lunedì 14 marzo 2022

Carne morbida come il burro: come cucinarla e come recuperarla con un ingrediente segreto!X

Carne morbida come il burro: come cucinarla e come recuperarla con un ingrediente segreto! In genere, la scelta per la cottura ideale della carne si gioca tra la griglia e la padella. Nel primo caso, badate a non metterne troppa sul fuoco; disponete le bistecche in modo tale che possa ricevere sufficiente aria per “respirare”. Non bucherellatele mai e sistematele nella zona centrale, la più calda. Se il taglio è piccolo, ponetela direttamente a contatto con la brace, altrimenti sistematela sulla griglia. E avete meno dimestichezza in cucina, cucinatela in padella. Non riempitela eccessivamente, cuocetene poca per volta per regalarle il giusto spazio. Poche regole, qualche accortezza e la riuscita è assicurata, o quasi. Ma se fallirete e la resa finale vi regalerà una consistenza troppo secca e dura, potete rimediare con un ingrediente segreto che la renderà nuovamente morbida come il burro. Aggiungete qualche goccia di acquavite, e come per magia il coltello affonderà nella tenerezza più assoluta. È l’alcbool, infatti, ad avere un enorme potere, quello di rinvigorire alimenti che paiono ormai immangiabili. Ad esempio, provatelo sul formaggio rinsecchito: immergetelo per qualche secondo nel vino bianco e tornerà sodo e morbido come un tempo. E che buon appetito sia!

domenica 13 marzo 2022

«Air fry», tutto quello che c'è da sapere sul robot che frigge con l'aria e 12 ricette

