martedì 26 novembre 2019

Ricetta: Hamburger di ceci, gustosi, sani e con pochissime di calorie

Non sono diventato vegano, gusterò anch'io questo piatto perché mi piacciono molto i ceci

Gli ingredienti

Questi gli ingredienti per la preparazione degli hamburger di ceci: 500 grammi di ceci, due uova, due spicchi d’aglio, prezzemolo, due cucchiai di senape, due cucchiai di semi di lino, del pane grattugiato (o dell’avena), sale e pepe quanto basta.
Il primo passo è lasciare i ceci ammollo in acqua per tutta la notte. Il giorno li prendi e li cuoci fino ad intenerirli, dopodiché li fai raffreddare.
Io utilizzo i ceci in scatola, non perdete troppo tempo ad ammollarli e a cuocerli...Sono ottimi, basta lavarli per togliere il sale usato per conservarli.
PREPARAZIONE
Una volta che si sono freddati, passi a frullare i ceci cotti insieme con le due uova fino a che non ottieni una specie di pasta omogenea.
Il passo successivo è macinare l’aglio e il prezzemolo: li dovrai aggiungere al comporto che hai preparato in precedenza e che contiene il resto degli ingredienti.
Provvedi a mescolare bene fino a che gli ingredienti non si integrano tutti perfettamente tra loro.
A questo punto provvedi ad impastare il composto fino a ottenere la forma dei classici hamburger.
Nel mentre procedi a formare le tue “polpette”, avrai preriscaldato il forno a duecento gradi centigradi.
L’ultimo passo è infornare gli hamburger ben cosparsi di olio extra vergine di oliva. La cottura sarà ultimata quando gli hamburger saranno stati in forno dieci minuti per lato.

domenica 24 novembre 2019

Pasta con salsiccia e birra Nel cinema quello fra birra e salsicce è diventato un abbinamento famoso grazie a un film di Totò e uno di Bud Spencer e Terence Hill.

 Ma la pasta con salsiccia e birra è un primo piatto davvero indovinato, grazie ad un mix vincente (per quanto insolita la pasta alla birra risulta delicata e saporita). Perché non provare quindi questa ricetta?  Come fare la pasta con salsiccia e birra La preparazione è molto semplice e gli ingredienti facilmente reperibili. Ovviamente non ubriaca, visto che le componenti alcoliche evaporano durante la cottura, lasciando nel piatto solo un aroma intenso. Vediamo quindi come preparare la pasta con salsiccia e birra.

Ingredienti
  • Nodini di salsiccia 4
  • Pancetta 100 g
  • Panna 1 bicchiere
  • Birra 150 ml
  • Pasta 400 g
  • Prezzemolo 1 ciuffo
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
Preparazione
  1. Cuocete la pancetta a dadini in una padella asciutta, poi aggiungete la salsiccia sbriciolata
  2. Quando sarà rosolata anche la salsiccia sfumate con la birra
  3. Quando la birra sarà evaporata aggiungete il bicchiere di panna e mescolate il tutto
  4. Cuocete la pasta, scolatela e mescolatela al sugo preparato. Spolverate con pepe e un po' di prezzemolo







 

TORTA SALATA SALSICCE E FRIARIELLI pronta in 10 minuti

La Torta Salata Salsicce e Friarielli è una di quelle preparazioni che ti salva letteralmente la cena. Si impiegano 10 minuti per prepararla, quello che serve sono 2 ciotole e una forchetta, poi tutto in teglia e subito in forno. 

