mercoledì 23 marzo 2011

Cotolette di mortadella

Ingredienti: 1 pezzo di mortadella, uova, farina e pangrattato.
Preparazione:

Si taglia a fette un po' spesse la mortadella, circa 1 cm, si passa nella farina, nell'uovo , e quindi nel pangrattato.
Si frigge in olio ben caldo, e quando è diventata bella dorata, si mette su di una carta assorbente da cucina per farle perdere l'olio in eccesso.
Si può accompagnare con un contorno di verdure a piacere, io consiglio patate lessate, tagliate a rondelle e condite con aglio olio e peperoncino.

Consiglio di gustare la cotoletta con un buon vino rosso, magari un Nero d'Avola.
Buon appetito.

sabato 19 marzo 2011

ZITI AL FORNO CON MELANZANE E MOZZARELLA

Tanto per vostra informazione quando le ha preparate l'amica Annamaria ne ho mangiate 4 (quattro) piatti; lei però aveva aggiunto la mortadella di Bologna.
Non dico altro.

http://www.ideericette.it/ricetta-ziti-al-forno-con-melanzane-e-mozzarella/

Mezzi ziti alla catalogna



http://cucina.corriere.it/ricette/puglia-e-basilicata/106/mezzi-ziti-catalogna_243d27c6-1af6-11df-af4a-00144f02aabe.shtml

Questa mi sembra proprio molto interessante per  i vegetariani 


INGREDIENTI PER 4 PERSONE

  • • 350 g di mezzi ziti
  • • 700 g di catalogna
  • • 2 spicchi di aglio
  • • 5 pomodori maturi
  • • 30 g di pecorino grattugiato
  • • olio extravergine di oliva
  • • sale
  • • pepe

PREPARAZIONE

Mondate e lavate la catalogna, poi spezzettatela grossolanamente e mettetela in una pentola con abbondante acqua fredda; portate a ebollizione, salate l’acqua e lessate per 10 minuti.
Nel frattempo sbollentate i pomodori, sbucciateli, privateli dei semi e riduceteli a tocchetti. Scaldate in una capace padella 4 cucchiai di olio, unitevi l’aglio, sbucciato e tritato, e quando quest’ultimo assume un bel colore dorato, unitevi i pomodori, facendoli cuocere per circa 5 minuti a fiamma vivace. Aggiustate di sale e pepe, spegnete il fuoco e tenete in caldo.
Rompete la pasta in tre parti, unitela nella pentola con la catalogna e fatela lessare; scolate tutto quando gli ziti sono ancora al dente, versate nella pentola con il pomodoro, aggiungete il pecorino, fate saltare brevemente a fuoco vivace, distribuite nei piatti individuali e servite subito.

Fegatelli di maiale con la rete

E' un piatto tipico della cucina laziale, oggi lo proverò.
Buon appetito.

http://www.vinilazio.org/Ricette%20del%20Lazio/Ricette%20fegatelli%20di%20maiale%20con%20la%20rete.htm

giovedì 17 marzo 2011

PENNE ALLA PAESANA


Ricetta presentata su RAI1 da Federica De Denaro il 17/3/2011

Ingredienti: penne, aglio, cipolla, olio evo, sale, polpa di pomodoro, pesto alla genovese e panna da cucina.
                    

Preparazione: preparare il sugo con olio, aglio, cipolla (io aggiungerei un po' di peperoncino piccante) e polpa di pomodoro e quando il pomodoro sarà cotto aggiungere il pesto e la panna e mantecare.
Quando le penne saranno cotte unirle al sugo e girare bene per amalgamare a dovere. Buon appetito!

INSALATA DI ARANCE ALLA SICILIANA

Per rendere onore ai 1000 Garibaldini vi segnalo la ricetta di un piatto che certamente i nostri eroi hanno consumato spesso dopo lo sbarco a Calatafimi:
 http://ricette.giallozafferano.it/Insalata-di-arance.html

POLLO ALLE MELE

Oggi mangerò il pollo cotto seguendo la ricetta sottostante e poi  vi esprimerò il mio giudizio.
Il cuoco non sarò io.
http://www.video.mediaset.it/video/cotto_e_mangiato/secondi/215380/pollo-alle-mele.html