di REDAZIONE COOK Friggere con l’aria (e cucinare): il robot da cucina e le ricette facili da provare 1 / 22 Il fenomeno Friggere con l’aria? Si può. E a renderlo possibile è la air fry, un robot da cucina nato negli Usa che sta rivoluzionando il mondo della frittura. «Ricordate l'Instant Pot? È stato l’elettrodomestico del 2020 — afferma il direttore di Good Housekeeping, il magazine statunitense che parla di prodotti da cucina, in un'intervista al New Yorker — ma oggi il pot più efficace è l’Air Fry». Il paragone non è un caso: l’Instant Pot, nella sua ascesa da gadget stravagante a robot indispensabile, è stato un successo non solo per i suoi ideatori ma anche per editori di libri di cucina e siti web di ricette. Tanto da esser diventato un caso. Il vortice delle novità tecnologiche non può fermarsi e il mondo culinario vuole un altro apparecchio superstar. Nero, ovale e lucido, l’aspetto della friggitrice è proprio quello di una diavoleria di ultima generazione. Lo schermo è touch e la maniglia sporgente, se tirata, rivela il cesto interno per friggere, progettato per massimizzare il flusso d’aria intorno al cibo. 2 / 22 Come funziona L’Air Fry è una friggitrice ad aria compressa in grado di abbattere le calorie dal 70 per cento all’80 per cento, riducendo la quantità di grassi. ecco come funziona: utilizzando un po' di olio di semi e molta aria calda, l’apparecchio replica gli effetti della frittura rendendo i cibi croccanti e dorati. L’aria si muove molto rapidamente attraverso il cibo, eliminando l’umidità di cottura e rendendo la superficie asciutta. 3 / 22 Air Fry vs friggitrice tradizionale Oltre a produrre cibi meno inzuppati d’olio, l’Air Fry è molto più veloce di una friggitrice normale: le patatine sono pronte in meno di 10 minuti e i bocconcini di pollo in 8. E poiché assomiglia molto a un forno ventilato, si può usare per preparare anche dolci: biscotti, frolle e persino torte. 4 / 22 Cosa friggere I migliori risultati si ottengono con le verdure: peperoni fritti, pomodori tostati, patate fritte e bucce croccanti, fiori di zucca in pastella. Ma anche involtini primavera, mozzarelle impanate, graffe, anelli di cipolla e zeppole. 5 / 22 Non solo fritto Con l’apparecchio di ultima generazione non si ottengono solo cibi fritti: «Ciò che la maggior parte della gente sbaglia — si legge nell’articolo del New Yorker — è la convinzione che si debbano cucinare solo fritture con questo robot». In realtà l’elenco di preparazioni possibili è lungo. Alcuni esempi? Biscotti con frolle friabili, cotolette di maiale, patate al cartoccio, verdure ripiene gratinate. Insomma, tutto quello che si potrebbe ottenere da un forno ventilato, con la differenza che l’air fry assicura una croccantezza maggiore. «Se non si vuole friggere, ma avere una cottura meno aggressiva basta abbassare la temperatura di 5 gradi e mantenere lo stesso tempo», spiegano sul magazine. 6 / 22 Le migliori da acquistare Il Good Housekeeping ne ha individuate 5: dalla migliore in fatto di qualità prezzo (Farberware Multi-Functional Air Fryer a 62 euro circa) alla super accessoriata (Philips Avanced XXL a 252,99 euro). Ci sono poi anche la NuWave Brio Air Fry con speciale cestello anti ustione (86 euro circa); la Ninja Foodi 1400-Watt Multi Cooker (206 euro circa), che combina in un solo robot le funzioni air fry e quelle di una pentola a pressione, e la Decker Purify air fryer, che frigge 4 porzioni alla volta e dora alla perfezione (75 euro circa). 