Torta Salata Salsicce e Friarielli

La Torta Salata Salsicce e Friarielli è una torta assolutamente fantastica, a casa mia è sempre un successo, non ci crederete ma anche le mie bimbe piccole la amano.
PortataTorte Salate
CucinaItalian
Preparazione10 minuti
Cottura30 minuti
Tempo totale40 minuti
Porzioni4 persone
Calorie180kcal
AutoreVale

Ingredienti

  • 200 gr Farina 00
  • 10 gr Lievito istantaneo per salati
  • 3 cucchiai Parmigiano reggiano
  • 1 pizzico Sale
  • 2 Uova medie
  • 120 gr Latte
  • 80 gr Olio semi
  • 160 gr Salsicce e Friarielli (già cotti)
  • 200 gr Formaggio filante (tipo galbanino)

Preparazione

  • La preparazione della Torta Salata Salsicce e Friarielli è molto semplice e veloce, quello che vi servirà saranno 2 ciotole ed una forchetta e in soli 10 minuti l'impasto sarà pronto per essere infornato.
  • Per prima cosa ridurre in tocchetti il formaggio filante e tenere da parte. Tagliuzzare anche salsicce e friarielli in modo da non avere filamenti troppo lunghi. In una ciotola unire tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito, parmigiano, sale e mescolare con la forchetta.
  • Nella seconda ciotola unire gli ingredienti liquidi: uova, latte, olio e mescolare con la forchetta energicamente. Ai liquidi unire il formaggio a tocchetti e salsicce e friarielli, mescolare con cura.
  • Ora versare gli ingredienti secchi nei liquidi o viceversa e mescolare (non troppo) basteranno pochi minuti per ottenere un composto ben legato.
  • Versare il tutto nello stampo scelto (circa 22-24 cm) e spruzzato con dello staccante, cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per circa 30-35 minuti vale prova stecchino.
  • Quando la Torta Salata Salsicce e Friarielli sarà cotta e bella dorata, sfornare e lasciar raffreddare prima di servire…..

Ricetta pasta con carciofi: buoni e leggeri

È semplice da preparare, ma tanto gustosa! Ecco la ricetta della pasta con carciofi e le sue varianti regionali che mettono d'accordo proprio tutti!


La ricetta della pasta con carciofi predilige diversi formati di pasta, come le pennette, le tagliatelle, ma indipendentemente da questa scelta hanno in comune il fatto di essere un primo piatto facile e gustoso. Il condimento è delizioso e metterà d’accordo proprio tutti e farà felice gli invitati vegetariani.
La ricetta della pasta con carciofi predilige diversi formati di pasta, come le pennette, le tagliatelle, ma indipendentemente da questa scelta hanno in comune il fatto di essere un primo piatto facile e gustoso. Il condimento è delizioso e metterà d’accordo proprio tutti e farà felice gli invitati vegetariani.

Pasta con carciofi: la ricetta romana e napoletana

La pasta con carciofi è un piatto tipico della cucina romana. Di solito a Roma si aggiunge anche la pancetta per dare più sapore al piatto e si utilizzano le pennette rigate o la pasta spezzata. Tuttavia potreste pensare anche di cambiare formato e scegliere tra trofie, fettuccine, tagliatelle all’uovo. Ad esempio questa pietanza si trasforma subito “alla napoletana” se venissero impiegati gli spaghetti e sostituendo al pecorino romano il parmigiano grattugiato.

Ingredienti

  • carciofi, 4
  • pasta, 360 gr
  • aglio, 1 spicchio
  • olio evo, q.b.
  •  sale marino, q.b.
  • pecorino romano
  • prezzemolo tritato
  • brodo vegetale, 1 mestolo
  • pepe nero