domenica 13 marzo 2011

LA CENA PATRIOTTICA



E' sera e mi accingo a prepararmi la cena, niente di particolare perché voglio solo gustare un piatto tipico massese che avrebbe fatto inorridire il mio, magrissimo, dietologo:
L'Uovo ubriaco.
Ma aprendo il frigo mi accorgo che posso, con una semplice cena, rendere omaggio non solo alla cucina italiana, ma all'Italia tutta. Potenza della TV. Sì perché mi è tornato in mente l'appello all'Unità fatto in televisione dal Presidente e allora decido di cimentarmi anche in un primo piatto,
Spaghetti alla Carrettiera: semplicemente aglio, olio e peperoncino con l'aggiunta di pane grattugiato tostato.Rientrano nella dieta, segnano il trionfo della Cucina povera e mi riportano alle lontane origini irpine.
Mentre Enrico Mentana sta recitando “la sua omelia” delle 20 su “La 7”, suonano alla porta: è Giovanni che “passava” per combinazione dalle mie parti e ha pensato bene di farmi una sorpresa con una bottiglia di Prosecco Millesimato di Valdobbiadene, una bandiera del Nord-Est.Ovviamente invito l'amico Giovanni a cena e lui accetta subito perché apprezza la mia cucina e sa che a tavola con me non ha sorprese: mangia sempre bene...e tanto. D'altronde 50 anni di amicizia serviranno pure a qualcosa! E allora decidiamo di gustarci un vassoio di
LARDO DI COLONNATA unendo tradizione e modernità; infatti su alcune fettine del celeberrimo salume apuano appoggiamo delle fettine di cipolla, su altre delle fettine di pomodoro rendendo onore ai cavatori che così facevano colazione. Ma per essere moderni anche noi ci gustiamo anche alcune fettine con del delizioso miele ed altre, superando tanto scetticismo, con della gradevolissima Nutella. E' giunto il momento di iniziare a bere degnamente e noi decidiamo di farlo con il Prosecco e Giovanni stappa con qualche difficoltà il biondo nettare spumeggiante e lo versa nei capienti flut che mi sono affrettato a mettere a tavola e quindi beviamo con generosità prima di affrontare le due montagne di spaghetti alla carrettiera.
E veniamo al piatto forte, L'
UOVO UBRIACO. La variante rispetto al classico uovo all'occhio di bue non sta solo nell'uso dell'olio, ma nell'aggiunta, a metà cottura, di una fetta di salame; io consiglio la Mortadella nostrale di Adò, (se non la trovate potete ripiegare sulla fiorentina Finocchiona), sopra ogni uovo e nella grappa da fiammeggiare per dare il tocco finale.
Ma per festeggiare al meglio l'Italia non doveva mancare un piatto squisitamente tricolore:
insalatina di Soncino, cipollotti e pomodori

E' qui che si fa l'unità d'Italia, si badi
alla provenienza di alcuni ingredienti: gli spaghetti da Fara San Martino (CH), l'olio, un dorato extravergine d'oliva, dalle colline di Ostuni (BR) e il piccantissimo diavolicchio Calabrese; le uova e il salame da Massa, il vino, un generoso ROSSO FOSCO DOC, e la Grappa Riserva per gli Amici da Formigine (MO).
Molto empiricamente abbiamo dato un contributo all'unità dello stivale senza perderci in un bieco campanilismo.
Grazie al Prosecco e al Rosso Fosco abbiamo unificato l'Italia cantando a squarciagola l'inno di Mameli.
Volevamo dare il nostro contributo alla valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche del nostro Paese senza far torto ad alcuno e senza forzature localistiche e quindi ci siamo gustati anche dei deliziosi gianduiotti torinesi e alcuni cioccolatini perugina al brandy.

W l'Italia...a tavola, fu il nostro ultimo brindisi!
17 Marzo 1861 - Fondazione del Regno d'Italia
17 Marzo 2011 - 150° Anniversario dell'Unità d'Italia

venerdì 11 marzo 2011

PIEDINO DI MAIALE AL PEPERONCINO


Ingredienti per una persona non vegetariana: 
        1 piedinio di maiale
           carota, cipolla, aglio, sedano, olio evo, sale e peperoncino piccante q.b.
           
Preparazione:
Fate cuocere il piedino, tagliato in due, in acqua salata. Per accorciare i tempi potete usare la pentola a pressione o il forno a microonde. Una volta cotto il piedino dovete disossarlo e tagliarlo a pezzetti.
Nel frattempo in padella avrete preparato una salsina con carota, cipolla, aglio, sedano e peperoncino ben sminuzzati, pomodori, pelati o polpa.
Quando la salsa sarà pronta vi deporrete sopra i pezzetti di piedino e li amalgamerete aggiustando di sale se necessario.
Come premesso non è un piatto vegetariano, ma vi assicuro che ne vale la pena; ormai il colesterolo si tiene bene sotto controllo con le statine, tranquilli.
  

mercoledì 9 marzo 2011

PASTA E CAVOLFIORE

Questa, seppur vegetariana, è una ricetta sfiziosa.
Ingredienti x 4 persone: 
1 cavolfiore di media grandezza, 300 gr di pasta (penne, rigatoni o ziti spezzati in 4 part), 2 spicchi d'aglio, peperoncino piccante, olio evo (extravergine d’oliva), parmigiano grattugiato (se piace), sale
Preparazione: Tagliare le cime del cavolfiore e, dopo averle ben lavate, buttatele nell'acqua salata e fatele cuocere per circa 12'. Secondo il tempo di cottura della pasta scelta aggiungete la pasta ai cavolfiore per farla cuocere insieme.
A parte fate soffriggere* i due spicchi d'aglio (a questo proposito potete scegliere di sminuzzare gli spicchi d'aglio per gustarne meglio la loro fragranza.) con il peperoncino piccante.
Quando saranno cotti pasta e cavolfiore scolateli e uniteli al soffritto e, solo se vi piace potete cospargeteli  di parmigiano. Personalmente non lo faccio perché preferisco "sentire" il gusto dell'aglio e del peperoncino.
BUON APPETITO!!!