7 / 22 Pollo croccante e parmigiano Dai gamberetti al cocco alla parmigiana veloce, ecco le 15 ricette croccanti ma poco oleose da preparare in una Air fry . Iniziamo dal pollo. Se non hai mai usato una friggitrice prima, questa è la ricetta perfetta da cui iniziare. Con l'Air fry, poi, l'impanatura esterna (di semplice farina o pangrattato) diventa croccante e leggera mentre l'interno rimane tenero. Il segreto? Lasciare le strisce di pollo in ammollo per una notte nel latte 8 / 22 Patatine fritte dolci Le friggitrici ad aria compressa sono assolutamente perfette per preparare patatine fritte croccanti, quindi perché non sperimentare: insieme alla classica patata gialla, provate a tagliare a tronchetti anche quella arancione dolce. Il resto lo fa l'Air fry. 9 / 22 Filetti di pesce impanati L'asso nella manica da giocare quando di invita a cena qualcuno. Questi filetti di pesce fritto, oltre ad essere leggeri, sono personalizzabili. Dopo aver infarinato e passato nell'uovo sbattuto i filetti di merluzzo tocca al pangrattato. L'impanatura, in questo caso, può essere insaporita con spezie ed erbe: prezzemolo, un trito di salvia e rosmarino oppure curry. 10 / 22 Gamberetti al cocco Al posto della solita impanatura, si può sostituire la farina e il pangrattato con le scaglie di cocco. Il risultato sarà un antipasto leggero perché senza olio e senza glutine, da abbinare con una salsa yogurt. 11 / 22 Chips di mela Per preparare queste croccanti chips di mela, l'unico ingrediente necessario è il frutto, per insaporirlo si possono poi aggiungere un pizzico di cannella e di sale. Basta tagliare a rondelle sottilissime alcune mele (aiutatevi con una mandolina, spolverizzatele di cannella e sale e friggete nell'Air fry per 8 minuti. 12 / 22 Bastoncini di pesce e mandorle Per rendere i vostri bastoncini di sogliola ancora più gustosi, al posto del pangrattato usare la farine di mandorle. La croccantezza rimane la stessa ma il sapore è più dolce e goloso. 13 / 22 Baked potato Con l'Air fry si possono dimezzare i tempi di cottura delle patate al forno, la preparazione diventa allora facilissima e veloce: basta lavare bene la buccia, salarle e posizionarle nel cestello intere. Il risultato? L'esterno della patata diventa croccante mentre l'interno rimane tenero. 14 / 22 Ceci fritti Una volta lessi e asciugati bene, si passa al condimento: metteteli in una ciotola e conditeli con un cucchiaio di olio e le spezie che preferite (paprike, curry, erbe). Versateli poi nel cestello della friggitrice ad aria e accendetela a 200°C, saranno poi sufficienti 9 minuti. Servite appena pronti in ciotoline per assicurare tutta la loro croccantezza. 15 / 22 Cavoletti di Bruxelles speziati I cavoletti di Bruxelles croccanti sono deliziosi e, cucinandoli in una friggitrice ad aria, l'esterno diventa dorato e gustoso. Prima di metterli nel cestello potete insaporirli con spezie o in una semplice salsa chili. 16 / 22 Polpette in salsa Pronte in venti minuti, le polpette di carne, preparate seguendo la proprio ricetta, possono essere fritte con l'Air fry, l'unica indicazione importante da seguire è la dimensione: vanno fatte poco più grandi di una noce 17 / 22 Zucchine al gratin Per le zucchine ripiene è sufficiente svuotarle e con la polpa preparare la farcitura: tritate la verdura stessa e mescolatela con prezzemolo, parmigiano e, se volete, dei pezzetti di salsiccia. Prima di posizionare le barchette ripiene nell'Air fry spolverizzatele di pangrattato 18 / 22 Asparagi croccanti Per preparare questo piatto sono necessari venti minuti: eliminate la parte bianca degli asparagi e immergeteli nell'uovo sbattuto, poi nel pangrattato Una colta impanati friggeteli nell'Air fry a 200°C 19 / 22 Ciambelline alla cannella Per preparare i donuts o le graffe l'Air fry è perfetta La ricetta da seguire è quella classica, poi vanno ricavate delle piccole sfere (scegliete voi se fare il buco al centro o meno) da cuocere a 180°C 20 / 22 Chips di zucchine Le chips possono essere fatte anche con le zucchine: tagliatele a rondelle sottili, immergetele nell'uovo sbattuto e passatele poi nell'impanatura di pangrattato e parmigiano 21 / 22 Melanzana alla parmigiana Passate le fette di melanzana prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato Fate cuocere per 10 minuti nell'Air fry, rimuovetele, poggiateci sopra una fetta di mozzarella e della passata di pomodoro con basilico e rimettete tutto nella friggitrice per 4-5 minuti

