mercoledì 29 maggio 2019

L'aglio aiuta la memoria e contrasta il declino cognitivo: i risultati di una ricerca americana

L'aglio aiuta la memoria e contrasta il declino cognitivo: i risultati di una ricerca americana
ALIMENTAZIONE
Mercoledì 29 Maggio 2019
di Paolo Travisi
L'aglio aiuta la memoria e contrasta il declino cognitivo: i risultati di una ricerca americana Difficile non usarlo come soffritto per un buon sugo al pomodoro. Meglio non mangiarlo invece, prima di un appuntamento galante. Ma l'aglio, perché di questo stiamo parlando, secondo i ricercatori dell'Università di Lousville, se consumato abitualmente migliorerebbe la memoria, ostacolando anche il declino cognitivo. Lo studio condotto sui topi ha evidenziato che il disolfuro di allile, sostanza contenuta nell'aglio a cui conferisce anche quell'odore inconfondibile, riveste una grande importanza nel regolare la flora intestinale, aiutando i microrganismi presenti nell'intestino a restare sani con l'avanzare dell'età.

I due ricercatori dell'università americana, Jyotirmaya Behera e Neetu Tyagi sostengono infatti, che una cattiva condizione del microbiota intestinale sia associabile al peggioramento delle nostre capacità cognitive, e si manifesti in determinate patologie quali il morbo di Parkinson o l’Alzheimer. Per verificare se la sostanza contenuta nell'aglio, avesse realmente delle connessioni con il potenziamento della memoria e del benessere cognitivo, la coppia di universitari ha somministrato il disolfuro di allile ad un gruppo di topi per 24 mesi.

E l'esito degli esperimenti in laboratorio ha dato loro ragione. I topi più anziani che hanno mangiato “l'aglio”, hanno sviluppato una memoria a breve e lungo termine migliore o uguale rispetto a topi più giovani, ma sottoposti ad una dieta differente. I primi ricordavano i percorsi all'interno delle gabbie più facilmente, i secondi li dimenticavano più velocemente. Stesso risultato per quanto riguarda la salute del microbiota intestinale. La ricerca però è solo ad una prima fase, ed è ancora da dimostrare in maniera scientifica la correlazione tra declino cognitivo e flora intestinale alterata.

giovedì 23 maggio 2019

Gnocco fritto, tradizione golosa


Lo gnocco fritto è un lievitato salato tipico dell’Emilia Romagna realizzato con un impasto a base di strutto e farina, tagliato a rombi e poi fritto. Lo gnocco fritto è una grande invenzione. Dorato fuori, alveolato e soffice dentro, pronto ad accogliere (ancora caldo) i vostri salumi e formaggi preferiti. Se volete rispettare la tradizione dovrete friggere lo gnocco fritto nello strutto, ma per una versione più leggera potete optare tranquillamente per l’olio di arachidi.


INGREDIENTI

  • farina tipo 0500 g
  • lievito di birra fresco25 g
  • sale1/2 cucchiaio
  • zucchero semolato1 cucchiaino
  • strutto70 g
  • acqua tiepidaq.b.
  • olio di arachidi per friggereq.b.
  • PROCEDIMENTOSciogliete il lievito in una ciotolina di acqua tiepida. Aggiungete un cucchiaio di farina e lo zucchero e lasciate riposare per una decina di minuti. Impastate (a mano o con la planetaria) la farina rimasta con lo strutto, il sale eil composto di lievito e farina. Impastate aggiungendo man mano tanta acqua quanta ne serve a rendere l’impasto elastico e sodo. Ponete il panetto in una terrina infarinata, incidetelo a croce e lasciatelo lievitare per circa 4 ore in un luogo tiepido coperto da un canovaccio.

    Quando l’impasto sarà triplicato, stendetelo con il matterello in una sfoglia molto sottile e ritagliate con una rotella

    tanti rombi di circa 7-8 cm di lato. Scaldate abbondante olio e friggetevi pochi rombi per volta, facendoli dorare leggermente da entrambi i lati.

    Scolate lo gnocco fritto su carta assorbente e servitelo ancora caldo con salumi e formaggi misti.
    LIEVITO DI BIRRA ACQUA STRUTTO Lo gnocco fritto deve essere farcito per tradizione con formaggi e salumi. Tuttavia, il suo impasto è neutro e saporito, perfetto per accogliere ogni tipo di condimento.
     
