martedì 25 agosto 2020

Insalata fresca, il metodo per prolungarle la vita fino a 10 giorni

 di Martina Barbero

Va lavata subito?

Assolutamente sì. «Per goderti più a lungo le tue verdure — scrive la giornalista Alexa Weibel sul New York Times — puoi conservarle in frigo ma, attenzione, vanno prima preparate. Elimina sacchetti ed elastici, dividi le foglie dagli steli e sciacqua più volte in acqua fredda». In questo modo rimuoverete ogni impurità e potrete conservare la vostra insalata pronta all'uso per diversi giorni. 


La regola numero uno

La lattuga umida non è mai molto piacevole da mangiare. La regola numero uno, quindi, è eliminare quanta più acqua possibile dalle foglie dopo il lavaggio. Usate allora sempre la centrifuga, azionandola più volte e, se necessario, stendete le foglie su di un canovaccio asciutto e tamponatele in modo da intrappolare meglio tutta l'umidità, principale causa dell'appassimento precoce dell'insalata.

                                                     

Dove conservarla: metodo 1

Se si ha molto spazio nel frigorifero, questo è sicuramente il modo migliore per conservare le foglie di insalata appena lavate. Prendete un contenitore di plastica capiente, foderate il fondo con carta da cucina assorbente e posizionate l'insalata al suo interno. Sigillate con il coperchio e riponete in frigo. Se non avete un contenitore sufficientemente grande, potete usare la centrifuga stessa: asciugatela molto bene, lasciate il cestello al suo interno e foderatelo con carta, così che l'insalata possa gocciolare meglio.  La presenza delle salviette è fondamentale per conservare anche fino a 10 giorni la lattuga perché assorbono l'umidità in eccesso evitando che si concentri sulle foglie rendendole viscose.

                                                                                                                    

Dove conservarla: metodo 2

Pratico ed efficace, questo secondo metodo permette di ottimizzare lo spazio e allo stesso tempo di mantenere l'insalata fresca fino a una settimana. Come funziona? Sono sufficienti delle buste di plastica per alimenti (quelle classiche adatte anche al congelatore vanno benissimo, meglio se dotate di chiusura zip) e della carta assorbente da cucina. Dopo aver lavato e asciugato le foglie, disponete la lattuga sui fogli di carta assorbente, quindi arrotolatela e riponetela così avvolta nel sacchetto di plastica. Nel chiudere la busta, cercate di eliminare quanta più aria possibile senza però schiacciare l'insalata al suo interno. Riponetela allora nel cassetto più fresco del frigorifero. I tovaglioli di carta assorbono l'umidità in eccesso e il sacchetto sigillato impedisce all'aria di circolare dall'esterno all'interno rallentando il processo di appassimento.

                                               

 

sabato 22 agosto 2020

Cuoci le patate nel modo giusto? Le 5 regole infallibili per bollirle bene

 di Martina Barbero

Il manuale per un tubero cotto a puntino

Che stiate preparando un purè cremoso, un’insalata fredda o delle mezzelune da saltare in padella, la base da cui partire è una sola: una buona patata bollita. L’impresa sembra semplice, ma non bisogna sottovalutarla perché è facile ritrovarsi con dei tuberi cotti in modo non uniforme, poco salati o che si sfaldano. Per evitare tutto ciò esistono alcune semplici regole da seguire. Eccole.


                                                                                                                                            

Step 1: scegliere la varietà giusta

Non tutte le patate vanno bene per ogni preparazione: alcune sono ideali fritte, altre per il purè, altre ancora per la cottura in forno o per essere abbinate alla pasta. È difficile orientarsi tra i diversi tipi coltivati e disponibili, per questo abbiamo stilato una mini guida così da capirne le proprietà e utilizzarle al meglio. https://cucina.corriere.it/notizie/cards/patate-8-diverse-varieta-usi-possibili-per-non-sbagliare-ricetta/piacciono-tutti_principale.shtml


                                                                                                                               

Step 2: la preparazione (e su questo l’Efsa dice la sua)

La primissima raccomandazione arriva dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, e riguarda la buccia: meglio toglierla per evitare sintomi da intossicazione da glicoalcaloidi (nausea, vomito, diarrea), soprattutto se a tavola ci sono dei bambini, i più sensibili a questi composti presenti naturalmente nella pelle delle piante appartenenti alle Solanacee, come patate, pomodori e melanzane.


                                                                                                                                                  

Step 3: tagliarle

A meno che non si tratti di patate novelle, dovrete tagliarle in modo da abbreviare i tempi di cottura ed evitare di avere tuberi dal cuore ancora crudo. La vera domanda però è: come devo affettare le patate? Ogni ricetta richiede dimensioni specifiche: per insalate, purè, patate arrosto o semplicemente lesse fate dei cubetti di 2-4 centimetri circa; se invece state usando patate piccole, tagliatele solo a metà; per patate da rosolare successivamente in padella o friggere, fate degli spicchi o dei fiammiferi allungati.


