche alla massima velocità per far sciogliere e amalgamare gli ingredienti Step 4 di 6 Il composto man mano diventerà cremoso e chiaro... Step 5 di 6 Suddividiamo la crea ottenuta in bicchierini o coppette monoporzione Step 6 di 6 e serviamo decorandolo con chicchi di caffè o di cioccolato.

IL CIBO È SACRO!

– NEL SAGGIO “MANGIARE COME DIO COMANDA”, GLI ANTROPOLOGI ELISABETTA MORO E MARINO NIOLA RACCONTANO IL LEGAME TRA ALIMENTI E RELIGIONE – CERTI MITI AFRICANI FANNO ORIGINARE DONNA E UOMO DA UNA COTTURA. COME FOSSERO CIBO – NELLA GRECIA CLASSICA IL FUMO DELLA BESTIA SACRIFICATA SALE VERSO L’OLIMPO E AGLI UOMINI RESTA LA CARNE – PANE, VINO E OLIO: I CRISTIANI REINVENTANO I TRE ELEMENTI GRECI E ROMANI PASSANDO “DAL SIMPOSIO ALLA MESSA” Certi miti africani e amerindiani fanno originare donna e uomo da una cottura. Come fossero cibo. Ci ricordano che nelle tradizioni religiose cibo e creazione coincidono. Gli esseri umani e divini si uniscono e si dividono negli alimenti cotti e crudi, nella preparazione e nel consumo, nel digiuno e nella festa, nel prescritto e nel vietato. Nella Grecia classica sale verso l’Olimpo il fumo della bestia sacrificata — agli dèi non serve altro, hanno già nettare e ambrosia — e agli uomini resta la carne. Da Zeus a Vishnu, da Buddha a Maometto, il cibo della religione è la religione stessa: il cibo è «la materia prima della religione», le religioni sono «regimi alimentari sacralizzati». mangiare come dio comanda di elisabetta moro e marino niola MANGIARE COME DIO COMANDA DI ELISABETTA MORO E MARINO NIOLA Partono da qui Elisabetta Moro e Marino Niola nel loro Mangiare come Dio comanda (Einaudi). I due antropologi dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa imbandiscono per lettrici e lettori una ricca mensa di prove del cibo nella religione […] Gli autori mostrano anzitutto le continuità profonde, gli schemi che persistono mentre ne mutano le manifestazioni. È il caso del passaggio del pane, del vino e dell’olio dal pantheon greco-romano al cristianesimo, in quella che Moro e Niola definiscono una «teologia della dieta mediterranea». Così i cereali devono il loro nome a Cerere, la greca Demetra, la «dea madre» signora delle messi, mentre l’olio è sotto il segno di Atena, e perciò i giovani ateniesi sulla soglia dell’età adulta giurano di difendere la patria davanti agli ulivi sacri. Il vino, poi, è il dono di Dioniso, il «dio in fermento» come il succo della vite che è «succo della vita», «bios allo stato nascente ed effervescente». marino niola elisabetta moro MARINO NIOLA ELISABETTA MORO I cristiani reinventano e perpetuano i tre elementi nel transito «dal simposio alla messa». Se Gesù è «la messe che diventa Messia», i «tre emblemi alimentari del Mediterraneo antico» si trasformano nel corpo, nel sangue e nel crisma di Cristo. Al contempo i cristiani introducono cesure nella trama: mangiano tutto, purché con moderazione e senza dimenticare l’affamato e l’assetato alla porta, e poi sostituiscono il sacrificio finale dell’Agnello di Dio a quelli ripetuti degli agnelli del gregge. In questo il cristianesimo non è il solo caso di un tema fondamentale che persiste mentre muta. Moro e Niola ce lo mostrano mentre srotolano il filo vegetariano che conduce dalla Magna Grecia di Pitagora alla Londra di Gandhi, mentre sfogliano il ricettario che accomuna e distingue il puro e l’impuro di ebrei e musulmani. cibo e religione 9 CIBO E RELIGIONE 9 Il senso del libro, tuttavia, è ancora oltre: lo incontriamo nell’ulteriore passaggio dal cibo della religione quale sviluppatosi nei millenni alla «religione del cibo» contemporanea. Se infatti ogni religione è un regime alimentare, spiegano gli autori, ogni regime alimentare è una religione, e la nostra religione del cibo contiene a sua volta una continuità e una cesura, perché da un lato ripropone antiche discipline, ma dall’altro pretende liberarsi del divino. cibo e religione 8 CIBO E RELIGIONE 8 Da qui il titolo del volume: vogliamo ancora «mangiare come Dio comanda», anche senza Dio. La nuova disciplina si è staccata da tradizioni e culture e, come il «vegetarianismo», si impone quale «contrassegno identitario di una nuova élite alfabetizzata, metropolitana, ambientalista e globish, uguale a Shanghai come a Stoccolma, a Milano come a New York». «Religione del nostro tempo», il cibo «pesa allo stesso tempo sulla bilancia e sulla coscienza». Ciò vale per la nostra «cibomania», ovvero la «sovraesposizione del piacere, della conoscenza e dell’esperienza gastronomica», ma anche per la nostra «cibofobia», cioè per «l’ipercorrettismo alimentare che demonizza un cibo dopo l’altro». cibo e religione 7 CIBO E RELIGIONE 7 Qui approda il libro, infine: alla nostra «intolleranza alimentare», non meno integralista di quella religiosa, nella quale «la secolarizzazione e il culto del corpo da una parte e le esigenze di sicurezza e le mode alimentari dall’altra» rimpiazzano salvezza e fede con salute e fiducia. […]