Preparazione

  1. Iniziamo pulendo i carciofi. Mondiamoli, tagliamo e mettiamo da parte il gambo, eliminiamo le foglie esterne dure e la parte terminale delle foglie con le spine e tagliamole a metà. Potreste anche tagliare il gambo a metà, conservando la parte centrale e taglianolo in fili sottili con l’aiuto di un pelapatate.
  2. Adesso versiamo tutto in una pentola con acqua e limone per evitare che i carciofi si anneriscano.
  3. In una pentola facciamo imbiondire l’aglio con un filo d’olio. Scoliamo i carciofi dall’acqua, inseriamoli nella padella, aggiungiamo sale e pepe e lasciamo rosolare per 5 minuti. Eliminiamo l’aglio, sfumiamo con vino bianco e aggiungiamo un mestolo di brodo vegetale. Lasciamo cuocere con coperchio e a fuoco moderato per 15 minuti. Dopodiché aggiungiamo il prezzemolo tritato.
  4. Passiamo alla cottura della pasta in abbondante acqua salata. Scoliamola al dente e aggiungiamola ai carciofi. Se necessario aggiungiamo due mestoli dell’acqua di cottura della pasta. Mescoliamo e facciamo insaporire per un minuto.
  5. A qusto punto spegniamo il fuoco e aggiungiamo il pecorino con una bella spolverata di pepe. Ed ecco pronta la vostra pasta con carciofi per essere impiattata e servita.

Consigli

La pasta con carciofi oltre ad essere buona è anche poco calorica ed è l’ideale soprattutto per chi vuole mantenere la linea senza perdere il gusto. Per chi ama il cibo più piccante può pensare anche di aggiungere il peperoncino. Invece per pulire i carciofi senza pungervi vi consigliamo di indossare dei guanti o in alternativa comprare quelli già sbucciati al supermercato.


giovedì 21 novembre 2019

Aglio, tutto quello che c'è da sapere per usarlo (bene) in cucina di Martina Barbero

L'ingrediente insostituibile

Il momento in cui si scalda il tegame sul fuoco e si abbrustolisce l’aglio sminuzzato, con il profumo che subito invade la stanza. È allora che ci si sente meno impacciati ai fornelli e magari anche un po' chef. Sono i passaggi semplici e ricorrenti che accompagnano spesso le ricette di casa. In cui si usano soprattutto gli ingredienti base. Come l’aglio. Usato per insaporire verdure, arrosti e sughi, ma anche crudo strofinato su fette di pane tostato. Di questo bulbo si conoscono ormai i benefici sulla salute – antiossidante, antibatterico, capace di abbassare la pressione sanguigna ed efficace nel prevenire i disturbi associati al sistema circolatorio e cardiaco –, spesso però ci si interroga sul suo utilizzo. Dalla scelta dell'aglio durante la spesa al segreto per renderlo più digeribile, ma anche come usarlo nei soffritti, ecco le 7 cose da sapere sull'ingrediente onnipresente in cucina. 
  

Quale comprare

Il momento dell'acquisto è fondamentale per l’aglio. Se lo si intende conservare per lunghi periodi in dispensa è necessario sceglierlo in salute. Prendete allora i bulbi intatti, quelli che hanno ancora tutto l’involucro e assicuratevi che non ci siano germogli. Dentro, ogni spicchio deve essere sodo, non molle. Aiutatevi anche con l’olfatto: l’odore deve essere pungente, senza però sapere di chiuso o muffa. L’aglio nuovo si trova verso luglio, ma è disponibile fresco tutto l’anno perché si conserva facilmente.

Come conservarlo

Appena raccolto, l’aglio viene lasciato all’aria per eliminare l’umidità superficiale. In questo modo gli strati fibrosi che avvolgono gli spicchi diventa il principale involucro protettivo. Sono comunque necessarie alcune accortezze. Va riposto in un luogo fresco e secco. Meglio se al buio per rallentare la crescita di germogli e in contenitori traspiranti (legno, cartone, contenitori in plastica forati). Si mantiene così fresco per diverso tempo (la testa intera dura anche 6 mesi). Se, invece, viene tagliato va riposto in frigo avvolto in pellicola.

              

Tipi di aglio

Esistono diversi tipi di aglio: dal bianco al rosso, che sono i più utilizzati in cucina perché pungenti e saporiti. Ma anche rosa, leggermente più delicato e di dimensioni più piccole. Quest'ultimo si conserva più a lungo. Avete forse anche sentito parlare di aglio nero. Sì, esiste. Ma non è una varietà. Si tratta infatti di una particolare modalità di preparazione: lo si lascia frmentare in modo che assuma, oltre al caratteristico colore scuro, anche una consistenza cremosa e un sapore dolciastro che ricorda la liquirizia.    
                   

