sabato 1 giugno 2019

I cibi grigliati sono cancerogeni? Istruzioni a prova di gusto e di salute

La griglia è un modo sano di cucinare gli alimenti (elimina grassi e impurità). Ma attenzione al pericolo maggiore

Verdura

Grigliamo pannocchie di mais, cipolle (contengono quercetina ad azione anticancerogena), peperoni, zucchine, melanzane e trevisana: PAHs e HCA non si formano sulle verdure

Pesce

Ricco in proteine, fosforo, calcio, vitamina D e acidi grassi polinsaturi omega-3, quelli buoni. Dato il minor contenuto in grassi saturi, alla griglia produce meno PAHs rispetto alla carne, ma tale cottura impoverisce il contenuto in vitamine del gruppo B e PP, rispetto, ad esempio a quella al cartoccio. Anche per il pesce vi sono limitazioni secondo alcuni studi perché ai benefici nella protezione da infarti, ne è controparte una correlazione tra consumo eccessivo e accumulo di contaminanti quali mercurio, diossine e policlorobifenili, ma ciò dipende dal tipo di pesce e da altre variabili.

Carne

Una delle fonti maggiori di proteine ma è provata una correlazione tra un consumo settimanale oltre i 300 grammi e rischio di diabete, problemi cardiovascolari, aumento di colesterolo e insulina nel sangue e insorgenza di diversi tumori. Distinguiamo tra carne rossa (manzo, cavallo, anatra, oca e capra) associata all’insorgenza di tumori ad esofago e colon-retto) e bianca (pollame, ma anche agnello, capretto, suino e vitello). Entrambe hanno proteine ad alto valore nutritivo e micronutrienti (vitamina B12 e zinco). Cambia il contenuto in grassi saturi, minore nella bianca, responsabili dei PAHs, a cui si può parzialmente rimediare mediante marinatura.

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