martedì 10 marzo 2020

I maccheroni alla pizzaiola si fanno al forno


9 marzo 2020

Pasta, pomodoro e mozzarella: cos'altro serve per essere felici?

I maccheroni alla pizzaiola fanno parte di quelle ricette della tradizione campana amate da tutti, da nord a sud, perché rispecchiano totalmente il gusto mediterraneo che tanto ci contraddistingue. Un formato di pasta, i maccheroni, capace di racchiudere in sè tutto l’aroma del sugo al pomodoro e la freschezza dell’origano, il tocco pungente dell’aglio, e la dolcezza della mozzarella. Il passaggio in forno per rendere tutto più croccante fuori e filante dentro. Una ricetta facile da preparare, un piatto che diventa più buono se mangiato il giorno dopo.

Ingredienti di qualità per i maccheroni alla pizzaiola

I maccheroni alla pizzaiola sono un piatto fatto di pochi ingredienti, e come accade in questi casi, il risultato di una ricetta all’apparenza semplice, è dato dalla qualità delle materie prime. Il pomodoro può essere una polpa oppure una passata, se avete a disposizione pomodori freschi e maturi come i ramati o i San Marzano, sbollentateli per pochi minuti, pelateli e fateli a tocchetti. La pasta che sia artigianale e trafilata al bronzo, e la mozzarella sceglietela tra un fiordilatte o una di bufala, più delicata la prima, dal gusto più intenso la seconda.

La ricetta dei maccheroni alla pizzaiola

Ingredienti per 4 persone: 500 g maccheroni, 400 g mozzarella, un cucchiaio di origano (fresco o secco, come preferite), 1 spicchio di aglio, 500 g polpa di pomodoro, olio extravergine di oliva, scorza grattugiata di un limone (facoltativa), sale.
Procedimento: in una padella fate soffriggere in poco olio uno spicchio di aglio pelato, quando sarà dorato aggiungete la polpa di pomodoro e fate cuocere sino a che si sarà ristretta. In una pentola con abbondante acqua salata lessate i maccheroni e scolateli tre minuti prima della fine cottura. Prendete una teglia da forno, ungetela con un poco di olio e iniziate a fate strati di pasta, pomodoro e mozzarella tagliata a fette, sino a finire tutti gli ingredienti. Terminate con la mozzarella, spolverate con l’origano e infornate a 180° sino a che il formaggio non si sarà fuso completamente. Servite caldo e filante.

I maccheroni alla pizzaiola: più buoni il giorno dopo

I maccheroni alla pizzaiola fatti al forno sono irresistibili appena sfornati ma se dovessero avanzare non disperatevi perché appartengono a quei piatti che se lasciati un giorno diventano ancora più buoni. I sapori si amalgamano bene, la crosticina che si forma sulla superficie riscaldandoli li rende ancora più appetitosi. Insomma quasi quasi converrebbe lasciarli apposta, per gustarli ancora di più il giorno dopo. Se volete assaporarli al meglio, prima di metterli a scaldare in forno, aggiungete un poco di sugo di pomodoro e spolverate la superficie con una manciata di parmigiano. E poi preparatevi a deliziarvi, boccone dopo boccone.
Cristina Gambarini
di Cristina Gambarini contributor


lunedì 9 marzo 2020

Fettuccine alla romana: quando un piatto ti svela un mondo tutorial i consigli

Un piatto della tradizione contadina che viene riproposto in tutte le osterie più conosciute di Roma e del Lazio

Ci sono piatti che sono a dir poco rappresentativi di una cultura, di un modo di vivere. Per la maniera in cui sono cucinati, per gli ingredienti che li compongono, per il fatto che si sono tramandati (ed evoluti) di generazione in generazione. Le fettuccine alla romana sono uno di questi. Cucinate da sempre nelle abitazioni dei contadini, sono diventate, con il tempo, un piatto immancabile sulle carte delle trattorie più conosciute a Roma, ma anche nel resto del Lazio. Il perché di questo successo? Ingredienti semplici che danno alla ricetta un sapore inconfondibile e soprattutto la certezza di gustarsi un piatto verace.