                                                                                                                                                

Step 4: come bollirle

Mettete i vostri cubetti in una pentola con acqua ancora fredda e accendete il fuoco, in modo che si riscaldino uniformemente e non subiscano shock termici. Il consiglio, poi, è di salare molto l’acqua. Non abbiate paura che le patate diventino troppo saporite: i tuberi assorbono la quantità giusta di sale presente nell’ambiente, è come se si regolassero da sole. Portate quindi a ebollizione e lasciate cuocere a fuoco lento finché non sono tenere. Più le patate sono compatte e tagliate in pezzi grandi, più tempo impiegheranno a cuocere. Saranno pronte quando la punta di un coltello riuscirà a penetrare la polpa senza resistenza. Scolate immediatamente e lasciate raffreddare in frigo, se volete fare più veloce, o a temperatura ambiente. Se volete preparare un purè, lavorate le patate quando sono ancora calde.


                                                                                                                                                    

Il trucco dell’aceto

Se avete in mente di preparare un’insalata o di far saltare in padella con dell’olio le vostre patate per insaporirle, avrete bisogno di cubetti lessi dalla consistenza soda. Il trucco per evitare che la pasta esterna delle patate si sfaldi cuocendosi è quello di aggiungere un pizzico di aceto di vino bianco nell’acqua di cottura. Gli ingredienti acidi prevengono la rottura della pectina nelle pareti cellulari del tubero e le patate resteranno così compatte e sode.


                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

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giovedì 20 agosto 2020

Dieta, ecco perché saltare la colazione fa male (e si deve fare con calma)

 Garantisce le energie necessarie ad affrontare la giornata. L’importante è farla con calma e scegliere i cibi giusti. Così regolarizza il metabolismo del cortisone

Dieta, ecco perché saltare la colazione fa male (e si deve fare con calma)(Getty Images)
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La colazione? Prendiamola con calma: iniziare la giornata ritagliandosi un po’ di tempo per sedersi a tavola significa partire col piede giusto e perfino garantirsi una buona salute a lungo. Naturalmente a patto di scegliere i cibi giusti. Studi della Rush University mostrano infatti che fare una buona colazione si associa a un indice di massa corporea inferiore, a un minor consumo di grassi durante la giornata, a un apporto più adeguato di frutta, verdura e quindi anche di fibre, a prestazioni migliori a scuola o sul lavoro; al contrario saltare il primo pasto o farlo a tutta velocità, mangiucchiando qualcosa al volo o bevendo soltanto un caffè, porta a un maggior rischio di sovrappeso e anche a mangiare in eccesso a pranzo e a cena, per compensare il buco che si apre nello stomaco piluccando qualcosa in fretta al mattino. Gli italiani purtroppo non danno il buon esempio, stando a un’indagine condotta su 1.800 adulti: uno su cinque salta la colazione perché preferisce dormire un po’ di più o bere un caffè mentre va in ufficio, il 42 per cento si siede a tavola ma soltanto per lo stretto necessario. Le intenzioni per la verità sarebbero buone: circa la metà vorrebbe godersi un po’ di relax con i propri familiari prima di uscire di casa, magari scegliendo alimenti salutari. Poi però c’è la realtà: per due su tre la giornata inizia in corsa fra lavoro, impegni vari e bambini da portare a scuola; il 43 per cento ammette di essere troppo pigro per organizzare una colazione come si deve.


Il pasto più importante

Stefania Ruggeri, docente di scienze della nutrizione all’università di Roma Tor Vergata, spiega: «La colazione è forse il pasto più importante della giornata perché dopo il digiuno notturno fornisce le energie necessarie per affrontare le ore successive; se ben fatta, inoltre, aiuta a regolarizzare il metabolismo del cortisone che influenza anche il peso corporeo. Saltarla o bere solo un caffè è un danno per la salute perché poi, non avendo le energie sufficienti, ci ritroviamo a desiderare e mangiare cibi calorici e ricchi di zuccheri. Dobbiamo sederci a tavola e imparare a considerarla un pasto, da gustare con più calma: questo aiuterebbe a renderla una buona abitudine». Una ricerca pubblicata su BMJ Open lo conferma: ingurgitare il cibo a tutta velocità aumenta fino al 42 per cento la probabilità di ritrovarsi obesi e si associa anche a un maggior rischio di resistenza all’insulina e ridotta tolleranza al glucosio, in pratica all’anticamera del diabete. Uno dei motivi, secondo gli autori, è il fatto che mangiare lentamente aiuta a sentirsi sazi prima e farlo al mattino garantisce un inizio adeguato di giornata che fa bene alla mente, perché così ci prendiamo una pausa prima di tuffarci negli impegni quotidiani, ma anche al fisico perché gli forniamo tutti i nutrienti di cui ha bisogno però senza esagerare.