Uova, quante balle sul colesterolo: dalla vitamina D alle proteine, ciò che non tutti sanno

13 marzo 2022 Sono le uova l’alimento più completo in natura. Contengono proteine, grassi saturi, vitamina D, zinco, ferro e potassio. Ne basta uno di 70 grammi per fornire il 16 % del fabbisogno giornaliero di proteine per un adulto. Ricchissimo di proprietà e indicato per chi vuole dimagrire è il tuorlo che contiene omega 3 e ferro, difficile da trovare in natura. Ma quali uova scegliere al bancone del supermercato? Ebbene quelle provenienti da agricoltura biologica sono le migliori, seguite da quelle di allevamento all’aperto, e a terra. E’ bene sapere che non esiste alcuna correlazione tra il consumo di uova e l’aumento dei livelli di colesterolo. Un uomo che osserva una dieta sana ed equilibrata può consumarne fino a 6 a settimana, una donna 4. Unica controindicazione: non mangiatele crude perché non danno benefici né ai muscoli né all’organismo e possono essere pericolose per via di possibili infezioni da salmonella. Infine, conservatele in frigo e fate attenzione alla data di scadenza. Ma se la superate, tranquilli. Mettete le uova dentro un recipiente d’acqua, se non galleggiano sono ancora buone! .

