Aglio, Olio evo e peperoncino piccante sono gli ingredienti base della mia cucina e ciò la colloca nella "Cucina povera". La cucina è CULTURA, senza tema di smentite e perciò la definisco EPICUREA: valorizza ciò che hai, non desiderare l'impossibile.
lunedì 20 settembre 2021
La crema pasticcera al caffè: pronta in 5 minuti e con solo 110 calorie!
Tra l’altro si tratta di una ricetta molto semplice e che non richiede una lista degli ingredienti troppo lunga.
Non solo. Una volta imparata la tecnica di base, la puoi personalizzare coi gusti che più ti piacciono. Ma anche se ti limiti al caffè, questo ti assicura un gusto pieno e intenso e una aroma inconfondibile.
Ma veniamo alla ricetta.
Gli ingredienti
Per tre porzioni ci vogliono: 500 ml di latte; 3 cucchiai di farina; 70 grammi di stevia o 3 cucchiai di zucchero di canna o semolato; 2 tazzine di caffè ristretto (o due cucchiai di caffè solubile); due rossi d’uovo.
La preparazione
La prima cosa è preparare il caffè. Per questa ricetta è essenziale che il caffè sia fresco e anche piuttosto forte e concentrato.
Nel mentre il caffè si fredda, bisogna mescolare i rossi con la stevia (o con lo zucchero semolato) e lavorare il tutto con una frusta a mano fino a ottenere una spuma ariosa, chiara e leggera.
A questo punto aggiungi il latte e il caffè. Poi setacci la farina e la aggiungi a poco a poco al composto uova-zucchero-latte-caffè, facendo in modo che non rimangano grumi.
Dopodiché si mette tutto in una pentola e si fa cuocere a fiamma bassa mescolando costantemente, se possibile con un un cucchiaio di legno.
Quando la crema sta per bollire, la togli dal fornello e prosegui a mescolare fino a che raggiunge la giusta densità. Poi metti tutto a rassodare in frigo, non senza aver sigillato con della pellicola per alimenti.
mercoledì 8 settembre 2021
Bon bon al cioccolato: bellissimi, pronti in 10 minuti con 3 ingredienti!
Scritto da Francesca
Questi bon bon al cioccolato non sono solo bellissimi da vedere, sono davvero deliziosi da gustare.
Facilissimi da realizzare, si preparano in 10 minuti con 3 soli ingredienti.
Freschi e golosi, piaceranno a tutti in famiglia! Noi di Non Solo Riciclo vi presentiamo la ricetta base, voi potete decorarli e arricchirli ricorrendo alle vostra innata creatività culinaria: cocco rapé, cacao amaro, granella di nocciola, top al caramello, zuccherini colorati, qualsiasi nuova aggiunta regalerà ai vostri cioccolatini un tocco personale ed inconfondibile.
Bon bon al cioccolato: ingredienti e preparazione
Per realizzare questi cioccolati procuratevi:
biscotti secchi, 150 g
crema alle nocciole, 3 cucchiai
formaggio fresco spalmabile, 150 g
Con queste dosi, preparerete bon bon per 4 persone. Vista l’estrema facilità del procedimento, potete farvi aiutare dai vostri bambini, saranno felici di improvvisarsi pasticceri per un giorno!
Inserite i biscotti nel frullatore, quindi tritateli finemente. Se preferite, metteteli in una busta per alimenti e polverizzateli con il batticarne.
Trasferiteli ora in una ciotola e aggiungete il formaggio spalmabile e la crema alla nocciole. Amalgamate tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno, quando il composto risulterà omogeneo, proseguite impastando a mano fino ad ottenere una densità compatta e ben uniforme.
Prelevatene una piccola noce, quindi realizzate una sfera e sistematela in un pirottino di carta usa e getta (di facilissima reperibilità presso qualsiasi supermercato). Procedete così fino a terminare tutto l’impasto.
Questo è il momento di decidere se decorare i vostri bon bon o lasciarli tali e quali.
Una volta giunte al termine di queste operazioni, sistemate le vostre palline di cioccolato in frigorifero e lasciatele rassodare per 2 ore almeno, quindi assaporate la loro fresca golosità.
Buon appetito!
martedì 7 settembre 2021
Carbonara con la ricotta
Un piatto gustoso e dal sapore deciso. È la pasta alla carbonara con la ricotta. Una versione un po’ più ricca rispetto alla classica ricetta laziale formata da uova, pancetta e ricotta, appunto. Scopriamo come si prepara, in pochi e semplici passi, questa versione della carbonara che sta spopolando.
Ricetta per 4 persone
Tempo di preparazione: 5 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Tempo totale: 15 minuti
Ingredienti:
320 g di spaghetti o pasta corta
4 tuorli d’uovo
140 g di pancetta
30 g di pecorino
200 g di ricotta
sale q.b.
pepe q.b.
