lunedì 20 agosto 2018

È di Fabiana Giuni la torta di riso più buona: «Il segreto? La cottura»

Al bagno Marco di Ronchi diciassette i concorrenti in gara, la vincitrice è stata affiancata sul podio da due cuochi uomini. Pareri diversi sui liquori da usare
di Camilla Palagi
Invia per email
Stampa
19 agosto 2018 su "iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2018/08/19/news/e-di-fabiana-giuni-la-torta-di-riso-piu-buona-il-segreto-la-cottura-1.17166968?ref=hftimces-1

MARINA DI MASSA. «Gli ingredienti sono quelli classici: le uova, il latte, il riso. Meglio se sono prodotti locali. Le mentine no, quelle le mettono solo al Mirteto e ne vanno anche fiere». Fabiana Giuni, 69 anni, originaria di Massa, è la vincitrice della sesta edizione della gara di “Torta de riso massesa”, organizzata venerdì al bagno Marco di Ronchi. Intorno a lei al termine della gara che ha visto 17 concorrenti sfidarsi per accaparrarsi il tanto ambito quanto discusso riconoscimento, ci sono un gruppetto di donne interessate agli ingredienti scelti per realizzare la torta di riso risultata più buona tra quelle in gara. E la signora Giuni non esita ad elencarli, anche se l'ingrediente segreto, quello che realmente determina una torta buona da una torta «insipida», dice, è il metodo della cottura.

«A volte mi viene buona – spiega la signora Giuni - a volte meno. Dipende molto da come la cuoci. È che all'inizio il forno deve essere ben caldo, almeno 220 gradi. Poi si va calando: mezz'ora si abbassa la temperatura, poi si rialza e mezz'ora dopo si riabbassa. Avendo cura, prima, di bollire il riso al dente. Così non si “sfa” quando si mette la teglia in forno». Sui liquori che rendono più o meno alcolica la torta tradizionale della terra apuana, i pareri tra le partecipanti, anche a gara terminata, sono discordanti. Solo la «mista», così la chiamano le cuoche esperte, mette tutte d'accordo: un mix di Sambuca, Sassolino e Alchermes. Sulle quantità di ogni liquore, beh, quella è una questione di gusti. Divide e unisce provincia, comuni e frazioni: la torta di riso massese resta la ricetta più discussa e ricercata di Massa-Carrara. In gara al bagno Marco di Ronchi 17 fette del dolce tipico sono state sottoposte alla critica di quattro giudici d'onore selezionati per l'occasione: Franca, Lori, Pietro e Matteo. Punteggio massimo per ogni pezzo di torta 10. Ogni round prevedeva tre assaggi diversi.

E sotto l'occhio vigile dei giudici di torte ne sono passate molte, ognuna con la propria particolarità: 3 centimetri di crema per 2 centimetri di riso (o viceversa), livello di compattezza da considerare seriamente e armoniosità della crosta per rendere il tutto perfetto: «la più ambita resta quella a macchia di leopardo» sentenzia la vincitrice. Quella macchia di leopardo che evidentemente non è riuscita ad Andrea Lazzarotti, ultimo classificato fra i 17 in gara. Per lui premio di consolazione una colomba pasquale e l'augurio degli organizzatori di trovare una strada più consona alle sue qualità. Il podio invece oltre che dalla vincitrice è stato occupato a sorpresa da due uomini, segno che i tempi stanno cambiando e che la cucina, da ambito prettamente femminile, sta diventando sempre più l'area neutrale della casa. Terzo meritato posto per Andrea Mannini e secondo per Paolo Barbato, entrambi portano a casa grembiule da cucina e mini coppa.

Gli organizzatori Daniele Lazzini, Silvia Scopis, Antonio Fiaschi, Nicola Vita, Chicca Michela e Andrea Morelli ringraziano i partecipanti e la giuria. La signora Giuni sottolinea che


oltre che locale, il latte utilizzato per un'ottima torta di riso deve essere anche rigorosamente intero. E che se interessati ad assaggiare la sua torta, l'invito aperto a tutti è per il prossimo 24 maggio: la signora è tra le volontarie della festa della Madonna dei Quercioli. —

lunedì 13 agosto 2018

CONSIGLI UTILISSIMI PER CUOCHI DILETTANTI

Se vi è capitato di mandare quasi a fuoco il vostro appartamento o di aver rovinato la cena per un banale errore, questi consigli culinari fanno al caso vostro. Non sarete i futuri Gordon Ramsay dopo averli letti, ma questi piccoli suggerimenti vi faranno risparmiare tempo e qualche imprecazione di troppo.