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Che cosa mettere in tavola

Quali sono le scelte migliori? «Non dovrebbero mai mancare cereali integrali e vegetali come la frutta o la verdura: anche la colazione salata con pane, olio e pomodori va bene — chiarisce Ruggeri —. Sì anche alla frutta secca, a un vasetto di yogurt magro o un bicchiere di latte, vaccino o vegetale, e a un caffè o un tè verde». I liquidi sono essenziali per reidratarsi dopo il riposo notturno, inoltre devono essere presenti tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi (perfetti quelli della frutta secca), sali minerali e vitamine, per un apporto calorico pari al 20 per cento del totale delle calorie quotidiane.

mercoledì 19 agosto 2020

Bruschette con acciughe

 18 Agosto 2020  

Virgilia Panariello

Ingredienti per 4 persone

Bruschette con acciughe: preparazione 

Per preparare questa ricetta, iniziate a lavare i pomodori, poi li asciugate e li tagliate a spicchi. Teneteli in una ciotola, unite la cipolla tagliata a fettine sottili, i capperi ben dissalati.
Una ricetta squisita e gustosa, si prepara senza alcuna difficoltà, potete arricchire con delle olive nere e verdi. In alternativa potete tagliare dei cubetti di formaggio, così da rendere questa bruschette ancora più squisite.
Pane croccante con acciughe
Bruschette con acciughe Ricettasprint
Lavate e asciugate le foglie di basilico,unite ai pomodori, condite con origano, olio extra vergine di oliva e sale. Mescolate bene e coprite con la pellicola la ciotola e tenete in frigo per mezz’ora.
Nel frattempo, tagliate il pane a fettine e lasciatelo sulla piastra calda, in modo che diventi una bruschetta, la cottura deve essere omogenea, quindi girate le fettine di pane.

Pane croccante con acciughe
Bruschette con acciughe Ricettasprint

Eliminate bene l’olio dalle acciughe e componete la bruschetta, togliete la ciotola dal frigo e distribuitele tutte sulle fettine di pane ed infine adagiate le acciughe.

sabato 15 agosto 2020

Spaghetti con aglio, olio e peperoncino. Una ricetta semplice e (inaspettatamente) sana di Tommaso Galli

 

Facile, veloce e sana

È il piatto tipico dei pasti improvvisati, ma anche gustoso e divertente da preparare. E (sorprendentemente) sano. Per questo Anna Villarini, nutrizionista e ricercatrice alla Fondazione IRCCS-Istituto Nazionale dei Tumori, l'ha inserito nel menu salutare di Cook. Una ricetta perfetta e bilanciata per non sovraccaricare troppo il nostro organismo d'estate.

                                                                                                                                 

Mai eccedere nell'olio

L'errore in cui incappano in tanti è di eccedere nell'olio. Per creare la giusta mantecatura ne basta davvero poco. Il trucco sta poi nell'azzeccare gli aromi giusti. Provate ad esempio l'aglio nuovo, meno pungente e più aromatico darà un gusto tutto nuovo al vostro piatto.

LEGGI ANCHE GLI ERRORI DA NON COMMETTERE NELLA PASTA AGLIO, OLIO E PEPERONCINO

                                                                                                                              

Ingredienti

               320 g di spaghetti integrali, 10 spicchi di aglio nuovo, 2 peperoncini secchi, 1                          mazzetto di menta, 4 cucchiai d'olio

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

         Procedimento

               Mettete in cottura gli spaghetti in acqua bollente salata, nel frattempo soffriggete                    aglio e peperoncini in 4-5 cucchiai di olio a fuoco dolce. Scolate gli spaghetti al                      dente e risottateli in padella aggiungendo un mestolino di acqua per portarli a                          completa cottura, mantecateli con olio crudo e foglie di menta.                                                                                                                                                                                            

          L'accompagnamento

                          Un pasto completo prevede anche una porzione di verdura in                                                     accompagnamento. Nel menu di Cook ideato da Anna Villarini e realizzato                            da Alessandra Avallone è prevista anche una peperonata veloce e leggera.                                Per realizzarla basta abbrustolire 4 peperoni sopra la griglia ben calda e,                                   quando anneriti, trasferirli in un sacchetto di carta. Poi  è sufficiente                                          sbucciarli da tiepidi, togliere i semi e condire il tutto con foglioline di                                      maggiorana fresca e una manciata di capperi.