Preparazione:
Mettiamo a cuocere la pasta. Nel frattempo in una ciotola dividiamo i tuorli dalle chiare che potremo riutilizzare in altre ricette.
Sbattiamo i tuorli e aggiungiamo il pecorino e una spolverata di pepe.
In un padellino antiaderente cuociamo la pancetta per qualche minuto, fino a che non diventerà trasparente.
Quando la pasta è cotta la scoliamo, versiamo sopra le uova. Quindi uniamo anche la pancetta e la ricotta. Aggiungiamo un paio di mestoli di acqua di cottura e mescoliamo bene fino ad ottenere una deliziosa cremina. Spolveriamo sopra del pepe nero e serviamo.
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Trucco da mamma:
Un trucco per non mettere le uova ma far assumere alla pasta il tipico colore giallo è quello di utilizzare la curcuma. In questo modo però creeremo un piatto che ricorda solo nell’aspetto la vera carbonara, che come tutti sappiamo si prepara invece con le uova.
venerdì 3 settembre 2021
Spaghetti al Pomodoro
Gli ingredienti
Per 2 persone:
200g di spaghetti
200g di pomodorini datterino
Uno spicchio d’aglio
Basilico fresco
Olio, sale e pepe
Come procedere
Tagliate ogni pomodorino a metà, e cuoceteli con l’aglio, una punta di sale e un filo d’olio in forno, a 100°, per 2 ore. Poi togliete l’aglio e frullate i due terzi con del basilico a pezzi. Cuocete la pasta al dente, scolate e mescolate con pomodorini, salsa, altro olio, pepe e basilico a pezzi.
giovedì 2 settembre 2021
Spaghetti all'Amatriciana
Difficoltà: FACILE
Preparazione: 30 MIN
Dosi: 5 PERSONE
INGREDIENTI
500 g di spaghetti
125 g di guanciale di Amatrice
un cucchiaio di olio di oliva extravergine
un goccio di vino bianco secco
6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati
un pezzetto di peperoncino
100 g di pecorino di Amatrice grattugiato
sale
PREPARAZIONE
Quando si parla di amatriciana ci si emoziona e... ci si accalora! Le diatribe riguardano soprattutto gli ingredienti da usare: amatriciana con cipolla o senza? Nell’amatriciana si mette l’aglio? Pancetta o guanciale? Il peperoncino ci vuole? E il prezzemolo? Pasta lunga o pasta corta? Le domande sono tante, ma la ricetta originale dell’amatriciana è una sola, depositata proprio al Comune di Amatrice.
AMATRICIANA: INGREDIENTI
Iniziamo a sciogliere i primi dubbi: nella ricetta originale dell’amatriciana non c’è la cipolla né tantomeno meno l’aglio. Gli ingredienti principali sono esclusivamente guanciale, pomodori e formaggio pecorino grattugiato. Il formato di pasta? La ricetta di Amatrice prevede gli spaghetti e non i bucatini.
AMATRICIANA, RICETTA ORIGINALE DI AMATRICE: PROCEDIMENTO
Mettete in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti. “La proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, vale a dire la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all’amatriciana, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili”. Rosolate a fuoco vivo e sfumate con il vino. Togliete dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolate bene e teneteli da parte, possibilmente in caldo. In questo modo si evita il rischio di farli diventare troppo secchi o salati e resteranno più morbidi e saporiti. Unite i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, per rimuovere più facilmente la pelle). Aggiustate di sale, mescolate e cuocete per qualche minuto. Togliete il peperoncino, aggiungete nuovamente i pezzetti di guanciale e mescolate la salsa. Cuocete intanto gli spaghetti bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolate la pasta e mettetela in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendete qualche secondo e poi versate la salsa. Mescolate e, se lo desiderate, aggiungete altro pecorino. Come tutte le ricette della nostra splendida cucina italiana, anche l’Amatriciana si presta a diverse interpretazioni: c’è chi preferisce non utilizzare il peperoncino, chi fa rosolare il guanciale nel suo stesso grasso senza aggiungere olio e chi non sfuma con il vino. Non vi resta che decidere se seguire la ricetta di Amatrice o la vostra creatività.