FIORI DI ZUCCA FRITTI

la ricetta semplice e perfetta lacucinadiloredana Fiori di zucca fritti e ripieni, la mia ricetta semplice e perfetta. Quanto mi piacciono i Fiori di zucca peccato solo che la loro stagione dura sempre troppo poco, allora meglio approfittarne per gustarli in tante diverse ricette anche se il modo che preferisco è sempre di farli ripieni e fritti in pastella. Un ripieno di mozzarella e filetti di acciughe e una leggera, croccante e friabile pastella che ho preparato con la birra. E poi rigorosamente fritti! e lo so che non sono leggeri ma ogni tanto possiamo gustarli senza sensi di colpa altrimenti che vita sarebbe senza toglierci ogni tanto qualche sfizio? La mia ricetta è semplice e dal successo assicurato e sono sicura che vi conquisteranno al primo morso proprio come hanno conquistato la mia piccola famiglia. Se non adoperate subito i fiori di zucca vi consiglio di conservarli senza pulirli in un contenitore in frigo, avvolgendoli prima in qualche foglio di carta da cucina che ne assorbirà l’umidità lasciandoli come appena raccolti. Pochi e semplici ingredienti per preparare i Fiori di zucca in pastella e sarà amore al primo morso. Corriamo allora in cucina Ingredienti dei Fiori di zucca fritti Per il ripieno 12 fiori di zucca 180 g mozzarella 12 filetti acciughe sott’olio Per la pastella 180 ml birra 90 g farina 1/2 cucchiaino sale 1/2 cucchiaino bicarbonato Per friggere 350 ml olio di semi 248,42 Kcal calorie per porzione Info Come si preparano i Fiori di zucca ripieni Preparate i Fiori di zucca Pulite i fiori di zucca: tagliate la maggior parte del gambo, staccate le escrescenze laterali alla base del fiore stesso. Aprite delicatamente il fiore ed eliminate il pistillo interno. Sciacquateli ora delicatamente sotto l’acqua corrente e lasciateli poi asciugare su un telo. Riempite i Fiori di zucca Tagliate la mozzarella a bastoncini. Infilate delicatamente in ogni fiore di zucca un bastoncino di mozzarella e un filetto di acciuga sott’olio. Richiudete il fiore avvolgendo delicatamente le punte. Preparate la Pastella alla birra Versate la farina in una ciotola e aggiungete poi la birra fredda mescolando con una frusta per non far formare grumi. Mescolate fino ad ottenere una pastella densa e fluida. Friggete i Fiori di zucca ripieni Fate scaldare abbondante olio di semi in una padella piccola e profonda. Tuffate i fiori di zucca farciti nella pastella facendola aderire per bene da tutte le parti e poi nell’olio di semi bollente. Lasciateli dorare per bene da tutte le parti e poi fateli sgocciolare su fogli di carta da cucina. Gustateli ancora caldi e filanti. A domani con una nuova ricetta, un abbraccio, Loredana I Consigli di Loredana Se preferisci per una pastella più leggera e delicata puoi sostituire la farina 0 con farina di riso e la birra con acqua gassata fredda L’aggiunta di mezzo cucchiaino di bicarbonato rende la pastella più leggera e gonfia, ma se preferisci puoi ometterlo

venerdì 7 luglio 2023

LIMONATA ALL’ANGURIA

INGREDIENTI •400 g cubetti di anguria •150 ml succo di limone •500 ml acqua (oppure succo d’ananas) •ghiaccio pronto all’uso •palline di polpa di anguria •spicchio limone •foglie di menta PROCEDIMENTO Togli i semi e la buccia dall’anguria e tagliala a cubetti. Metti l’anguria cubettata in un frullatore insieme al succo di limone, all’acqua ghiacciata o al succo d’ananas. Frullare finché non si ottiene un composto omogeneo e liquido. Versa la limonata nella brocca, aggiungi ghiaccio, le palline di polpa di anguria, uno spicchio di limone e le foglie di menta. La tua dissetante limonata all’anguria è pronta da gustare, perfetta per una pausa fresca e rigenerante in ogni momento della giornata!

