mercoledì 2 marzo 2011

SGABEI


Sono semplicemente una delizia della "cucina povera" e, se volete gustarli appieno, farciteli con alcune fettine di lardo di colonnata (o delle Apuane) con fettine di pomodoro.

La pasta di pane fritta (da Massa e in tutta la Versilia la chiamano panzanella, ma non è la stessa cosa, garantisco!), per cui i toscani vanno pazzi, in Lunigiana e a Carrara prende il nome curioso di sgabei, gli sgabelli su cui sedersi in attesa di mangiare il pasto vero e proprio! La ricetta è tratta dal volume "Cucina tradizionale della Lunigiana" di Francesca Grossi.
400 gr di farina
20 gr di lievito di birra
1 bicchiere e ½ di acqua
sale
olio per friggere
Sciogliere il lievito in una tazza di acqua tiepida, setacciare la farina e disporla a fontana sulla spianatoia, versare al centro il lievito, l'acqua e il sale. L'impasto deve risultare piuttosto morbido quindi, se occorre, aggiungere acqua. Lavorare bene per qualche minuto. Mettere a lievitare in luogo tiepido. Trascorsa un'ora, stendere l'impasto con il matterello in una sfoglia di un centimetro e mezzo di spessore, quindi ricavarne dei pezzi della lunghezza di circa 15 cm e larghi 3 cm. Far riposare gli sgabei per altri 20 minuti quindi friggerli in olio abbondante.
Rigirarli finché non assumono un colore dorato, asciugarli su carta paglia e cospargerli di sale o zucchero secondo i gusti.

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