giovedì 26 ottobre 2017

Il piccante orgoglio di Calabria: tutto quello che dovete sapere sulla 'nduja

Il piccante orgoglio di Calabria: tutto quello che dovete sapere sulla 'nduja
'Nduja di Spilinga 
Da prodotto di nicchia, reperibile solo nel luogo d'origine, a tipicità famosa in tutto il mondo. Ecco come si produce e dove provarla. 

giovedì 19 ottobre 2017

PAPPARDELLE ALLA BURINA

Ho preso spunto da varie ricette presentate su Internet e ne ho elaborata una del tutto mia e ora vado a presentarla:

Ingredienti:

  1. Pappardelle (o Tagliatelle, o Tagliolini) all'uovo se preferite
  2. Ricotta, di mucca o di pecora
  3. Funghi porcini o misti (vanno benissimo quelli surgelati)
  4. Guanciale
  5. Formaggio (pecorino o parmigiano secondo i gusti)
  6. Panna da cucina
  7. Pomodorini 
  8. Cipolla bianca
  9. Vino Bianco
  10. Olio evo
  11. Sale
  12. Pepe
Le quantità dipendono, ovviamente dal numero dei commensali.
Preparazione:
  1. In una ciotola capiente amalgamate la ricotta e la panna aggiungendo un po' di formaggio e di pepe.
  2. In una padella grande mettete pochissimo olio evo, cipolla e guanciale
  3. Dopo un po' aggiungete del vino bianco e lasciate sfumare
  4. A questo punto aggiungete i funghi ancora congelati e poco sale.  Dopo 10' aggiungete i pomodorini, non tanti, e tagliati almeno in due. Lasciate cuocere ancora per 3'/5' aggiungendo un po' di acqua di cottura e versate le fettuccine che finiranno di cuocere in padella.
  5.  Quando le pappardelle saranno cotte, a vostro gusto, spegnete il fuoco e versate nella padella la crema ottenuta con la ricotta e la panna. Secondo il vostro gusto aggiungete il formaggio e il pepe.


domenica 8 ottobre 2017

La carne rossa fa male o no? La risposta definitiva: cosa dice l'associazione contro i tumori


7 Ottobre 2017

La carne rossa fa male o no? La risposta definitiva: cosa dice l'associazione contro i tumori
È il dilemma che divide i vegani (o vegetariani) dai carnivori. La domanda delle domande: la carne rossa fa male? Quanta se ne può mangiare al massimo?

Ci sono teorie diverse, la stessa Organizzazione Mondiale della sanità non è chiarissima. Allora il Mattino ha chiesto direttamente all’Airc, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.  La risposta è che dipende dalla quantità. Di sicuro è nocivo  “un consumo eccessivo di carni rosse, soprattutto di carni rosse lavorate (salumi, insaccati e carne in scatola), che aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori”. Il rischio dipende dalla "quantità e frequenza dei consumi". Un consumo modesto di carne rossa (una o due volte a settimana al massimo) è accettabile anche per l'apporto di nutrienti preziosi (soprattutto vitamina B12 e ferro) mentre "le carni rosse lavorate andrebbero consumate solo saltuariamente”.

Secondo Airc "le proteine animali sono costituite dalle stesse molecole chimiche di quelle vegetali, gli amminoacidi. A far male, nel caso di consumo eccessivo, è il modo in cui interagiscono con l’organismo: ad esempio la conservazione, nel caso delle carni lavorate, o le modalità di cottura, che modificano le molecole presenti rendendole potenzialmente dannose per la salute".

Le alte temperature "sterilizzano" la carne diminuendo il pericolo di contaminazioni da microorganismi e causano cambiamenti nella struttura chimica delle proteine aumentandone la digeribilità e il potenziale nutritivo. “Tuttavia nel processo si formano anche sostanze, come le ammine eterocicliche, potenzialmente tossiche e cancerogene".