domenica 6 marzo 2022

TECNICHE IN CUCINA Come cucinare il pollo

di ALESSIA CALZOLARI Delicata e versatile, la carne bianca per eccellenza si presta a ricette leggere e gustose, così come a piatti ricchi, di tradizione e sapore: ecco come sfruttarla al meglio in cucina 1 / 4 Come pulire il pollo e altre accortezze in cucina Che in cucina sia molto amata non è una sorpresa: la carne di pollo, dopo quella di maiale, è la seconda più consumata al mondo. Apporta poche calorie e se si elimina la pelle anche pochi grassi, ma è anche ricca di proteine altamente biodisponibili e, soprattutto, offre la possibilità di essere usata in ricette sempre diverse tra loro. Dal brodo, al pollo arrosto, passando per le semplici fettine alla griglia, che però possono trasformarsi anche in straccetti o involtini non ci si annoia mai. Come pulire il pollo Molte persone hanno l’abitudine di sciacquare il pollo, intero o a pezzi, sotto l’acqua corrente prima di mettersi ai fornelli. Cartellino rosso. È un passaggio non solo inutile, ma anche potenzialmente dannoso. Germi e batteri presenti sulla carne cruda potrebbero spargersi in tutto il lavandino o schizzare per tutta la cucina e diventare terreno fertile per eventuali contaminazioni o propagarsi su superfici e utensili. Per questo motivo è importante mantenere un’accurata igiene delle mani per tutto il periodo in cui si manipola la carne cruda, evitare di usare taglieri di legno più difficili da igienizzare e fare un uso promiscuo degli strumenti da cucina. Le uniche parti da eliminare sono eventuali piumette residue, se presenti. Per farlo usate la fiamma del fornello o un accendino e poi tamponate la carne con della carta da cucina inumidita, che deve finire immediatamente in pattumiera. Lavatevi subito le mani, prima di passare al prossimo step. Eventuali patogeni moriranno con una accurata cottura. Guida all’acquisto Dal macellaio o al supermercato trovate sia polli interi, che già sezionati. Ali e sovracosce sono di solito i tagli più economici. Sceglieteli se la pelle non è macchiata e se il grasso sottocutaneo è giallo vivo, indicano che la carne è fresca. In generale, se possibile, sarebbe da preferire il pollo ruspante, con carne soda e saporita. Se non riuscite a reperirlo e le indicazioni del macellaio o sull’etichetta non sono chiare osservate il pollo: se la polpa è compatta ed elastica, la pelle è asciutta e non appiccicosa siete davanti a un prodotto di buona qualità. Una volta comprato, fate attenzione a non interrompere la catena del freddo e cercate di riporre la carne in frigo il prima possibile, è molto sensibile al calore. Potete conservarla per qualche giorno oppure decidere di congelarla fino a 3 mesi in freezer. 2 / 4 Come cucinare un pollo intero C’è da chiederselo? Pollo intero fa rima con “pollo arrosto della domenica”, anche se potete trovarlo non sezionato e aperto a libro per cucinare il pollo alla diavola. Ogni famiglia ha la sua ricetta, ma ci sono alcune piccole accortezze che sono sempre valide e lo renderanno ancora più gustoso. Come prima cosa, ricordatevi di cuocere la carne – e questo vale per tutte le tipologie – quando è a temperatura ambiente. Questo significa che va tirata fuori dal frigo per tempo. Tamponate poi la pelle con della carta da cucina, per asciugarla. Questo passaggio contribuirà a far formare una pelle dorata e croccante, quella per cui si litiga in famiglia. Per condire il pollo, massaggiatelo con dell’olio extravergine d’oliva. Non ne serve molto, ma non omettetelo. Anzi, aggiungerne troppo potrebbe essere controproducente e dare eccessiva umidità alla carne. Il risultato? Un ottimo pollo lesso cotto in forno. Salate generosamente e poi sbizzarritevi con erbe e spezie: aglio, limone, salvia, rosmarino, curry, paprika, zenzero sono solo alcuni degli ingredienti da poter usare da soli o combinati tra loro. Al momento della cottura dovete avere il forno già caldo in modalità statica a 220 °C e posizionare