P.S.: 
Personalmente il soffritto lo faccio spesso direttamente nella zuppiera, dove scolo la pasta e il cavolfiore, usando...udite,udite..il FORNO A MICROONDE. Risparmierete così il lavaggio della padella!

martedì 8 marzo 2011

sabato 5 marzo 2011

SALSA AL CREN


INGREDIENTI

Cosa serve per la ricetta
250 gr di r��fano, 100 gr di pangrattato, aceto bianco, sale

PREPARAZIONE

Come preparare la ricetta Salsa al cren
lavare la radice di cren o rà fano sotto l'acqua corrente, asciugarla bene, quindi raschiarla con il coltello e grattarla. mettere il tutto in una terrina, aggiungere 100 gr di pangrattato, mezzo bicchiere di aceto bianco, un poco di sale fino e mescolare bene per amalgamare gli ingredienti. l'aggiunta del pane serve per attenuare il sapore forte e molto piccante della radice. la salsa potrà essere conservata purché riposta in contenitore di vetro e con la superficie coperta da un velo d'olio d'oliva. adottando questo sistema potrà essere usata per diverse settimane, tenendo sempre ben presente che con il passare del tempo si attenua notevolmente il sapore caratteristico che essa possedeva appena preparata. conservare al fresco.

mercoledì 2 marzo 2011

Agricoltura/ Attacco al bio: "Meno nutriente e saporito"

Mercoledí 02.03.2011 16:10 da Affaritaliani.it


La patata? Meglio quella tradizionale
Gli scienziati inglesi bocciano il bio

Nuovo attacco all'agricoltura biologica. A sferrarlo è stavolta un gruppo di scieziati inglesi, secondo cui frutta e verdura bio non sono né più nutrienti di quelle tradizionali né più saporite.
Lo studio, pubblicato dal Daily Express, ha analizzato tre ortaggi tipici come broccoli, pomodori e patate, ottenuti sia da agricoltura convenzionale, che prevede l’uso di prodotti chimici, sia da quella biologica.
Dalle analisi chimiche è emerso come i prodotti “naturali” mostrino in realtà minori quantità di antiossidanti. Non solo: i tuberi ottenuti da agricoltura convenzionale risultano anche più ricchi anche di vitamina C, essenziale contro il raffreddore e l’invecchiamento precoce.

Gli studiosi hanno poi sottoposto i tre ortaggi al giudizio di 69 assaggiatori, che hanno espresso una maggiore preferenza per i prodotti ottenuti da agricoltura tradizionale, perché portatori di un sapore più deciso e dolce.
Lo studio "dimostra che frutta e verdura coltivate non biologicamente sono anche molto buone. La cosa più importante è il mangiare questi cibi, siano essi bio o meno", raccomandano gli esperti inglesi.
Immediata la replica dei sostenitori dell'agricoltura bio, secondo cui la verdura biologica ha un vantaggio decisivo: non introduce nell'organismo del consumatore antiossidanti e pesticidi.

SGABEI


Sono semplicemente una delizia della "cucina povera" e, se volete gustarli appieno, farciteli con alcune fettine di lardo di colonnata (o delle Apuane) con fettine di pomodoro.

La pasta di pane fritta (da Massa e in tutta la Versilia la chiamano panzanella, ma non è la stessa cosa, garantisco!), per cui i toscani vanno pazzi, in Lunigiana e a Carrara prende il nome curioso di sgabei, gli sgabelli su cui sedersi in attesa di mangiare il pasto vero e proprio! La ricetta è tratta dal volume "Cucina tradizionale della Lunigiana" di Francesca Grossi.
400 gr di farina
20 gr di lievito di birra
1 bicchiere e ½ di acqua
sale
olio per friggere
Sciogliere il lievito in una tazza di acqua tiepida, setacciare la farina e disporla a fontana sulla spianatoia, versare al centro il lievito, l'acqua e il sale. L'impasto deve risultare piuttosto morbido quindi, se occorre, aggiungere acqua. Lavorare bene per qualche minuto. Mettere a lievitare in luogo tiepido. Trascorsa un'ora, stendere l'impasto con il matterello in una sfoglia di un centimetro e mezzo di spessore, quindi ricavarne dei pezzi della lunghezza di circa 15 cm e larghi 3 cm. Far riposare gli sgabei per altri 20 minuti quindi friggerli in olio abbondante.
Rigirarli finché non assumono un colore dorato, asciugarli su carta paglia e cospargerli di sale o zucchero secondo i gusti.