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Tagliatelle con salsiccia e melanzane, un primo gustoso e veloce

Pressione alta, 10 cibi per contrastarla con la dieta

PUBBLICATO IL PUBBLICATO  · AGGIORNATO 

Pressione alta, il fattore di rischio da non sottovalutare
ROMA – Quando si ha la pressione alta è molto importante adottare una alimentazione mirata a ridurla. Oltre ad affidarci a eventuali farmaci prescritti dal nostro medico, infatti, la prima mossa per favorire il benessere del nostro apparato cardiovascolare è quella di adottare una dieta equilibrata. La pressione alta è un fattore di rischio da non sottovalutare, che può portare a conseguenze di salute anche gravi e quando ci si accorge di soffrine è importante agire per riportare i valori alla normalità.
Per quanto riguarda la dieta da seguire, in caso di ipertensione le linee guida raccomandano di ridurre il consumo di alimenti ricchi di sodio e preferire quelli che contengono potassio. Vediamo allora 10 cibi altamente diuretici e utili a ridurre la pressione sanguigna.
Sedano, contenuto d’acqua: 95,43%. Questa verdura verde chiaro è povera di calorie, proteine ​​e carboidrati ma è ricca di fibre. Fornisce anche vitamine A e K , nonché acido folico e potassio. Il sedano rappresenta un’ottima scelta come snack di metà mattina o metà pomeriggio. Gli esperti consigliano di aggiungere sulla punta del sedano qualche goccia di olio, per rendere lo spuntino più gustoso e arricchirlo di nutrienti. Mi raccomando però, solo qualche goccia in quanto l’olio, anche se sano, è pur sempre un grasso, nemico della nostra forma fisica e della pancia piatta.
Cipolle: Alimenti ricchi di fibre di qualità, le cipolle regolarizzano l’intestino e forniscono vitamine e sali minerali. Sono anche ricche di inulina, una fibra solubile nell’acqua che promuove il benessere dell’intestino. Altamente diuretiche, le cipolle abbassano la pressione del sangue.
Latte scremato, contenuto d’acqua: 90,84%. Non tutti lo sanno ma il latte scremato è ricchissimo di acqua, oltre ad essere una bevanda molto salutare. È una buona fonte di calcio , vitamina D e proteine.
Carciofi: depurativi e drenanti, i carciofi sono un toccasana per la nostra salute. Depurano il sangue e disintossicano i fegato, inoltre contengono moltissime fibre. Fra le foglie di questo ortaggio si trova anche l’inulina, una fibra solubile che aiuta ad abbassare il colesterolo.
Spinaci, contenuto d’acqua: 91,4%. Gli spinaci sono ricchi di nutrienti e fibre a fronte di pochissime calorie. Sono una buone fonte di magnesio, calcio, ferro, potassio, vitamina A, vitamina K e acido folico. Gli spinaci sono molto versatili: possono essere gustati come contorno semplice ma anche crudi aggiungi in insalate o frullati, per un concentrato o uno smoothie fresco e super nutriente.
Cetrioli: contenuto d’acqua: 96,73%. I cetrioli sono tra gli alimenti con maggiore quantità d’acqua, oltre ad essere fonte di potassio, fosforo, magnesio e una piccola quantità di calcio. Sebbene non vantino un alto contenuto di vitamine e minerali rispetto ad altri frutti e verdure, contengono nutrienti speciali chiamati cucurbitacine che, secondo alcuni studi, potrebbero avere un effetto antidiabetico. L’acqua detox al cetriolo è anche molto popolare tra chi non ama il gusto dell’acqua semplice.
Asparagi: sono tra gli ortaggi depurativi per eccellenza. Gli asparagi aiutano ad eliminare il ristagno di liquidi e hanno un effetto diuretico e detox. Non solo: contrastano l’azione dei radicali liberi e sono consigliati soprattutto per chi vuole depurare l’organismo, espellendo le tossine in eccesso.
Ananas, contenuto d’acqua: 86%. Questo frutto tropicale è ricco di nutrienti, tra cui la vitamina C. Contiene anche magnesio, potassio, manganese e vitamine del gruppo B. E’ anche ricco di bromelina, un enzima con effetti antinfiammatori.
Mele: contenuto d’acqua: 85,56%. Ricchissime di fibre, le mele sono perfette per tenere sotto controllo colesterolo e glicemia. Rinforzano le difese immunitarie e sono ricche di vitamine, oltre al fatto che sono povere di calorie e hanno un eccellente potere saziante. Non solo: grazie al potassio questo frutto permette di tenere sotto controllo la pressione e regolare la diuresi, combattendo la ritenzione di liquidi.
Lattuga iceberg, contenuto d’acqua: 95,64%. Sebbene questa varietà di lattuga, verde chiaro e croccante, non sia nutriente tanto quanto altre verdure a foglia verde, offre comunque benefici per la salute, oltre ad essere tra gli alimenti più ricchi di acqua. È a basso contenuto di carboidrati e zuccheri e contiene fibre, vitamine A e K , potassio e zinco.