  • LO SAPEVATE CHE...

venerdì 17 maggio 2019

UN FINOCCHIO IN CUCINA - LE PROPRIETÀ, LE CONTROINDICAZIONI E GLI USI IN CUCINA DELLA PIANTA, PREZIOSO ALIMENTO DA INSERIRE NELLA PROPRIA DIETA - È DEPURATIVA E AIUTA A DIMAGRIRE, ECCELLENTE DIURETICO E DIGESTIVO, PERFETTO PER ELIMINARE TOSSINE E LIQUIDI IN ECCESSO. HA UN FORTE POTERE SAZIANTE, CONTIENE SOLAMENTE 31 CALORIE PER 100 GRAMMI DI PRODOTTO E…

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FINOCCHIOFINOCCHIO

Il finocchio (nome scientifico Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, probabilmente originaria dell’Asia Minore, ma diffusa praticamente da sempre in tutta l’area che affaccia sul Mediterraneo. Se ne conoscono due specie:  quello coltivato, detto anche dulce o romano, dal sapore dolce e meno pungente rispetto invece al finocchio selvatico (capillaceum), che cresce in maniera spontanea e i cui semi vengono utilizzati per aromatizzare salumi, liquori e tisane.

FINOCCHIO.FINOCCHIO.
Il suo sapore particolare, molto simile all’anice, è dovuto alla presenza piuttosto consistente di anetolo (circa l'80%). Ricco di vitamine A, B e C e di minerali, oltre che per le proprietà aromatiche, il finocchio è conosciuto per le sue capacità sgonfianti, digestive e depurative, che lo rendono un alimento irrinunciabile da inserire nella nostra dieta. È un ortaggio molto prezioso sia per la nostra salute sia per chi voglia mantenere la linea: ha infatti davvero pochissime calorie ed è povero di grassi, ma ricco di fibre.

Proprietà e benefici del finocchio
FINOCCHIO ARROSTOFINOCCHIO ARROSTO
I semi di finocchio sono un ottimo digestivo, facilitano l’assimilazione dei grassi e combattono le fermentazioni intestinali. Il finocchio è ricco di fibre e, grazie all'anetolo che gli conferisce proprietà carminative, contrasta la formazione di gas intestinali, aiutando a sgonfiare la pancia. Dopo un pranzo pesante, una tazza di tisana al finocchio o un centrifugato con finocchi e mele verdi sarà un toccasana per digerire!
Attraverso l’azione dei suoi principi aromatici, stimola le secrezioni salivare, gastrica e biliare: è quindi un ottimo rimedio in caso di cattiva digestione e nausea, stimola l'appetito e aiuta il fegato a lavorare meglio.

RISOTTO AL CUOR DI FINOCCHIORISOTTO AL CUOR DI FINOCCHIO
È depurativo e aiuta a dimagrire: il finocchio è composto per la sua quasi totalità da acqua (90% circa), per cui può considerarsi un eccellente diuretico e digestivo, perfetto per eliminare tossine e liquidi in eccesso. Ha un forte potere saziante, contiene solamente 31 calorie per 100 grammi di prodotto e non ha né amidi né lipidi: è quindi un alimento a bassissimo contenuto calorico, di ottimo supporto nelle diete dimagranti. Si può mangiare sia durante i pasti che come spuntino, ma si può anche assumere attraverso tisane sgonfianti e infusi.

FINOCCHIOFINOCCHIO
È una fonte di fitoestrogeni, ovvero molecole di origine vegetale che hanno la capacità di comportarsi proprio come gli estrogeni, gli ormoni femminili. Quando si ha uno squilibrio di questi ultimi è utile compensarlo con i fitoestrogeni che, riequilibrando i livelli ormonali, riducono i dolori mestruali e alleviano i sintomi  del ciclo e della menopausa.
Svolge un’azione antiossidante grazie alla presenza di vitamine A e C, essenziali per il nostro organismo, e dei polifenoli, che bloccano la produzione di radicali liberi della cellula.