Inoltre, i cibi di origine animale, oltre alle proteine, contengono anche altre sostanze, tra cui grassi saturi e il ferro del gruppo eme: in dosi eccessive queste sostanze stimolano l’aumento del colesterolo, i livelli di insulina nel sangue e l’infiammazione del tratto intestinale, aumentando il rischio di patologie come i tumori, in particolare quelli del colon-retto.

Gli epidemiologi sono concordi sul fatto che le persone che seguono diete ricche di proteine animali, soprattutto carni rosse e lavorate, corrono un rischio maggiore di sviluppare patologie come diabete, infarto, problemi cardiovascolari, obesità e cancro. “Tra i tumori - si legge ancora sul sito dell’Airc - il rischio aumenta soprattutto per quelli dell'apparato gastro-intestinale, come il cancro al colon-retto e allo stomaco, ma anche per alcuni tumori "ormone-dipendenti" come quello al seno, alla prostata e all'endometrio".

Insomma, quanta se ne può mangiare? Il World Cancer Research Fund raccomanda di consumare non più di 300 grammi a settimana.

mercoledì 27 settembre 2017

Quanto ragù sugli spaghetti? La dieta mindful ti insegna a contare le calorie della porzione giusta

Un libro rivoluziona il concetto di porzione: un problema molto diffuso e spesso sottovalutato

27/09/2017 09:55 CEST | Aggiornato 20 minuti fa
su Huffington Post
Si chiama mindful eating, ed è la pratica che aiuta a risintonizzarsi con i bisogni del proprio corpo e a ritrovare un rapporto piacevole con il cibo. È una dieta che, senza imposizioni, aiuta a ritrovare un rapporto equilibrato con il cibo e a combattere la portion distortion: perché secondo la dietologa nutrizionista Francesca Noli e la dietista Emanuela Donghi il problema della porzione giusta è molto diffuso e spesso sottovalutato.
Così in "La dieta Mindful" (Red!) le autrici spiegano che negli ultimi anni il concetto di porzione è molto cambiato. Partiamo dall'America: l'hamburger classico è passato da 330 a 590 calorie, la porzione di patatine è triplicata (si è passati da 210 calorie a 610). E non che in Italia vada meglio: la pizza tradizionale che negli anni '60 – '80 aveva un peso di 200-250 grammi, ora pesa 300-350 grammi, ed è passata da 700 a 900 calorie.
Dal mattino al bar, alla sera in pizzeria, dunque le occasioni per sforare non mancano. Questi sono alcuni dei principali rischi, secondo le esperte.
Meglio il panino o la piadina?
  1. Rosetta con prosciutto e songino: 260 kcal

  2. Panino tipo ciabatta, con bresaola, scaglie di grana e rucola: 510 kcal
  3. Piadina prosciutto crudo, asiago, songino e pomodori: 610 kcal
A pranzo insalata ricca o insalatona?
  1. Insalata ricca con formaggio, bacon e uova: 285 kcal
  2. Insalatona con mais, olive, finocchi, carote, peperoni, radicchio, misticanza, songino, tonno, mozzarella: 420 kcal
Meglio un bicchiere di vino o uno Spritz?
  1. Un bicchiere di vino da 125 ml conta 84 kcal
  2. Un flute di spumante da 100 ml conta 90 kcal
  3. Uno spritz da 100 ml conta 140 kcal
Quanto ragù sugli spaghetti?
  1. 60 gr di pasta a crudo e 40 gr di ragù: 290 kcal
  2. 80 gr di pasta a crudo e 60 gr di ragù: 400 kcal
  3. 120 gr di pasta a crudo e 80 gr di ragù: 570 kcal
Che fetta taglio?