martedì 19 novembre 2019

Pasta alla Genovese; ricetta tradizionale Napoletana

Cuocere la Pasta in Acqua Fredda: il trucco di un cuoco

 Cuocere la pasta in acqua fredda: il trucco del mestiere
Abbiamo sempre cucinato la pasta in modo sbagliato, ecco perché sarebbe meglio cuocerla in acqua fredda


Sulla pasta e i suoi metodi di cottura l’Italia avrebbe da insegnare tanto al resto del mondo, eppure da qualche anno a questa parte in America si sta tentando una piccola grande rivoluzione sul classico modo di cucinarla (attenzione a questo comunissimo errore quando si butta la pasta): avete mai provato a mettere la pasta nell’acqua fredda?

Tra i primi a teorizzare questa innovativa pratica, che a molti di noi – immaginiamo – può provocare un certo fastidio, è stato Alton Brown, un conduttore di cooking show di successo come Good Eats o Food Network: il 57enne californiano sostiene da tempo infatti che far cuocere la pasta in acqua fredda la renda di una consistenza più gradevole e ravvisa un certo risparmio in termini di tempo e di acqua.

Vi spieghiamo come funziona e vi invitiamo a sperimentare questo nuovo metodo per capire se davvero la patria della pasta abbia sbagliato qualcosa fino ad ora. Secondo Brown, supportato da quanto sostiene sin dal 2009 lo scienziato Harold McGee, non c’è bisogno di tanta acqua per cucinare la pasta che inizia a cuocere a partire dai 60°C.

Basta quindi mettere la pasta – lunga o corta non importa – in una pentola, ricoprirla con dell’acqua fredda, salarla, e poi attendere che arrivi ad ebollizione prima di togliere il coperchio, portare il fuoco a media intensità e continuare la cottura, mescolando di tanto in tanto fino a che l’acqua non viene assorbita del tutto o leggermente prima per mantenerla più al dente (ecco perché fa più bene mangiarla così).

Così facendo, Alton Brown assicura una consistenza migliore della pasta, perché trattiene tutto il suo amido, e uno spreco minore di acqua poiché non si necessita di buttare via quella in eccesso quando la si scola.