Controindicazioni
FINOCCHIOFINOCCHIO
Il finocchio potrebbe causare in soggetti predisposti reazioni allergiche, soprattutto cutanee. In passato il finocchio, in particolare l’infuso di semi, era consigliato alle mamme durante l’allattamento: studi più recenti invitano alla cautela, per la presenza nelle tisane di estragolo, una sostanza potenzialmente cancerogena. Le dosi normalmente consumate non sono pericolose, ma è bene comunque consultare il proprio medico curante. Il finocchio ha inoltre un effetto fotosensibilizzante, per questo è meglio non esagerare nel consumo prima di esporsi al sole.

ESTRATTO DI FINOCCHIOESTRATTO DI FINOCCHIO
Il finocchio in cucina
In molti distinguono il finocchio in maschio e femmina, in base alle loro caratteristiche morfologiche: il maschio ha una forma più tonda ed è più adatto per essere mangiato crudo, mentre la femmina è più affusolata ed è indicata per essere mangiata dopo la cottura.

Ottimo sia crudo che cotto, il finocchio fresco viene utilizzato in cucina nei modi più diversi: dai contorni ai primi piatti, senza dimenticare secondi, insalate e gustose bevande. Nella preparazione delle vellutate potrete utilizzare anche le parti più esterne del finocchio e i ciuffi che di solito vengono considerati scarti: arricchitele, inoltre, con patate, spezie ed erbe aromatiche, per avere un risultato strepitoso!

I semi di finocchio vengono sfruttati in varie preparazioni, come il pane nero altoatesino, possono aromatizzare arrosti, grigliate, sughi ma anche sottoli e sott'aceti fatti in casa. È importante conservali in un barattolo asciutto al buio per mantenerne la fragranza. Viste le sue proprietà drenanti il finocchio può essere utilizzato anche nella preparazione di centrifugati freschi e dissetanti. Bevande di questo tipo sono l’ideale per chi vuole fare il pieno di frutta e verdura.
Vi suggeriamo due ricette base, semplici e fresche: da provare subito!

Centrifugato di  finocchio e mela verde: da preparare con due finocchi, scorza di limone, una mela verde e un litro di acqua minerale.
Insalata di finocchi e arance: in una ciotola tagliate a fettine sottili un finocchio e un’arancia con la buccia (non trattata). Aggiungete 100-150 grammi di olive nere e un pizzico di sale, olio di oliva e  mescoliamo bene il tutto. Se vi piacciono, aggiungete anche i semi di finocchio interi!

mercoledì 15 maggio 2019

Pasta ncasciata siciliana

La pasta tanto amata dal Commissario Montalbano potrà essere facilmente preparata a casa con le vostre mani. La pasta ncasciata siciliana è una pasta al forno siciliana davvero strepitosa, che si può preparare in tante varianti diverse. Scopriamo insieme come procedere

La classica pasta al forno alla siciliana è sempre un’ottima idea per il pranzo della domenica e non solo. Con una pasta ncasciata siciliana, infatti, conquisterete proprio tutti, dai grandi ai bambini, e potrete proporla in modo sempre diverso, ad esempio aggiungendo delle melanzane fritte o dei broccoli, a seconda dei gusti dei vostri ospiti.

Un primo piatto ormai diventato famosissimo in quanto citato spesso dall’amatissimo commissario Montalbano. Il risultato sarà sempre un dolce straordinario, una pasta siciliana al forno indimenticabile che farà impazzire proprio tutti.

Vediamo, quindi, insieme come procedere passo dopo passo e tanti consigli utili.

Ingredienti
400 g di rigatoni
350 g di carne di suino
200 g di piselli
800 ml di passata di pomodoro
3 uova
q.b di sale
q.b di pepe
q.b di olio extravergine d’oliva
1 spicchio di aglio
1 foglia di alloro
q.b di noce moscata
q.b di basilico
300 g di mozzarella
q.b di parmigiano reggiano
Come preparare la pasta ncasciata siciliana
Per portare a tavola una pasta ncasciata a regola d’arte dovete partire dalla preparazione del ragù. Come prima cosa tritate finemente l’aglio e fatelo soffriggere in una casseruola con dell’olio extravergine d’oliva.

Fatto questo aggiungete la carne macinata, fatela rosolare ed aggiustate di sale pepe e noce moscata. Aggiungete anche una foglia di alloro, che eliminerete più avanti. Aggiungete anche i piselli e fate proseguire la cottura per qualche minuto.

