Aglio, Olio evo e peperoncino piccante sono gli ingredienti base della mia cucina e ciò la colloca nella "Cucina povera". La cucina è CULTURA, senza tema di smentite e perciò la definisco EPICUREA: valorizza ciò che hai, non desiderare l'impossibile.
venerdì 28 maggio 2021
Frittata di ricotta
INGREDIENTI E DOSI
una cipolla media
300 g di ricotta
di pecora
6 uova
foglie di mentuccia
sale q.b.
pepe q.b.
olio EVO q.b.
Tritate la cipolla e fatela soffriggere per 5 minuti a fuoco dolcissimo con due cucchiai di olio in una ampia padella (se ne avete, sceglietene una molto antiaderente). Nel frattempo, abbiate cura di scolare la ricotta della propria acqua così che diventi bene asciutta.
Aggiungete ora le foglie di mentuccia ben lavate e sminuzzate alla cipolla. Mescolate con un utensile in legno e lasciate insaporire un minuto. Versate ora in padella la ricotta asciutta e regolate di sale e pepe. Con i rebbi di una forchetta stemperatela bene, continuando a mescolare per un paio di minuti così da farla ulteriormente asciugare. Sbattete grossolanamente le uova con un pizzico di sale e versatele sulla ricotta.
Profumate con un po’ di pepe e mescolate per uniformare il composto. Mettete il coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso fin quando la frittata non si è rappresa, scuotendo spesso la padella perchè non si attacchi al fondo.
Rovesciate dunque la frittata (aiutandovi con un piatto o con un coperchio) e completate la cottura senza coperchio. Quando la frittata è pronta fatela asciugare sopra fogli di carta assorbente da cucina. Servite la frittata di ricotta ben calda; in caso vi troviate nella necessità di doverla riscaldare, fatelo a fuoco dolcissimo e con il coperchio.
Persone: 4 | Tempo: 25 minuti | Difficoltà Aaaaa
Sardoncini scottadito
INGREDIENTI E DOSI
1 kg di sarde oppure alici
olio EVO q.b.
prezzemolo tritato
sale q.b.
pepe q.b.
uno spicchio di aglio
stecchini di legno lunghi
Pulire le sarde o le alici eliminando la testa e anche l’intestino. Lavarle sotto l’acqua corrente e tamponarle con la carta cucina per eliminare l’acqua in eccesso. A parte, in una ciotola, preparare la panatura con l’aglio e il prezzemolo tritati finemente e una buona quantità di pangrattato, aggiungere qualche cucchiaio di olio evo e regolare il sale e pepe. Mescolare bene per ottenere un composto umido. Versare il tutto su un foglio di carta forno. Infilare poi le alici o sarde negli stecchini e passarle nella panatura aiutandovi con le mani per meglio far aderire il composto. Se si dispone di una griglia, sistemarvi gli stecchini, condire con un filo di olio evo e arrostire per circa quindici minuti avendo cura di girarli spesso. Per la cottura in forno adagiare gli stecchini su una placca rivestita con carta forno, condirli con olio e cuocerli in forno già caldo a 180/200°C sino a doratura da ambo i lati. Servire caldissimi e croccanti.
I sardoncini sono una ricetta tipica romagnola facile, economica e molto gustosa. Nei tempi passati, era tradizione che fossero cucinati dai pescatori direttamenti al porto, su una graticola. Si tratta di alici oppure sarde impanate e grigliate, arricchite con una panatura a base di fatta di pangrattato, prezzemolo, aglio, sale, pepe e olio EVO.
Persone: 4 | Tempo: 135 minuti | Difficoltà AAaaa
Ragù di seppia
INGREDIENTI E DOSI
500 g di seppie pulite
400 g di passata di pomodoro
una cipolla piccola
uno spicchio aglio
un bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo tritato
olio EVO q.b.
sale fino q.b.
pepe nero q.b.
Per prima cosa preparare le seppie: tagliare le seppie e tocchetti e passarle con il mixer, perché diventino una specie di macinato. Fare poi un trito con la cipolla e soffriggerla in una casseruola, assieme allo spicchio d’aglio finché non appassisce. Alzare la fiamma, aggiungere la seppia e lasciare insaporire qualche minuto, quindi sfumare con il vino bianco.
Una volta che il vino è evaporato unire la polpa di pomodoro, regolare il sale e il pepe, coprire con un coperchio e proseguire la cottura per circa 40/45 minuti o fino a quando le seppie non saranno tenere e il ragù ben ristretto. Bollire quindi la pasta desiderata per poi versarla direttamente in padella al fine di amalgamarla bene con il condimento. Per dare l’ultimo tocco, dare una generosa spolverata di prezzemolo al momento di impiattare.
Le seppie sono un ingrediente molto utilizzato nella cucina romagnola. La seppia dell’Adriatico è unica, diversa da tutte le altre specie del Mediterraneo; numerose sono le ricette che includono questo mollusco come ingrediente principale. Il Ragù di seppia non è difficile da preparare, richiede unicamente un po’ di pazienza per i tempi di cottura. Pur non potendosi considerare un sugo “last minute”, insomma, il risultato ripaga ampiamente l’attesa.