Carciofi alla Giudia, come lo fanno al Ghetto di Roma

 Chi al ghetto ebraico di Roma non ha mai mangiato la quintessenza della cucina giudaico-romana, è meglio che rimedi in fretta. Magari preparando i carciofi alla giudia fatti in casa, così perfetti come se li stesse facendo scrocchiare tra i denti in una delle innumerevoli trattorie del ghetto. I carciofi alla giudia sono un assaggio di equilibrio e perfezione, esaltati dalla doppia frittura del re della cucina che si manifesta in tutta la sua bontà. Sono un po’ complicati e richiedono una discreta manualità (nella selezione e pulizia dei carciofi, innanzitutto), ma con pochi passaggi e trucchi per i carciofi alla giudia perfetti si riuscirà finalmente a superare l’ostacolo.

Carciofi alla giudia segreto: la cottura

Che la frittura perfetta sia in due passaggi lo ribadiremo sempre, e continuiamo a farlo anche stavolta: ci vorrà una casseruola capiente e profonda, nella quale avrete liberato almeno un litro e mezzo di olio di semi, i migliori sono sempre quelli di arachide e girasole. Scaldatelo lentamente fino ad una temperatura di 150°, nel frattempo occupatevi del principe della vostra ricetta.

Carciofi alla giudia segreto: quali carciofi?

Non fatevi ingannare: i carciofi alla giudia si preparano soltanto con i carciofi cimaroli IGP del Lazio detti mammole a Roma, rotondi e carnosi, in grado di aprirsi come una rosa perfetta. Se trovate solo le altre tipologie di carciofi, meglio optare per altre ricette: c’è poco da discutere, i carciofi alla giudia si fanno solo in presenza dei vegetali giusti. Assicuratevi che siano belli sodi e compatti, non devono cedere al tatto e le foglie dovranno essere tutte ben serrate, segno di freschezza massima.

Carciofi alla giudia segreto: come pulire i carciofi

Coscienziosamente, punto. Pulire i carciofi è impegnativo ma regala grandi soddisfazioni mangerecce. Infilatevi un paio di guanti e sfogliate i carciofi eliminando almeno i primi due giri di foglie, tendenzialmente più coriacee. Accorciate il gambo lasciandolo attaccato, il consiglio è una lunghezza di 4-5 centimetri massimo, pulendolo delle parti fibrose. A questo punto dovrete lavorare il fiore del carciofo premendolo sul piano di lavoro, in modo che si assuma la forma di una rosa coi petali aperti: controllate che non abbia troppa barbetta interna, in caso mondatela col coltellino. Se ne avete molti da pulire, immergeteli in acqua acidulata con poco succo di limone, ma ricordatevi di asciugarli benissimo prima di cuocerli. Altrimenti alzate di poco la fiamma e preparatevi.

Carciofi alla giudia segreto, la doppia frittura

Come si cucinano i carciofi alla giudia? Con la pazienza. Quando i carciofi saranno puliti e asciugati benissimo, e l’olio sarà a temperatura, ecco che inizia la magia: immergete un carciofo per volta a testa in giù nell’olio caldo, tenendolo per il gambo con le pinze da frittura. Poi lasciatelo allegramente da solo, si rigirerà su se stesso per continuare la cottura finché il cuore non si sarà ammorbidito (potete sentirlo premendo la pinza), ci vorranno almeno 5-7 minuti di frittura: tiratelo fuori, salatelo e fatelo sgocciolare su carta assorbente a testa in giù per qualche minuto, insistendo sull'apertura delle foglie se fossero ancora troppo strette. A questo punto alzate la fiamma, portate l’olio almeno a 180° e reimmergete carciofo per carciofo sempre a testa in giù, facendo molta attenzione: il sale aiuta a rendere croccanti le foglie e vivacizza la frittura ma potrà far schizzare un pochino l’olio. Vedrete compiersi la magia crunchy dei petali di carciofo, finché non saranno perfettamente dorati. Sgocciolateli benissimo e serviteli, senza aggiungere altro sale: i carciofi alla giudia vanno mangiati con le mani, foglia dopo foglia, ungendosi come mai nella vita. E immaginando di guardare di sghembo il portico d'Ottavia mentre le dita scivolano tra i petali.