1) Come capire se un uovo è ancora buone. Mettetelo in un bicchiere d’acqua: se affonda è ancora fresco, ma se galleggia è meglio sbarazzarsene subito.

uovoUOVO











2) Vi piace il peperoncino, ma volete renderlo meno piccante? Attenzione a non svuotarlo solo dei semi: la cipsaicina non è al loro interno, ma nella sostanza gelatinosa che li avvolge. Oltre ai semi, dunque, vanno tolti i filamenti cui sono attaccati e la polpa nelle vicinanze. Ecco perché la punta del peperoncino, priva di semi, è un po’ meno forte della parte vicina al picciolo.

peperoncinoPEPERONCINO















3) Non gettate l’acqua della pasta. Tenetene un po’ da parte e aggiungetene un po’ al vostro sugo: aiuterà a far sposare meglio tutti i sapori.

pastaPASTA












4) Ruotate il vino nel vostro bicchiere per ossigenarlo: questo permette di mettere in risalto i sapori unici. Inoltre provoca l’evaporazione dei solfiti,  rendendolo ancora più delizioso al palato.


vinoVINO















5) Se i broccoli si sono afflosciati, basta metterli in acqua ghiacciata per un’ora per renderli di nuovo “croccanti”. La stessa operazione si può fare con altre verdure come carote e sedano.


broccoliBROCCOLI













6) Sapete distinguere un ananas quando è maturo?  Basta odorare il ''fondo'': è maturo se odora di dolce, altrimenti non lo è. Se poi ha un odore acre significa che è ora di buttarlo via.

ananasANANAS











7) La frittura? Si fa così. Se volete friggere qualcosa non buttatelo nell’olio, visto che potrebbe finire sul fondo e attaccarsi. Tenete i vari pezzetti in superficie per alcuni secondi, il tempo necessario per la formazione della crosta. Questo eviterà anche che i vari pezzetti si attacchino tra di loro.

fritturaFRITTURA












 8) Quando servite un piatto contenente cipolle crude, immergetele per 10-15 minuti in acqua ghiacciata. Questo ne addolcirà il sapore e renderà il piatto più appetibile.

cipolle crudeCIPOLLE CRUDE












9) Il gamberetto è ben cotto? Il segreto è nella coda. Spingete indietro la coda contro la  curvatura del corpo: se torna immediatamente nella posizione naturale è cotto. Se è crudo tornerà al posto molto lentamente o non lo farà affatto.


gamberettiGAMBERETTI













10) Asciugate la carne prima di arrostirla: questo eviterà la formazione di vapore e favorirà una buona crosta mentre la rosolate.
carneCARNE













11) Come evitare che le patate pelate diventino marroni? Mettendole in acqua fredda. Fino a quando resteranno fredde, potranno rimanere non cucinate anche per una notte intera.
patatePATATE













12) È meglio conservare le spezie in  luoghi asciutti e bui. Se le spezie vengono tenute alla luce e all’umidità perdono il loro sapore.

spezieSPEZIE
















13) Per scegliere il cocomero perfetto: vedere sul ''lato corto'': se è più chiaro, è più dolce. Ancora meglio se è color crema. Poi, le venature: più ce ne sono e più sarà dolce il contenuto. L'anguria più è tonda e più è saporita: preferite quelle tonde a quelle oblunghe...

anguria cocomeroANGURIA COCOMERO












Condividi questo articolo

mercoledì 1 agosto 2018

Caffè freddo, i 6 trucchi di cui non potrete fare più a meno per farlo a casa come al bar

di Carlotta Garancini

Chi non ha bisogno di almeno un caffè per iniziare la giornata? E poi di due, tre, quattro... per continuarla? Con l'estate e la poca voglia di bevande calde però, meglio optare per un caffè freddo in grado di regalarci sì la carica e l'energia che ci servono, ma anche una piacevole sensazione di refrigerio e freschezza. Potete farlo anche a casa, in fondo vi servono solo caffè, ghiaccio (e uno shaker se volete anche la schiuma).

  1. Freddo anche il bicchiere

    La prima cosa a cui pensare è dove volete gustare il caffè freddo. Se volete aumentare e prolungare la sensazione di freschezza del caffè, raffreddate il bicchiere vuoto mettendolo l freezer per alcuni minuti
  2. .Nel bicchiere con il ghiaccio
    Una volta raffreddato il bicchiere, versate all'interno qualche cubetto di ghiaccio e poi subito do po un caffè lungo. Scegliete a vostro gusto se aggiungere o meno lo zucchero e gustate
  3. .In anticipo
    Potete anche preparare qualche moka di caffè, versare tutto in una bottiglia, lasciare raffreddare un po' e poi trasferire in frigo per avere caffè freddo pronto all'occorrenza.
  4. Caffè shakerato
    Se invece volete un caffè freddo shakerato con la schiuma, prendete uno shaker, inserite nell'ordine il ghiaccio, lo zucchero liquido (meglio di quello semolato ma in alternativa va bene anche quello) e per ultimo il caffè. Chiudete subito e shakerate per una decina di secondi. Versate quindi nel bicchiere trattenendo il ghiaccio con lo strainer o con un cucchiaio.
  5. Aggiunte
    Per un po' di gusto in più potete anche correggere il vostro shakerato con del liquore oppure aggiungere un po' di panna montata se siete golosi.
  6. Con il frullatore
  7. Se non avete lo shaker, ma volete comunque un caffè freddo con la schiuma, potete frullare con un mixer a immersione il caffè insieme al ghiaccio e allo zucchero fino a quando il ghiaccio non sarà sciolto e si sarà formata la schiuma.