sabato 11 novembre 2023

Cappuccino a regola d'arte

Colazione all'italiana: come preparare un cappuccino 'a regola d'arte' Il cappuccino sembra una prerogativa del tutto italiana, ma la sua nascita sembra si possa fare risalire all'Austria e non al nostro paese Il binomio perfetto per la colazione all'italiana è rappresentato dal cappuccino accompagnato da un buon cornetto appena sfornato. Molti pensano che il cappuccino sia semplicemente uno po' di caffè insieme ad un po' di latte e che non ci sia nulla di difficile nel prepararlo. Ma nella realtà non è così. Chi lo ama si aspetta sempre di degustarne uno fatto a regola d'arte. Ecco quindi cinque errori che i baristi devono assolutamente evitare. 1. Alla base di un ottimo cappuccino c'è sempre un buon caffè. Gran parte della bontà del cappuccino è legato alla qualità del caffè, quindi non sceglierne mai uno di bassa qualità. 2. Non utilizzare mai latte a lunga conservazione ma esclusivamente un latte fresco ed intero per ottenere una crema di latte spumosa. 3. Quando si versa il latte non bisogna mai eccedere troppo perchè altrimenti il caffè diventa troppo diluito e non si crea la spuma voluta. La giusta quantità di latte per un cappuccino è 100 ml. 4. Per ottenere un cappuccino cremoso non bisogna assolutamente immergere tutta la lancia nel bricco con il latte. Il latte deve aumentare di volume incorporando l'aria e quindi lo si fa al meglio immergendo solamente la parte finale del vaporizzatore e non fare toccare alla lancia il lato interno del bricco. Solo a questo punto si dovrà aprire al massimo il vapore e fare roteare il bricco. 5. Dopo aver montato la crema, questa andrà versata. Ma non bisogna farlo subito, è necessario prima agitare leggermente il bricco per far amalgamare al meglio la parte più cremosa con quella liquida. Infine bisogna lasciare riposare un attimo la spuma ed inclinare leggermente la tazza con il caffè e versare la crema fino a totale riempimento. Sempre in relazione al cappuccino c'è da aggiungere come gli ultimi studi effettuati attribuiscano la nascita del cappuccino non all'Italia ma bensì a Vienna. La prima storia parla di un frate friulano dell'Ordine dei Cappuccini inviato da Papa Innocenzo a Vienna. Il religioso, trovando il caffè austriaco troppo forte, avrebbe chiesto qualcosa per allungarlo e la bevanda ha preso il nome di 'Kapuziner' vista la somiglianza del colore con la tonaca del frate cappuccino. La seconda versione parla di truppe polacche in combattimento coi turchi; dopo aver trovato sacchi di caffè abbandonati dai nemici nel loro accampamento, lo avrebbero preparato in versione addolcita allungandolo con il latte.

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