Le rigaglie, lo scarto che è diventato ingrediente principale

Come spesso accade, alcuni ingredienti ritenuti di scarto sono diventati poi essenziali per la creazione di un piatto tradizionale. Così è accaduto per le rigaglie o interiora di animale, in questo caso di pollo, di cui fanno parte fegato, cuore e stomaco. Un tempo riservate alla servitù (le carni di pollo erano soltanto per i signori), vennero poi usate per preparare una zuppa con il pane secco. Nel tempo venne aggiunto il pomodoro e divennero così un condimento per la pasta, apprezzato per il suo gusto forte e particolare.

Le fettuccine fatte a mano

Avete poco tempo, ma non volete rinunciare a questo piatto rustico? Nessun problema, scegliete delle fettuccine artigianali e il risultato sarà assicurato. Avete invece voglia di mettere le mani in pasta? Ecco come potete prepararvi le fettuccine in casa. Prendete 600 g di farina, 6 uova e un po’ di sale. Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorateli con una frusta fino a dare vita a un composto liscio e omogeneo. Coprite con un foglio di pellicola e lasciate riposare l’impasto per circa 30 minuti in un luogo fresco. Stendetelo poi con l’aiuto di un matterello su una spianatoia infarinata e lavoratelo fino a ottenere una sfoglia molto bassa, dallo spessore di mezzo centimetro circa. Con un coltello tagliate tante strisce della larghezza di circa 1 cm e deponetele su un vassoio infarinato per evitare che si attacchino l’una all’altra. Avrete delle fettuccine alla romana strepitose.

La ricetta delle fettuccine alla romana

Ingredienti per 4 persone

400 g rigaglie di pollo, 450 g fettuccine all’uovo, 1/2 bicchiere vino rosso, 1 spicchio di aglio, 50 g burro, olio extravergine di oliva, 500 g salsa di pomodoro, sale, maggiorana.

Procedimento

Tagliate le rigaglie di pollo a pezzettini e mettetele in una padella con uno spicchio di aglio, la maggiorana, 30 g di burro e un filo di olio. Sfumate con il vino e quando questo sarà evaporato, unite il pomodoro e fate cuocere per circa 50 minuti, a fuoco dolce. Appena il sugo sarà pronto, lessate in abbondante acqua salata le fettuccine all’uovo, scolatele e poi versatele nella padella con le rigaglie. Fate saltare un minuto, aggiungete il burro rimasto e poi servite.

 


venerdì 6 marzo 2020

Consumare regolarmente peperoncino fa bene al cuore

Consumare regolarmente peperoncino fa bene al cuore

Il peperoncino è una spezia in grado di apportare tanti benefici. Uno studio italiano sostiene che consumarlo quattro volte alla settimana riduce il rischio di morte per infarto del 40% e di ictus di oltre il 60%

