giovedì 3 marzo 2022

One pot pasta (e non solo), cos’è e come si prepara in un’unica pentola

Questo tipo di preparazione comporta una serie di vantaggi pratici da non trascurare, uniti a risultati avvolgenti e cremosi al palato. Nell’articolo vi spieghiamo i trucchi per eseguire questa tecnica, proponendovi in seguito alcune ricette facili, rapide e gustose. 1 / 15 One pot Se fare una one potvuol dire cucinare una pietanza usando un’unica pentola, questa è un’usanza gastronomica vecchia come il mondo. Da qualche anno, però, con one pot indichiamo una tendenza connessa alla preparazione della pasta. Che non viene più calata in acqua bollente e poi amalgamata con i sughi, ma fatta cuocere direttamente in un recipiente insieme agli ingredienti. Che vengono messi tutti insieme e a crudo (inclusa la pasta) e ricoperti con acqua a temperatura ambiente. Il trend–o tecnica –l’ha lanciato l’autrice statunitense Martha Stewart. Ma poi ha conquistato varie cucine del globo e– pur con un po’ di scetticismo– si è insinuato anche nelle nostre. Il motivo? La one pot pasta comporta una serie di vantaggi pratici da non trascurare, uniti a risultati avvolgenti e cremosi al palato. Nelle prossime schede vi spieghiamo i trucchi per eseguire questa tecnica, proponendovi in seguito alcune ricette facili e gustose. 2 / 15 One pot pasta, alla Martha Stewart o risottata: come si fa La chiamiamo tecnica, ma la one pot pasta è abbastanza semplice e non richiede un alto livello di abilità. Basta regolarsi con le quantità. Come Martha Stewart insegna, si mette tutto in un unico recipiente (wok, casseruola, tegame) coprendo con acqua a temperatura ambiente e cuocendo a fuoco medio. Diciamo che il rapporto tra pasta e acqua deve essere di 1:3. Ma le percentuali possono cambiare a seconda degli ingredienti che rilasciano più o meno liquidi e del tipo di pasta. Visto che cuocerà tutto insieme, dobbiamo regolarci bene con i tagli della materia prima. Occhio a non usare pentole troppo alte e strette e a non abbondare con l’acqua– se si asciuga troppo se ne può aggiungere in corso d’opera. Se non ci piace questo metodo, la pasta si può anche risottare, versando un mestolo per volta di acqua calda o brodo. E gli ingredienti, volendo, possono essere messi a soffriggere pure prima di inserire la pasta. In questo modo, Stewart potrebbe non chiamarla più one pot, ma vi assicuriamo che il risultato è sicuramente gustoso. 3 / 15 One pot: perché sì Sono essenzialmente tre i motivi principali per i quali scegliere una one pot. Il primo riguarda il cronometro: cimentarsi in diverse preparazioni e cotture separate fa, infatti, allungare i tempi che con la one pot si riducono. C’è chi si diverte proprio nel realizzare pietanze elaborate e con lunghi passaggi, ma il tempo, a volte, è tiranno anche per i più abili. E, cosa da non trascurare, stando di meno davanti ai fornelli, si agevola il risparmio energetico. Poi c’è il vantaggio pratico di dover lavare solo una pentola, diminuendo la fatica, riducendo i consumi di acqua e sapone, e ottimizzando lo spazio: ecco perché la one pot è perfetta da sfoggiare nelle cucine piccole, ma anche nei banchetti di fortuna allestiti in montagna o in barca. Senza dimenticare il risultato strettamente culinario, che è fondamentale: cuocere pasta e ingredienti insieme fa sì che gli amidi rimangano dentro, donando al piatto cremosità e sapore. Inoltre, è inutile lasciarsi frenare troppo dal nazionalismo gastronomico. Questo tipo di preparazione non si discosta dal principio di tante ricette della nostra tradizione: come, ad esempio, la pasta e patate napoletana con la provola. 4 / 15 One pot: perché no In realtà sono pochi i motivi per i quali non scegliere una one pot. Uno di questi può essere la poca praticità se dobbiamo cucinare per tante persone. Ma se abbiamo una bella casseruola ampia, il problema è risolto. Forse il limite principale, se vogliamo chiamarlo tale, è che non possono essere usate le paste fresche, perché i tempi di cottura sono troppo brevi. 5 / 15 ll ricettario di Martha Stewart Martha Stewart è la paladina per eccellenza di questa preparazione. Sono tantissime le ricette che portano la firma della scrittrice e personaggio televisivo statunitense e che richiedono l’utilizzo di una sola pentola. Nel 2014 è stato pubblicato un libro, One pot, con dentro più di 120 piatti scelti da lei. Non solo pasta, ci sono preparazioni di tutti i generi. 6 / 15 Una ricetta con il vino rosso Gli spaghetti one pot sono un piatto dalle mille qualità. Una su tutte: la cottura in un’unica pentola dona loro una cremosità speciale. È il caso di questi spaghettoni al vino rosso: semplici ed eleganti, vi faranno fare bella figura a cena con poco sforzo. Anche se alla vostra tavola si siede un ospite dell’ultimo momento. Non preoccupatevi per il tempo, ci vogliono solo 20 minuti per preparare il tutto. 7 / 15 La variante della carbonara (con le zucchine) La crema di amido che si forma nel wok, dove cuociono pasta e zucchine insieme, si sposa a perfezione con l’uovo. Non importa manchi il guanciale, questa carbonara verde è gustosa e avvolgente. 8 / 15 Con i legumi e le acciughe One pot e legumi è un matrimonio che s’ha da fare. I segreti di queste mafalde con i ceci sono due: il fondo con le acciughe che si sciolgono nell’olio e il brevissimo tempo di cottura (in 15 minuti avrete il piatto pronto a tavola). 9 / 15 Dalla Sardegna una ricetta della tradizione (ma one pot) Gli gnocchi sardi sembrano fatti apposta per la one pot: in questa ricetta con zucca e fagioli, si nascondono deliziosamente in una crema morbida. La pancetta, invece, può essere usata anche come parte crunchy da aggiungere alla fine. 10 / 15 Pasta risottata Se siete amanti dei classici, potete provare questa pasta e fagioli risottata con il brodo e servita con guanciale croccante. 11 / 15 La particolare cacio e pepe, ma «senza cacio» La cacio e pepe è un comfort food molto amato e rapido da cucinare. In questa versione il pecorino è sostituito dal miso che insieme alle mezze maniche forma un connubio super cremoso. 12 / 15 Le proprietà del limone Acqua insaporita dalle scorze di limone biologico, il Provolone del Monaco a mantecare in chiusura. Questa pasta agrumata si inizia a preparare la sera prima, quando si mettono a bagno le bucce. Dopo questo passaggio, però, ci vogliono pochi minuti per risottare lo spaghettino. 13 / 15 Spezzatino con la storica birra scura, la Guinness One pot non vuol dire solo pasta, lo abbiamo accennato. Se pensiamo alle carni, viene subito in mente lo spezzatino. Questo che vi proponiamo è il classico Guinness stew che si cucina il giorno di San Patrizio in Irlanda. 14 / 15 Stanley Tucci e la ricetta delle uova in purgatorio Le uova in purgatorio sono un piatto povero e tradizionale che richiede l’utilizzo di una sola padella. Ecco la ricetta che Stanley Tucci, vincitore di due premi oscar e protagonista della docu- serie Searching for Italy, mangiava durante la sua adolescenza trascorsa in Italia.

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