AMATRICIANA: ORIGINI E CURIOSITÀ
Una volta chiariti tutti i dubbi sulla ricetta originale dell’amatriciana, possiamo passare ad alcune curiosità sulla sua origine. Lo sapevate che l’amatriciana è nata in bianco? Solo verso la fine del 1700, con l’arrivo del pomodoro, si tinge di rosso. Ne parla per la prima volta il cuoco Francesco Leonardi nel suo Apicio Moderno (1790), spiegando come l’amatriciana sia l’evoluzione della gricia con l’aggiunta del pomodoro. Fino al 1927 Amatrice faceva parte della provincia dell’Aquila, quindi l’amatriciana non è propriamente una ricetta della cucina romana. Furono i pastori, con i loro spostamenti stagionali legati alla transumanza, a portare questo piatto verso le campagne romane. Pare che la sua diffusione definitiva fu sancita dall’emigrazione degli amatriciani a Roma a causa della crisi della pastorizia e il loro conseguente impiego nella ristorazione. Il resto è tutto merito della bontà del sugo, che l’ha reso popolare a partire dall’Ottocento e trasformata in un classico intramontabile.
Preparazione
Mettere in una padella, meglio se di ferro, il guanciale tagliato a pezzetti (in proporzione di un quarto rispetto alla pasta), un pezzetto di peperoncino e un goccio d’olio.
Rosolare a fuoco vivo. Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo (così si evita il rischio di farli diventare troppo secchi e salati).
Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, cosi si toglierà più facilmente la pelle). Aggiustare di sale, mescolare e cuocere per qualche minuto a fuoco vivo.
Rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa.
Lessare intanto la pasta, bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolarla e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa.
Rigirare e aggiungere, a piacere, altro pepe e pecorino.
venerdì 27 agosto 2021
PASTA E FAGIOLI CREMOSA con fagioli in scatola
Io adoro i legumi e li cucino spesso, è ottima questa pasta e fagioli resta cremosa e con un profumo di rosmarino delizioso, facile da fare e ottima come primo piatto, ideale per tutta la famiglia!
PASTA E FAGIOLI CREMOSA
INGREDIENTI:
1 cipolla
rosmarino fresco q.b.
300 g. di fagioli borlotti precotti
300 g. di ditalini rigati
1 litro di brodo vegetale
120 g. di passata di pomodoro
olio extra vergine d’oliva q.b.
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa preparate un bel brodo vegetale con carote, sedano e cipolla e mettetelo da parte fino al momento che vi servirà utilizzarlo, versate in una pentola larga e capiente dell’olio extra vergine d’oliva e fate rosolare dentro una cipolla tritata, unite i fagioli e fate insaporire un pochino, aggiungete poi la passata di pomodoro e il brodo coprendo il tutto, fate cuocere a fuoco dolce per 20 minuti circa.
Girate e controllate ogni tanto per evitare che si possano attaccare alla pentola, togliete un po’ di fagioli e frullateli con un minipimer, versateli nuovamente nella pentola e aggiungete altro brodo caldo e rosmarino, unite la pasta, portate a cottura e servite la pasta e fagioli bella calda con un filo di extra vergine d’oliva a crudo accompagnata da crostini di pane..e buon appetito!
N.B. Se preferite usare i fagioli secchi metteteli a bagno la sera prima in una ciotola larga!
sabato 14 agosto 2021
Il senso dei Millennials per i surgelati: dal pesce alla pizza, cosa mangiano gli under 40
di Oriana Davini
Aumenta il consumo di alimenti surgelati tra i Millennials: dal pesce alle patatine fritte, passando per pizza e verdure, in Italia otto under 40 su 10 mangiano surgelati abitualmente e il 26% ne ha raddoppiato il consumo in questi mesi.
È la fotografia scattata da IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, che ha commissionato un’indagine a Doxa con l’obiettivo di analizzare l’approccio dei 13 milioni di italiani nati tra il 1980 e il 1995 alla spesa alimentare e alla cucina, con un focus sul loro atteggiamento verso i prodotti del banco freezer.
Indice
Millennials e alimenti surgelati
La spesa degli under 40
Spinaci, i più amati
10 cose da sapere sui surgelati
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Millennials e alimenti surgelati
Il trend non è solo italiano, anzi.
Già il quotidiano britannico The Guardian aveva evidenziato in un articolo l’aumento del consumo di surgelati tra i Millennials inglesi così come negli Stati Uniti si è registrato un aumento del 9% in più di consumo dei surgelati tra gli under 40 rispetto ad altre fasce di età.
Il motivo? Gli alimenti sotto zero rispondono non solo ai bisogni alimentari dei giovani italiani ma si adattano anche al loro stile di vita.
La spesa degli under 40
surgelati Millennials
Lo dimostrano i numeri: secondo l’indagine Doxa – IIAS il 91% dei Millennials ama fare la spesa per tutta la famiglia ma solo il 5% degli under 40 la fa online, contrariamente a quel che si potrebbe pensare. Alta l’attenzione prestata ai prodotti acquistati così come la voglia di cucinare.