il pollo con il petto verso il basso. È la porzione più magra e che si cuoce prima, a diretto contatto con il calore potrebbe seccarsi e asciugarsi troppo. Giratelo poi dopo circa 40 minuti per far dorare anche questo lato del pollo. Non c’è pollo senza patate arrosto. Meglio, però, cuocerle separatamente così da controllare meglio la cottura e la doratura e non aggiungere umidità alla teglia, che porta sempre al rischio di ottenere cibo bollito e non arrostito. Bollito di pollo Se avete un bel pollo intero, potete anche decidere di lessarlo per ottenere del brodo e della carne da mangiare con maionese, salsa verde o altri contorni oppure da usare per preparare ricette come le polpette. Fatelo cuocere per almeno due ore con sedano, carota e cipolla in abbondante acqua: calda, se volete una buona carne, fredda se preferite che sia il brodo il pezzo forte. Il pollo ripieno Chiedete al vostro macellaio di fiducia di disossarvi e aprirvi a metà un pollo intero e farcitelo come se fosse un grande involtino, un rollè. Potete usare salumi, una farcia con pane ammollato nel latte e altri ingredienti, verdure e formaggi. Arrotolatelo con cura e legatelo, senza rompere la pelle. Mettetelo in teglia, conditelo con olio, sale e se volete erbe aromatiche e cucinatelo per circa 30-45 minuti a 200° C. 3 / 4 Come cucinare il pollo a pezzi Il pollo già porzionato è forse quello più adatto alla cucina di tutti i giorni, come il petto di pollo a fette che si prepara in pochi minuti alla griglia o sotto forma di scaloppina. Se ne avete uno intero che volete ridurre in pezzi, magari per farlo fritto, partite dalle cosce. Tagliate la pelle all’altezza dell’articolazione, piegatele verso l’esterno e staccatele. Dopo di che passate alle ali, anche qui agite sull’articolazione. A questo punto dividete il petto a metà con un’incisione per tutta la sua lunghezza, staccando la polpa con delicatezza. Petto di pollo Si trova intero, a metà o già sfilettato ed è un taglio più costoso, magro e molto versatile. Se intero potete cucinarlo in tegame come un arrosto, bollirlo per poi preparare un’insalata oppure tagliarlo a bocconcini per un pollo al curry, per uno spezzatino o degli spiedini. Le fettine possono essere impanate - come delle milanesine - o preparate come involtini o straccetti. Fate solo attenzione a non farlo asciugare troppo, per evitare che diventi duro e gommoso. Se non siete certi della cottura, preferite ricette in umido o in cui ci sia presente una buona parte di liquido, che lo manterranno morbido. Sovracosce e alette Tenere e gustose, le sovracosce si possono preparare sia al forno che in padella per il pollo alla cacciatora. Le alette, invece, sono buonissime speziate e magari un po’ agrodolci, da mangiare rigorosamente con le mani, se non addirittura fritte. Provatele anche per arricchire un brodo in maniera molto economica. Fusi di pollo Le cosce sono perfette sia al forno – di solito sono le preferite dai bambini – che in padella o in umido. Spesso hanno la pelle, che le rende più gustose, ma anche più grasse. Se volete eliminarla, tenete un fuso con una mano e con l’altro tirate la pelle con decisione. Aiutatevi se volete con un pezze di carta da cucina. Potete anche disossarli a casa e ottenere delle braciole che sono deliziose sulla griglia o al barbecue: incidete la carne lungo l’osso e passate la lama di un bisturi o un coltello affilato intorno all’osso, per staccarlo dalla polpa. Per una cottura più veloce, appiattite le bistecchine tra due fogli di carta da forno. Se, invece, avete comprato le cosce intere e volete separare le sovracosce, basta dividerle dai fusi con un coltello robusto all’altezza dell’articolazione, usate un batticarne per dare un colpo netto e deciso. Le rigaglie (frattaglie) Non tutti le amano, ma fegatini, cuore e stomaco muscolare possono essere usati in tante ricette. Si possono mischiare con altra carne nel ragù oppure frullare per ottenere un patè per i crostini.