E’ il momento di aggiungere la passata di pomodoro. Se lo gradite aggiungete anche del concentrato di pomodoro. Fate proseguire la cottura a fuoco lento fino a quando avrete raggiunto la giusta consistenza.

Nel frattempo cuocete le uova così da renderle perfettamente sode. Fatto questo potete dedicarvi alla pasta, anche andrà cotta in acqua salata portata ad ebollizione per circa 5-6 minuti. La pasta, infatti, dovrà essere molto indietro di cottura perché terminerà la cottura poi durante il passaggio in forno.

A questo punto tutto è pronto per comporre il piatto. All'interno di una ciotola mescolate insieme la pasta e il ragù e amalgamate bene il tutto. Versate la pasta nella pirofila e condite con le uova sode in pezzi, la mozzarella a cubetti e spolverizzate con formaggio grattugiato. Mescolate delicatamente e terminate con un’altra spolverizzata di formaggio in superficie.

Aggiungete anche le foglie di basilico in pezzi e mettete in forno a 190°C per circa 15-20 minuti o fino a quando la pasta incasciata sarà ben dorata in superficie.

Pasta ncasciata siciliana


Pasta ncasciata con melanzane
Per donare un gusto ancora più intenso a questa pasta al forno alla siciliana potete aggiungere dei cubetti di melanzana precedentemente fritti in olio di semi e adagiati su un foglio di carta assorbente così che perdano l’olio in eccesso.

Aggiungete le melanzane al ragù a fine cottura.

Conservazione della pasta ncasciata

La pasta ncasciata si conserva per al massimo un paio di giorni in frigorifero in un contenitore ermetico. Ripassatela in padella con dell’olio extravergine d’oliva così da renderla nuovamente calda, filante e buonissima.

Fidelity Cucina

venerdì 3 maggio 2019

Dieci consigli per la grigliata perfetta I suggerimenti dello chef stellato per la cottura sinonimo di bella stagione, convivialità e condivisione.

Si fa presto a dire grigliata. Una volta si trattava semplicemente di mettere ad arrostire qualche bistecca e salsiccia su un fuoco di carbonella e poi consumarla in compagnia di parenti e amici in una classica gita fuori porta. Oggi è diventata un vero e proprio trend del tempo libero, che si accompagna a un preciso cerimoniale e che poi si condivide sui social network. Per questo è importante sapere come ottenere la grigliata perfetta, buona e trendy nello stesso tempo, con carni ideali cotte alla perfezione, sul fuoco “giusto” e servita in modo accattivate, pronta per un scatto fotografico da postare. Ecco allora un vademecum stellato in dieci punti, per ottenere una grigliata da “master chef”.

I suggerimenti arrivano dallo chef due stelle Michelin Marco Sacco che, nel suo ristorante Piccolo Lago di Mergozzo (Verbania), ha fatto della griglia una vera e propria esperienza dei sensi. Tutti gli appassionati della griglia possono così approfittare di questi dieci preziosi consigli su come preparare carni e verdure davvero perfetti.

1 – LA GRIGLIA – E’ ovviamente l’indispensabile punto di partenza. Lo strumento deve essere adatto alle diverse esigenze e di dimensione adeguata al numero dei commensali. I modelli più grandi sono adatti a gruppi numerosi e all’uso in giardino, mentre per le gite fuori porta si può puntare su modelli più piccoli e pratici da trasportare. Oltre alla griglia servono pinze tecniche, tagliere con forchettone e coltello, guanti da BBQ resistenti al calore per sistemare la brace senza bruciarsi e il termometro per la carne.

2 MEGLIO IL LEGNO O LA CARBONELLA? - Secondo chef Sacco la scelta deve essere fatta in base alla quantità di tempo che si ha a disposizione. Il legno richiede tempo e pazienza, mentre la classica carbonella da BBQ è più rapida e facile da utilizzare, Marco Sacco suggerisce di usare la legna sottile, le cosiddette fascine,”che si scaldano subito e creano un fuocherello perfetto adatto a caramellare la carne e farla diventare succulenta”.