Ceci e Patate in Insalata

domenica 17 novembre 2019

Polpette di tonno, la ricetta facilissima che salva la cena

di Martina Barbero


Il piatto passepartout

Insieme alla pasta aglio, olio e peperoncino e alle uova sode, le polpette al tonno sono una ricetta salva vita in cucina. Sì, perché anche quando il frigo tradisce con una desolata vuotezza, una scatoletta e due patate in qualche angolo della dispensa di casa le si trovano sempre. La ricetta – pronta in meno di mezz'ora – è semplicissima, bastano 6 passaggi e qualche consiglio, come il trucco (che pochi conoscono) per fare sfere perfette e croccanti.    

Ingredienti

          Ingredienti per 6 persone: 400 g tonno in scatola (al naturale o sott'olio), 4 patate,  2              uova, q.b. pagrattato, 2 cucchiai parmigiano grattugiato, q.b. sale, q.b. prezzemolo,                scorza di 1 limone, q.b. olio d'oliva extravergine. 
          

Le patate

               Cominciate dalle patate: lessatele intere in abbondante acqua salata. Per risparmiare t              tempo cuocetele direttamente con la pelle dopo averle strofinate per bene sottto                       acqua corrente. Una volta cotte lasciatele raffreddare, pelatele e riducetele in purè. È            importante non lasciare grumi perché sarà la base per dare consistenza alle                              polpette, quindi lavoratele per alcuni minuti con una forchetta o, meglio ancora,                      con il passaverdura. 
               

     Il tonno

                        Non lesinate sul tonno: è proprio quest'ingrediente a rendere golosa la             
v                      variante «fish» delle polpette. Abbondate nelle quantità e preferite i filetti in v                       vetro, meglio se conservati in olio d'oliva. Scolatelo quindi bene e unitelo  agl                     agli altri ingredienti.                         

L         L'impasto 

                                    A questo punto mescolate in una ciotola il purè di patate, il
                                    parmigiano grattugiato, il prezzemolo sminuzzato (1 cucchiaio o più                                        secondo il vostro gusto), le uova sbattute e un pizzico di sale.                                                    Amalgamate per bene e in ultimo aggiungete il tonno. Lavorate                                                l'impasto con una forchetta in modo che il tonno non si sminuzzi c                                          completamente ma venga inglobato a pezzetti. Se l'impasto vi sembra t                                   troppo morbido aggiungete del pangrattato. 
                                                                     

                Per polpette croccanti

                                             Lasciate riposare l'impasto in frigo per mezz'ora in modo da                                                     amalgamare i sapore e raggiungere una consistenza più soda.                                                  Una fase cruciale, poi, è sempre quella della formazione delle                                                  palline: il composto sarà umido, quindi, per evitare che vi si                                                      appiccichi alle mani, bagnate il palmo e fate roteare due                                                            cucchiai di impasto fino a formare una sfera. Per avere delle                                                    polpette croccanti impanatele leggermente in pangrattato                                                          mescolato alla scorza grattugiata di un limone (darà ancora più                                                gusto e freschezza).                                                                                                                                                                                                                                                                                        

                     La cottura

                                                       Il dilemma sulla cottura è sempre lo stesso: in umido o                                                             fritte? Le polpette di tonno sono ottime in entrambi i                                                                 modi, ma se prevedete di prepararle per un aperitivo, il                                                             suggerimento è di farle fritte in modo da poterle servire                                                             come finger food. Cuocetele quindi in abbondante olio(                                                             circa 5 mm sul fondo della padella, non si tratta di un                                                              vero e proprio deep fry) fino a che non si formi un                                                                    crosticina dorata su tutta la superficie (circa 5-7 minuti).                                                            Tiratele su e poggiatele su carta assorbente. Servitele                                                                 subito perché vanno mangiate calde e croccanti.