Pesto di Basilico e Pesto Trapanese

Ecco come prepararlo in poche e semplici mosse. Le dosi indicate sono per preparare circa 300 gr di pesto di basilico, la ricetta è senza aglio ma se vuoi aggiungerlo pela uno spicchio e togli la parte centrale prima di metterlo nel mixer con gli altri ingredienti. Con questa quantità puoi condire la pasta per 4 persone. INGREDIENTI Foglie di basilico fresco 180 gr Pinoli 40 gr Formaggio grattugiato 50 gr Olio extra vergine di oliva 96 gr Sale q.b. PREPARAZIONE Inizia la preparazione della ricetta del pesto di basilico lavando le foglie senza sciuparle, asciugale con cura senza spezzarle usando fogli di carta assorbente o un canovaccio pulito. Devono essere completamente asciutte. Nel frattempo metti l’olio in frigo, dovrai usarlo freddo. Prendi un mixer o un frullatore e versaci dentro i pinoli, aggiungi le foglie di basilico, un pizzico di sale e l’olio extra vergine di oliva. Aziona il mixer dando degli impulsi intermittenti, così la lama non si scalda e il tuo pesto non diventerà nero ma resterà di un bel verde brillante. Raggiunta la consistenza desiderata puoi usare il tuo condimento per le ricette con il pesto più buone e facili da fare. Questo condimento può essere anche posto in frigo per qualche giorno, basta chiuderlo in un barattolo e metterci dell’olio a copertura. Ma lo puoi anche congelare per averlo sempre pronto, più o meno come si fa con il pesto alla genovese classico. https://blog.giallozafferano.it/cuochinprogress/ricetta-pesto-trapanese/

Ricette varie

https://www.agrodolce.it/ricette/focaccia-senza-lievito-in-padella/ https://www.cucchiaio.it/ricetta/spaghetti-mediterranei-con-baccal-/ https://www.casapappagallo.it/ricette/sofrito-di-corfu https://www.cookaround.com/ricetta/pasta-e-cavolfiore-alla-napoletana.html https://ricette.giallozafferano.it/Pasta-al-ragu-di-cavolfiore.html Spaghetti allo Scoglio NAPOLETANA: https://www.blogger.com/blog/post/edit/3758899569956417638/6957451406704135354 https://www.buttalapasta.it/articolo/pangrattato-aromatizzato-lingrediente-perfetto-per-panature-saporite-e-croccanti-si-fa-in-un-minuto/168787/ https://www.buttalapasta.it/articolo/ricetta-del-giorno-5-luglio-2023/169079/ https://www.buttalapasta.it/articolo/pennette-alla-lombarda-cremose-come-non-mai-e-si-preparano-in-meno-di-10-minuti/168982/ https://www.casapappagallo.it/ricette/pasta-alla-norma https://youtu.be/UhXDPIkRJw4 https://www.buttalapasta.it/articolo/pasta-con-le-acciughe-ricetta-economica-per-menu-di-pesce/168947/ https://www.ifood.it/2023/07/01/fiori-di-zucca-ripieni-la-versione-al-forno-che-ti-fara-dire-si-al-gusto-e-no-alle-calorie/ https://www.cibotoday.it/video/paccheri-alla-vittorio-brusaporto-bergamo.html https://www.ifood.it/2023/07/02/linguine-gamberetti-zucchine-e-zafferano-il-primo-piatto-saporitissimo-che-ti-trasporta-in-riva-al-mare/ https://www.ifood.it/2023/07/02/risotto-i-segreti-per-renderlo-speciale-arrivano-dai-grandi-chef-sarai-il-primo-a-conoscerli-dopo-di-loro/ https://www.buttalapasta.it/articolo/paccheri-de-o-munaciello-la-ricetta-della-penisola-sorrentina-dal-profumo-irresistibile/168624/ https://www.youtube.com/watch?v=_1LdQ7MiELk

venerdì 21 aprile 2023

Nuovo ragù bolognese

https://www.affaritaliani.it/cronache/il-ragu-alla-bolognese-si-adegua-ai-tempi-moderni-la-nuova-ricetta-ufficiale-851072_pg_2.html La nuova ricetta prevede, quindi, l'uso dell'olio extra vergine di oliva, la polpa di manzo macinata grossa, la pancetta fresca, gli odori (cipolla, sedano e carota), il vino (bianco o rosso), la passata e il concentrato di pomodoro, 1 bicchiere facoltativo di latte e il brodo. Assolutamente non ammesse, come varianti, la polpa di vitello, la pancetta affumicata, l'uso esclusivo di carne di maiale, l'aglio, il rosmarino, il prezzemolo, il brandy in sostituzione del vino e la farina. Tra le variazioni concesse, invece, l'uso di fegatini, cuori e durelli di polli, la salsiccia di maiale sbriciolata, i piselli scottati aggiunti a fine cottura e i funghi porcini secchi ammollati.

giovedì 20 aprile 2023

giovedì 30 marzo 2023

Frittura

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