3 - LA MARINATURA – Il consiglio da chef è puntare su una “tecnica per insaporire e ammorbidire i cibi” di tipo “mediterraneo”, all’insegna della semplicità. Servono pimento (una spezia smile al pepe, ma dal sapore più delicato), chiodi di garofano, ginepro e olio extra vergine di oliva per esaltare il sapore della carne. Per alcune carni particolari, come il capocollo, cioè la parte del maiale compresa tra la testa e il lomb), e meglio creare un intingolo con olio evo, salvia, rosmarino, 2 spicchi di aglio interi, pimento e pepe nero e lasciar marinare il tutto per 24 ore. “Il vero tocco stellato, spiega Sacco, è quello di massaggiare la carne con questo intingolo per 5 minuti e di riporla in frigo (almeno per la notte prima) per poi procedere con la griglia”.

4 LA CARNE – Un classico intramontabile sono gli spiedini di carne accompagnati da verdure. Si possono fare con guanciale, bacon, salsicciotto, carne di spalla, pronti in soli 15 minuti e ricchi di gusto. “Basta chiedere al macellaio di preparare fettine spesse 1 cm e lasciarle marinare per 24 ore, e il risultato sarà impeccabile”. Le braci devono raggiungere i 50° e la cottura dev’essere lenta, non violenta. Questa è una regola che vale anche per le costine di maiale, mentre costate, bistecche, hamburger, salamini, roastbeef richiedono una cottura diretta e viva con il fuoco che arriva a 200°/300°.

5 IL SALE – Va aggiunto rigorosamente al termine della cottura, per evitare che la carne rilasci troppi liquidi, compromettendo la buona riuscita della griglia.

6 - LA VERDURA DI CONTORNO – Per un contorno verde il consiglio stellato è tagliare zucchine, cipollotti, peperoni, melanzane e carote e lasciarle marinare, sempre dalla sera prima, in un intingolo di olio, pepe e succo di limone. Una volta cotti carne, pollami e pesce, quando il calore sarà meno intenso si procederà con le verdure. Una volta cotte, le verdure vanno riposte nella boule con l’intingolo originario per insaporirle, e, solo a questo punto, si aggiunge il sale.

7 MODALITÀ DI COTTURA – La cottura può avvenire sulla griglia o dentro la brace. Questa seconda tecnica è perfetta per cucinare cipolle o patate, per un gusto davvero unico.

8 CREARE IL MOOD – La grigliata è il modo perfetto per generare complicità e allegria, coinvolgendo amici e commensali. A ciascuno deve essere affidato un ruolo e una mansione da svolgere, facendo rivivere il piacere ancestrale di raccogliersi intorno al fuoco per sentirsi più amici e vicini.

9 LA MISE EN PLACE – L’ideale è anche in questo caso la semplicità, ma senza rinunciare a qualche dettaglio. Anche se si usa la classica tovaglia a quadretti e si mangia seduti su un prato, non si devono trascurare stoviglie, tovaglioli e oggetti di decorazione, sempre all’insegna dell’eco-compatibilità, con piatti e bicchieri compostabili e della dimensione giusta, in modo da consentire di muoversi con entrambe le mani occupate. Mangiare con le mani è lecito durante una grigliata, ma chi preferisce può usare posate semplici e comode.

10 CONDIVIDERE – In epoca di social network, la parola d’ordine è share grilling. Marco Sacco spiega anche come realizzare lo scatto perfetto da postare e condividere. “Per trasmettere anche online tutta la bontà di una bistecca bastano poche mosse: un tagliere, la carne appena tolta dalla brace e del sale grosso”. Per un tocco di stile in più si possono includere nello scatto gli attrezzi da lavoro, come forchettone, coltello, guantoni e la griglia stessa. Oppure si può immortalare il momento in cui si taglia la carne, lasciandone intravedere la cottura. Farà venire l’acquolina in bocca.

mercoledì 1 maggio 2019

Spaghetti alla birra

Ingredienti

Pasta 320 g 

Pancetta 125 g 

Cipolla rossa 1 

Olio extravergine d'oliva q.b. 

Birra chiara 1 bicchiere 

Sale q.b. 

Peperoncino q.b.

Preparazione

Affettate finemente la cipolla e unitela in un tegame assieme all'olio d'oliva

Accendete la fiamma e rosolate la cipolla, poi aggiungete la pancetta e cuocete per altri due minuti mescolando

Unite il bicchiere di birra per fare sfumare e nel frattempo andate a cuocere la pasta in acqua bollente

Scolate la pasta al dente e unitela nella padella con il sugo, cuocendo un altro paio di minuti mescolando con un cucchiaio di legno