domenica 9 gennaio 2022

Città che vai, torrone che trovi: Benevento, Cremona e Grinzane Cavour

18 GENNAIO 2016 TERRITORIO TORRONE CURIOSITÀ Scoprite i luoghi dove il torrone è diventato parte integrante del territorio Il Torrone non è solo una delle nostre più grandi passioni. È un patrimonio dell’intero Mediterraneo. La sua antichissima origine si lega alle scorribande degli arabi, che lo chiamavano «qubbayta» e con ogni probabilità lo importarono dalla Cina; alla golosità dei Romani, che lo nominarono «cupedia» o «cubbaida» e ne radicarono la produzione in Sicilia, nel Beneventano e nella Bassa lombarda. Passando per gli anni dell’Evo Medio in cui, sotto l’appellativo di «touron» o «nougat», si diffuse in Francia e in Spagna. Fino alla leggenda premoderna di Cremona i cui pasticceri, ispirandosi al Torrazzo della città, avrebbero consegnato alla storia il nome e la foggia del torrone contemporaneo. Secoli di import-export, influenze culturali, passaggi di ricette e contaminazioni. Il torrone è, più di ogni altro, un dolce che si lega al territorio dove viene prodotto, accogliendo ed inglobando le tradizioni locali e trasformandosi, nelle mani dei giusti pasticceri, in un’eccellenza tipica. Ma quali sono i luoghi dove il torrone ha trovato la sua vocazione artigiana? Ecco una carrellata delle principali città dove ci piace degustare questo antichissimo dolce. Partiamo con le tappe italiane. citta-benevento Benevento L’antica capitale del Sannio è la città italiana che contende a Cremona l’origine storica del torrone tricolore. Per afferrare la primogenitura, però, non basta un piatto di lenticchie. Viene bensì chiamato in causa lo stesso Marziale, poeta latino del I secolo a.C., il quale annoverava la cupedia – progenitrice del torrone – tra i prodotti tipici di Benevento e del Sannio in generale. Cupedia deriva dal latino cupio («desiderare»), tanto il torrone sannita era amato dai Romani. Se parliamo di “Torrone di Benevento” oggi ci riferiamo a diverse varietà: quello bianco con mandorle, il “cupedia” bianco con nocciole, quello bianco morbido con mandorle (chiamato «del Papa» perché verosimilmente destinato a vecchi porporati sdentati) e il Torroncino Croccantino ricoperto con cioccolato, tipico di San Marco dei Cavoti, che a questa specialità, in dicembre, dedica una pittoresca festa. cremona-torrazzoCremona Se a Benevento spetta l’origine, a Cremona si deve il nome. Così almeno stando alla leggenda che vuole il torrone cremonese figlio di un’idea originale. Il 25 ottobre 1441, Bianca Maria Visconti sposa Francesco Sforza e i pasticceri di corte celebrano l’unione con un dolce che farà storia. Prendendo spunto dal Torrazzo della cattedrale, creano una torre in miniatura (simbolo di territorialità e saldezza) fatta di miele, zucchero, albumi d’uovo e frutta tostata. Da Torrazzo a torrone la strada è breve. Oggi Cremona è uno dei grandi poli produttivi di questa leccornia, celebrata durante l’annuale Festa del Torrone, a novembre. Torroneria-Piemontese-galloGallo Grinzane – Alba (CN) Non fatevi trarre in inganno dall’umile apparenza di questa piccola frazione di Alba, capitale delle Langhe e dell’omonimo Tartufo Bianco. Grazie all’opera di nostro bisnonno Giuseppe, la famiglia Sebaste produce torrone dal lontano 1885. Un torrone unico, perché il primo in assoluto ad aver introdotto le nocciole nell’impasto, al posto delle mandorle. Il torrone croccante o morbido con le nocciole (solo Nocciole Piemonte IGP per i prodotti di Antica Torroneria Piemontese) si è talmente legato al territorio delle Langhe da diventarne un’eccellenza autoctona, un classico italiano e poi internazionale, simbolo della festa.

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