Il peperoncino apporta dei benefici alla salute del cuore e previene il rischio di ictus.
A sostenerlo è una ricerca recente italiana pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology. È stata accuratamente condotta dagli epidemiologi dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università dell’Insubria a Varese e il Cardiocentro Mediterraneo di Napoli. Lo studio in questione ha esaminato quasi 23 mila cittadini del Molise che da 8 anni stanno partecipando a un’ampia indagine epidemiologica su salute e alimentazione (Studio Molisani).
Dagli elementi raccolti è emerso che consumare quattro volte la settimana questa spezia aiuta a ridurre il rischio di morte per infarto del 40% e per ictus di oltre il 60%. Inoltre è stato rivelato che questa abitudine alimentare è in grado di ridurre del 23% il rischio di morte per qualunque causa rispetto a chi non lo assume regolarmente. Il merito degli effetti benefici del peperoncino è del suo principio attivo, la capsaicina. Essa è in grado si stimolare la produzione del grasso bruno. Di conseguenza il metabolismo diventa accelerato e tende così a consumare più calorie. La capsaicina inoltre è promotrice del colesterolo buono. Permette di ridurre efficacemente i trigliceridi e la proteina C-reattiva. La sua azione protettiva ostacola le molecole pro-infiammatorie e previene le malattie aterosclerotiche. Questo benefico principio attivo svolge anche un’azione antinfiammatoria riducendo gli effetti dolorosi del mal di testa, mal di denti e ogni genere di dolore.
Questa spezia, molto utilizzata in cucina, si ricava da una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee e in particolare al genere Capsicum. Si presenta con foglie verdi e fiori bianchi. I suoi frutti invece sono rossi e di forma allungata. La pianta ha come provenienza il Sudamerica. Fu infatti importata in Europa da Cristoforo Colombo. Coltivata facilmente anche nel nostro Paese. In passato questa spezia era molto utilizzata tra le classi meno abbienti per insaporire i loro piatti poco saporiti. Per questo motivo si guadagnò la dicitura di “spezia dei poveri”. Contiene tante vitamine, tra cui la B, K, A, moltissima C e anche la E. Nota per avere notevoli proprietà afrodisiache.
I nutrizionisti inoltre sostengono che è anche un antibatterico naturale e un antiossidante potente. È un protettore della flora batterica intestinale se utilizzato con moderazione. Secondo gli esperti di benessere e nutrizione infatti questa spezia può essere consigliata come un’integrazione alimentare quotidiana preziosa e alleata del nostro benessere.

giovedì 5 marzo 2020

Come fare il Cappuccino con il Microonde


Possiamo preparare infatti, ogni mattina, con un pizzico di dimestichezza, un cappuccino schiumoso pronto da gustare in pochi secondi. La colazione al bar sarà soltanto un ricordo perché potrete assaporarla a casa vostra ancora comodamente in pigiama.
Impostando la modalità 30 secondi otterrete la bevanda perfetta. Per iniziare prendete un barattolo di scarto in vetro ben lavato e asciutto, il coperchio del barattolo non deve essere di metallo. Riempite la metà di latte, chiudete con coperchio e sbattete energicamente il barattolo. A composto leggermente schiumoso aggiungete il goccio di caffè (io ci metto una tazzina!), attenetevi alle dosi riportate nel paragrafo curiosità. Infilate nel microonde per 30 secondi ed il cappuccino fatto in casa è pronto!



Cappuccino


Spaghetti poveri |

la ricetta -VIDEO-.

https://www.chedonna.it/2020/03/05/spaghetti-poveri-la-ricetta-video/


DOSI X 4 PERSONE

Per preparare gli spaghetti poveri, avrete bisogno di:
  • 320 grammi di spaghetti
  • 100 grammi di acciughe sott’olio
  • 80 grammi di cipolle rosse
  • 30 grammi di capperi sotto sale
  • 100 grammi di olive taggiasche denocciolate
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 peperoncini freschi
  • prezzemolo quanto basta
  • 40 grammi di pangrattato
  • 40 grammi di olio extra vergine di oliva
Per prima cosa si dovrà mettere sul fuoco una pentola con acqua salata dove cuocere la pasta, nel frattempo in una padella mettere dell’olio e la cipolla rossa finemente tagliata con lo spicchio d’aglio. Portare a soffriggere per qualche minuto mescolando di tanto in tanto.
Sciacquare i capperi sotto sale e tritarli in modo grossolano e aggiungerli al soffritto così come le acciughe dopo averle sgocciolate dall’olio. A questo punto si potranno aggiungere i peperoncini freschi tagliati a pezzettini. Lasciar cuocere tutto fino a quando le alici non si scioglieranno completamente.
In un’altra padella si dovrà tostare il pangrattato assieme ad un filo d’olio d’oliva. A questo punto aggiungere al condimento le olive taggiasche e il prezzemolo tritato. Scolare la pasta e spadellarla nella padella con il condimento, in ultimo unire il pangrattato e servire.

Pollo alla birra: ricetta semplice e appetitosa.