E i surgelati? Finiscono nel carrello della spesa del 99% dei Millennials, il 77% dei quali li consuma almeno una volta alla settimana. C’è anche una frangia di appassionati che li porta in tavola almeno due volte a settimana.
L’emergenza sanitaria, com’è prevedibile, ha fatto lievitare ulteriormente queste percentuali: durante il lockdown in Italia il 26% degli under 40 ha raddoppiato il consumo di surgelati e il 36% ne ha aumentato il consumo un po’ più del solito.
Spinaci, i più amati
I prodotti più acquistati? Al primo posto ci sono i vegetali (48%), spinaci in testa, seguiti da legumi come fagiolini e piselli (30%). Quindi il pesce, sia lavorato (46%) che naturale (42%), le patatine fritte (35%) e la pizza (25%), oltre al gruppo minestroni, zuppe e vellutate (24%).
10 cose da sapere sui surgelati
surgelati Millennials
Amati e consumati, quindi, ma ancora avvolti da una patina di falsi miti e scarsa conoscenza che a volte porta a ritenere i surgelati alimenti di serie B.
“La ricerca conferma che i giovani amano gli alimenti surgelati e li scelgono per la loro versatilità in cucina (62% del campione), perché rendono sempre disponibile, anche fuori stagione, diversi alimenti (57%) e perché aiutano ad evitare gli sprechi (35%) – spiega Vittorio Gagliardi, portavoce di IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati -. Eppure solo il 14% degli intervistati li acquista pensando che abbiano le stesse caratteristiche nutrizionali dei prodotti freschi”.
Ecco allora 10 cose da sapere sui surgelati per cucinarli al meglio:
Congelato non significa surgelato. I prodotti surgelati subiscono un congelamento ultrarapido a -18°C che lascia intatte le proprietà nutrizionali, mentre i cibi congelati sono portati a temperature tra -7°C e -12°C e poi conservati tra -10°C e -30°, cosa che al momento dello scongelamento comporta una parziale perdita dei valori nutritivi e organolettici.
A casa non si può surgelare, perché è una tecnica prettamente industriale. Possiamo invece congelare un prodotto precedentemente scongelato ma solo dopo averlo cotto.
Nei surgelati non ci sono conservanti: lo impone la legge perché basta il freddo a garantire la lunga conservazione di questi alimenti. Il colore brillante delle verdure surgelate è dovuto al trattamento termico che avviene prima della surgelazione e non all’aggiunta di coloranti.
Verdure surgelate e fresche hanno le stesse vitamine e gli stessi nutrienti. In alcuni casi, anzi, i surgelati hanno proprietà nutrizionali migliori perchè tra la raccolta e il processo di surgelazione passano poche ore.
Pesce surgelato e fresco hanno gli stessi nutrienti. I prodotti ittici surgelati sono pescati nei mari più puliti e profondi del mondo, lontano dalle coste, e subito lavorati. Le normative di riferimento hanno imposto regole molto rigide, che fanno anche dell’imballaggio contenente il prodotto un modello di trasparenza totale, riportando l’area di pesca, il momento della prima surgelazione, la scadenza, le valenze nutrizionali, il produttore.
È interesse di tutti gli operatori garantire la qualità del prodotto e rispettare la catena del freddo, composta da una serie di procedure, regole e tecniche che servono a preservare e garantire la massima qualità del prodotto, dalla produzione al trasporto, fino alla vendita.
I cibi surgelati sono un alleato contro lo spreco di cibo e amici dell’ambiente. La lunga durata di conservazione permette di consumarli prima che si deteriorino e di usare solo il quantitativo di cui abbiamo bisogno. Inoltre richiedono meno acqua perché non è necessario lavarli e serve meno energia per cuocerli.
È possibile risparmiare grazie all’acquisto di surgelati. Questi prodotti vengono raccolti, pescati e lavorati nei momenti più convenienti e nelle stagioni giuste, anche dal punto di vista economico. Inoltre, con il surgelato si mangia il 100% di ciò che si acquista, lasciando alle aziende spine, squame, viscere e scarti di ogni genere.
Le verdure surgelate aiutano i bambini a superare la verdurofobia. Presentare le verdure in piatti cromaticamente divertenti o con formati creativi come polpette e frittate è un valido aiuto. E poi permettono ai bambini di mangiare tutto l’anno i loro ortaggi preferiti.
Al ristorante i prodotti con l’asterisco (*) non rappresentano un ripiego. Il surgelato viene adoperato nella ristorazione perché sinonimo di sicurezza e qualità in tutti i periodi dell’anno, anche e soprattutto in quelli in cui una determinata materia prima non è di stagione. Pertanto, l’“asterisco” che si trova nei menù dei ristoranti è semplicemente garanzia di alta qualità e assoluta igienicità del cibo che viene offerto.
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