domenica 19 dicembre 2010

CENA NATALIZIA DELL'AVIS DI MASSA

Lettera aperta all'amico Giovanni, assente...suo malgrado.

Carissimo Giovanni,
voglio raccontarti la cena di ieri sera offerta dall'AVIS di Massa, alla quale purtroppo tu non hai potuto partecipare, perché mi sembra un modo simpatico per ringraziare chi ha promosso la piacevolissima iniziativa: il Presidente Carlo Bellanti al cui tavolo ho avuto l'onore di accomodarmi.
Poiché sono un epicureo convinto, come ben sai, ho accolto l'invito con estremo piacere attendendo con molta calma che iniziassero a servire le abbondanti libagioni, molto dopo le previste 20:30.
I circa 620 commensali hanno iniziato a gustare i deliziosi antipasti alle 21:30; ovviamente per non smentirmi ho fatto il bis degli ottimi salumi: mondiola con pistacchio, (mortadella di bologna per i non massesi), soppressata, salame e coppa.
Al nostro tavolo abbiamo notato tutti con un pizzico di dispiacere la mancanza del re, a mio parere, dei salumi massesi: sua maestà il Biroldo; ma nonostante tale assenza e in presenza dei classici Crostini l'inizio non poteva essere migliore.
Anche il vino rosso, un IGT di cui non ricordo il nome, era molto buono e un po' alla volta ne ho bevuto un buon bicchiere e mezzo.
Il primo piatto di pasta non poteva che essere di Tordelli Massesi e se li definisco squisiti dico poco perché ne ho gustato due piatti, sì lo so che tu diresti, da pantagruelico qual sei: solo due!, ma devi considerare che non ho più l'età delle abbuffate.
Con grande sorpresa sono arrivati altri due vassoi di pasta asciutta: Casarecci con funghi e ragù di carne macinata. Che ti devo dire, erano semplicemente irresistibili e quindi ne ho mangiato tre piatti; sì è vero che non erano piatti fondi, ma erano pur sempre tre!
Ad un certo punto è arrivato il primo contorno: Piselli saltati in padella. Figurati che un commensale ha sottolineato l'assenza di pancetta nei piselli, ma evidentemente la ricetta non lo prevedeva; non meravigliarti, ma è così che al ristorante funziona: prima viene servito il contorno e poi il secondo.
E il secondo dopo un po' è arrivato: fettine di pregevolissimo Arrosto magrissimo.
Come ben sai sono epicureo, ma ogni tanto anch'io come te mi sento pantagruelico, per cui apprezzo più le carni grasse di quelle magre e quindi mi sono limitato a gustarmi solo due terzi di una fettina, certamente deliziosa, ma per me troppo magra!
A questo punto saliva tra i commensali l'aspettativa per il previsto dolce finale, ma inaspettatamente una efficiente cameriera ci porta due vassoi di Patate arrosto che evidentemente precedevano un altro “secondo” che dopo un po' fece la sua comparsa: Stinco di maiale al forno. Non abbiamo applaudito solo per pudore, credo.
Non invidiarmi, ma devo dirtelo, piano piano mi sono gustato l'ottimo stinco ringraziando tra me e me il bravo cuoco che ha avuto l'incombenza di prepararlo.
Giovanni carissimo, non pensare che sia finita perché a questo punto ci hanno servito un delizioso Sorbetto alla mela verde che ha preceduto dei deliziosissimi Fichi secchi e dolcissimi Datteri, evidentemente non massesi, perché, come ben sai, le palme che adornano i nostri viali a mare sono solo ornamentali.
Anche se non sono goloso di dolci non ho potuto esimermi dal gustare qualche fico secco e qualche dattero, non dico esattamente quanti perché altrimenti ti scoppia il fegato.
A questo punto mancava solo il dolce e devo dire che l'attesa è stata un tantino lunga, ma devi capire che tagliare e distribuire seicentoventi fette di torta non è uno scherzo. Comunque l'attesa meritava e chi non ha saputo resistere agli attacchi di sonno ha perso l'occasione di gustarsi una deliziosissima Torta mille foglie preparata da un collega donatore di sangue, pasticciere di professione.



Fidati sulla parola: me la sono gustata tutta, fino all'ultima briciola!

All'una e dieci è finita la.....cena, chiamiamola pure semplicemente così, e siamo tutti corsi a casa dopo aver ritirato il calendario AVIS che ci ricorda quotidianamente, e io lo voglio ricordare anche a te, la necessità di donare il sangue perché donare il sangue fa bene.
Saluti carissimi.

Ennio




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