  1. 30 gr di crostata: 130 kcal
  2. 50 gr di crostata: 210 kcal
  3. 100 gr di crostata: 420 kcal
Nicoletta MoncaleroGiornalista e mamma





sabato 16 settembre 2017

Patate sabbiose

Le patate sabbiose sono un contorno molto goloso caratterizzato da una gratinatura al forno che rende il piatto particolare e squisito. Vediamo la ricetta per prepararlo ed alcune indicazioni utili per un risultato perfetto

Presentazione

Le patate sabbiose sono un contorno a base di patate decisamente diverso dal solito ma molto goloso. Le patate in questa preparazione vengono arricchite da una golosa panatura arricchita con delle erbe. Il tutto poi viene cotto in forno dove gratina e dà vita ad un contorno davvero ottimo. Le patate sabbiose sono ottime per accompagnare secondi piatti a base di carne rossa e bianca. Vediamo, quindi, come preparare delle ottime patate sabbiose.

Ingredienti
1 kg di patate
1 spicchio d’aglio
Rosmarino q.b.
Aromi per arrosti q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
60 g di pan grattato
Olio d’oliva q.b.
Preparazione
Per iniziare la preparazione delle  patate sabbiose dovete partire proprio dalle patate, ingrediente base di questa preparazione. Le patate andranno lavate, pelate e ridotte in spicchi o cubetti a seconda dei gusti e delle esigenze.

Mettete le patate all’interno di una pirofila da forno e condite con olio extravergine d’oliva abbondante, sale, pepe e rosmarino. Gli ingredienti sono pochi ma insieme daranno vita ad un risultato davvero incredibile e molto particolare.


Pangrattato per le patate sabbiose

Dedicatevi adesso al pangrattato. Potete utilizzare del pangrattato già pronto oppure realizzarlo voi stessi. In quest’ultimo caso avrete bisogno di pane ben raffermo, che dovrete privare della crosta esterna e ridurre in dadini, che andranno inseriti all’interno di un mixer. Basterà azionare il mixer per pochissimi secondi perché otteniate un perfetto pangrattato. Se lo desiderate ancora più fine potete proseguire ancora un po’ la lavorazione al mixer.

Prendete a questo punto una ciotola ben capiente ed aggiungetevi il pangrattato, gli aromi ed uno spicchio d’aglio ben tritato con un apposito schiaccia aglio. Amalgamate bene il tutto e poi cospargete le patate con il pangrattato aromatizzato. Mescolate per bene il tutto.

A questo punto le patate sabbiose sono pronte per essere messe in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti. Le patate sabbiose saranno pronte quando saranno ben dorate in superficie. Noterete subito che la loro superficie esterna e la panatura si sono gratinate perfettamente, il che rende le patate sabbiose una vera delizia, adatta a mille occasioni diverse, specialmente durante feste e avvenimenti importanti.

Consigli e varianti
Le patate sabbiose possono essere aromatizzate con altre erbe aromatiche come la salvia o l’origano, se lo desiderate. Decidete in base ai vostri gusti ed a quelli dei vostri ospiti per realizzare delle patate sabbiose di grande successo.

Le patate sabbiose sono un contorno a base di patate un po’ particolare e più gustoso ancora delle classiche patate al forno. In alternativa potete preparare delle frittelle croccanti di patate, delle patate duchessa, un purè di patate o un flan di patate. Tutte preparazioni a base di patate e tutte molto golose. Potete anche preparare un gateau di patate che oltre ad essere servito come piatto unico può esser ridotto in mini porzioni ed accompagnare i vostri secondi piatti.

Se desiderate delle patate sabbiose più piccanti potete sostituire il pepe con del peperoncino o della paprika piccante. Qualsiasi spezia abbinata alle patate sabbiose sarà un vero successo per cui scegliete quelle che preferite o che si abbina meglio al vostro menu o al piatto che dovete accompagnare.

Le patate sabbiose sono ottime da mangiare ben calde e subito dopo essere state preparate. In questo modo, infatti, potrete apprezzare la loro gratinatura ben croccante. Le patate sabbiose però possono conservarsi per al massimo un giorno, ma prima di esser nuovamente servite andranno irrorate con dell’olio extravergine d’oliva e rimesse in forno a 180°C per circa 10 minuti perché ritrovino la loro croccantezza iniziale e tornino golose come quando le avete preparate.