giovedì 3 marzo 2022

One pot pasta (e non solo), cos’è e come si prepara in un’unica pentola

Questo tipo di preparazione comporta una serie di vantaggi pratici da non trascurare, uniti a risultati avvolgenti e cremosi al palato. Nell’articolo vi spieghiamo i trucchi per eseguire questa tecnica, proponendovi in seguito alcune ricette facili, rapide e gustose. 1 / 15 One pot Se fare una one potvuol dire cucinare una pietanza usando un’unica pentola, questa è un’usanza gastronomica vecchia come il mondo. Da qualche anno, però, con one pot indichiamo una tendenza connessa alla preparazione della pasta. Che non viene più calata in acqua bollente e poi amalgamata con i sughi, ma fatta cuocere direttamente in un recipiente insieme agli ingredienti. Che vengono messi tutti insieme e a crudo (inclusa la pasta) e ricoperti con acqua a temperatura ambiente. Il trend–o tecnica –l’ha lanciato l’autrice statunitense Martha Stewart. Ma poi ha conquistato varie cucine del globo e– pur con un po’ di scetticismo– si è insinuato anche nelle nostre. Il motivo? La one pot pasta comporta una serie di vantaggi pratici da non trascurare, uniti a risultati avvolgenti e cremosi al palato. Nelle prossime schede vi spieghiamo i trucchi per eseguire questa tecnica, proponendovi in seguito alcune ricette facili e gustose. 2 / 15 One pot pasta, alla Martha Stewart o risottata: come si fa La chiamiamo tecnica, ma la one pot pasta è abbastanza semplice e non richiede un alto livello di abilità. Basta regolarsi con le quantità. Come Martha Stewart insegna, si mette tutto in un unico recipiente (wok, casseruola, tegame) coprendo con acqua a temperatura ambiente e cuocendo a fuoco medio. Diciamo che il rapporto tra pasta e acqua deve essere di 1:3. Ma le percentuali possono cambiare a seconda degli ingredienti che rilasciano più o meno liquidi e del tipo di pasta. Visto che cuocerà tutto insieme, dobbiamo regolarci bene con i tagli della materia prima. Occhio a non usare pentole troppo alte e strette e a non abbondare con l’acqua– se si asciuga troppo se ne può aggiungere in corso d’opera. Se non ci piace questo metodo, la pasta si può anche risottare, versando un mestolo per volta di acqua calda o brodo. E gli ingredienti, volendo, possono essere messi a soffriggere pure prima di inserire la pasta. In questo modo, Stewart potrebbe non chiamarla più one pot, ma vi assicuriamo che il risultato è sicuramente gustoso. 3 / 15 One pot: perché sì Sono essenzialmente tre i motivi principali per i quali scegliere una one pot. Il primo riguarda il cronometro: cimentarsi in diverse preparazioni e cotture separate fa, infatti, allungare i tempi che con la one pot si riducono. C’è chi si diverte proprio nel realizzare pietanze elaborate e con lunghi passaggi, ma il tempo, a volte, è tiranno anche per i più abili. E, cosa da non trascurare, stando di meno davanti ai fornelli, si agevola il risparmio energetico. Poi c’è il vantaggio pratico di dover lavare solo una pentola, diminuendo la fatica, riducendo i consumi di acqua e sapone, e ottimizzando lo spazio: ecco perché la one pot è perfetta da sfoggiare nelle cucine piccole, ma anche nei banchetti di fortuna allestiti in montagna o in barca. Senza dimenticare il risultato strettamente culinario, che è fondamentale: cuocere pasta e ingredienti insieme fa sì che gli amidi rimangano dentro, donando al piatto cremosità e sapore. Inoltre, è inutile lasciarsi frenare troppo dal nazionalismo gastronomico. Questo tipo di preparazione non si discosta dal principio di tante ricette della nostra tradizione: come, ad esempio, la pasta e patate napoletana con la provola. 4 / 15 One pot: perché no In realtà sono pochi i motivi per i quali non scegliere una one pot. Uno di questi può essere la poca praticità se dobbiamo cucinare per tante persone. Ma se abbiamo una bella casseruola ampia, il problema è risolto. Forse il limite principale, se vogliamo chiamarlo tale, è che non possono essere usate le paste fresche, perché i tempi di cottura sono troppo brevi. 5 / 15 ll ricettario di Martha Stewart Martha Stewart è la paladina per eccellenza di questa preparazione. Sono tantissime le ricette che portano la firma della scrittrice e personaggio televisivo statunitense e che richiedono l’utilizzo di una sola pentola. Nel 2014 è stato pubblicato un libro, One pot, con dentro più di 120 piatti scelti da lei. Non solo pasta, ci sono preparazioni di tutti i generi. 6 / 15 Una ricetta con il vino rosso Gli spaghetti one pot sono un piatto dalle mille qualità. Una su tutte: la cottura in un’unica pentola dona loro una cremosità speciale. È il caso di questi spaghettoni al vino rosso: semplici ed eleganti, vi faranno fare bella figura a cena con poco sforzo. Anche se alla vostra tavola si siede un ospite dell’ultimo momento. Non preoccupatevi per il tempo, ci vogliono solo 20 minuti per preparare il tutto. 7 / 15 La variante della carbonara (con le zucchine) La crema di amido che si forma nel wok, dove cuociono pasta e zucchine insieme, si sposa a perfezione con l’uovo. Non importa manchi il guanciale, questa carbonara verde è gustosa e avvolgente. 8 / 15 Con i legumi e le acciughe One pot e legumi è un matrimonio che s’ha da fare. I segreti di queste mafalde con i ceci sono due: il fondo con le acciughe che si sciolgono nell’olio e il brevissimo tempo di cottura (in 15 minuti avrete il piatto pronto a tavola). 9 / 15 Dalla Sardegna una ricetta della tradizione (ma one pot) Gli gnocchi sardi sembrano fatti apposta per la one pot: in questa ricetta con zucca e fagioli, si nascondono deliziosamente in una crema morbida. La pancetta, invece, può essere usata anche come parte crunchy da aggiungere alla fine. 10 / 15 Pasta risottata Se siete amanti dei classici, potete provare questa pasta e fagioli risottata con il brodo e servita con guanciale croccante. 11 / 15 La particolare cacio e pepe, ma «senza cacio» La cacio e pepe è un comfort food molto amato e rapido da cucinare. In questa versione il pecorino è sostituito dal miso che insieme alle mezze maniche forma un connubio super cremoso. 12 / 15 Le proprietà del limone Acqua insaporita dalle scorze di limone biologico, il Provolone del Monaco a mantecare in chiusura. Questa pasta agrumata si inizia a preparare la sera prima, quando si mettono a bagno le bucce. Dopo questo passaggio, però, ci vogliono pochi minuti per risottare lo spaghettino. 13 / 15 Spezzatino con la storica birra scura, la Guinness One pot non vuol dire solo pasta, lo abbiamo accennato. Se pensiamo alle carni, viene subito in mente lo spezzatino. Questo che vi proponiamo è il classico Guinness stew che si cucina il giorno di San Patrizio in Irlanda. 14 / 15 Stanley Tucci e la ricetta delle uova in purgatorio Le uova in purgatorio sono un piatto povero e tradizionale che richiede l’utilizzo di una sola padella. Ecco la ricetta che Stanley Tucci, vincitore di due premi oscar e protagonista della docu- serie Searching for Italy, mangiava durante la sua adolescenza trascorsa in Italia.