Persone: 4 | Tempo: 60 minuti | Difficoltà AAaaa
Baccalà alla bolognese
INGREDIENTI E DOSI
600 g di baccalà (già ammollato)
2 cucchiai di farina
50 g di burro
mezzo bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di olio EVO
Lavare il baccalà, tagliarlo a grossi pezzi ed eliminare le lische ammesso che ce ne siano quindi asciugarlo tamponandolo con carta da cucina e infarinarlo. Lavare, asciugare e tritare il prezzemolo e l’aglio.
Mettere l’olio in una casseruola facendolo scaldare quindi far rosolare i pezzi di baccalà circa due minuti per parte sul fuoco medio e aggiungere poi il trito di prezzemolo. Aggiungere anche il burro a fiocchetti poi bagnare con il vino, abbassare la fiamma al minimo e far cuocere per circa venti minuti s. Adagiare i pezzi di baccalà sopra al piatto di portata, aggiungere il limone filtrato al condimento rimasto nella casseruola, mescolare per emulsionare bene ed irrorare il baccalà con tale sugo.
Il baccalà alla bolognese è una ricetta molto gustosa per un prodotto eccezionale. Nei tempi passati il baccalà era l’unico pesce che alcune popolazioni potevano permettersi per la loro lontananza dal mare. Questa è una pietanza semplicissima da preparare, non richiede una lunga cottura e neanche una lunga preparazione; il risultato è eccellente: un sapore delicato che piace perfino a chi non ama questo tipo di pesce. Inoltre, se accompagnato con polenta calda oppure grigliata e con pomodorini gratinati, potrebbe diventare un gustosissimo piatto unico.
Persone: 4 | Tempo: 30 minuti | Difficoltà Aaaaa
Calzagatti modenesi
INGREDIENTI E DOSI
700 g di farina gialla
1 kg di fagioli borlotti freschi
70 g di pancetta
60 g di burro
500 g di pomodori pelati
una cipolla
sale q.b.
Mettere sul fuoco una pentola con 2 l di acqua fredda e versarvi i fagioli. Portare a bollore e continuare la cottura finché i legumi saranno lessati. Scolarli con un ramaiolo forato e tenerli da parte in una capace terrina. Conservare anche l’acqua di cottura. Tritare la pancetta con la cipolla. Fare rosolare il tutto in un tegame preferibilmente di coccio con il burro.
Aggiungere i pomodori, salare leggermente e fare cuocere per dieci minuti, mescolando di tanto in tanto. Versare i fagioli e proseguire la cottura a fuoco basso per 20 minuti.
Portare a ebollizione l’acqua di cottura dei fagioli, quindi versarvi a pioggia la farina gialla. La polenta va servita ancora morbida ma non troppo bollente. Fare cuocere la polenta per circa trenta minuti, rimestandola di continuo con un cucchiaio di legno in modo da evitare la formazione di grumi. Unire la salsa con i fagioli alla polenta e proseguire la cottura per quindici minuti. Versare il tutto in ciotole di coccio monoporzione e lasciare raffreddare per due o tre minuti prima di portare i calzagatti in tavola.
Secondo la leggenda lo strano nome della ricetta è dovuto a una vecchina che, preparando le due pietanze, abbia incespicato in uno dei gatti ospiti della casa e che i fagioli si siano riversati nella polenta: da qui calza (calcia) gatti!
Persone: 6 | Tempo: 60 minuti | Difficoltà AAaaa
domenica 23 maggio 2021
La carbonara di Alessandro Borghese
La carbonara di Alessandro Borghese:dosi x 4 porzioni
Per preparare un’ottima carbonara classica servono: 400 g di spaghetti, 4 tuorli, 150 g di guanciale, 50 g di pecorino romano grattugiato, 40 g di parmigiano reggiano grattugiato, q.b. di sale e pepe, q.b. di aceto.
1)l’uovo
In una bowl alta e capiente, con l’aiuto di una frusta, sbattere i tuorli d’uovo insieme a pecorino e parmigiano. Poi, aggiustate di sale e aggiungete il pepe.
2) il guanciale
Passate ora a tagliare il guanciale in piccoli bastoncini. Poi, rosolateli in una padella antiaderente. Lo chef Borghese, per questo passaggio, suggerisce un’accortezza: «Partite dalla padella fredda per far sciogliere il grasso». Alla fine cottura, aggiungete una spruzzata di aceto e mettete da parte.
3)la pasta
Fate cuocere la pasta in acqua bollente e salata e scolatela al dente. A questo punto, versate gli spaghetti nella bowl con le uova e il guanciale (tenetene un po’ da parte per decorare). Poi, mescolate bene, così da far amalgamare bene il tutto.
4)l’impiattamento
Adesso non resta che impiattare. Se volete presentarla come lo chef Alessandro Borghese, raccogliete gli spaghetti a nido e rifinite con del guanciale rosolato.
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