venerdì 15 novembre 2019

I trucchi per fare una peperonata squisita, e perfino digeribile

Trucchi peperonata classica: quali peperoni?

Partiamo dal presupposto che i peperoni per la peperonata vanno a sentimento e a gusto, in base alle tipologie. I colori sono una buona discriminante se avete bisogno di una certa sfumatura da accompagnare ad un secondo particolare, ma in linea generale è meglio andare a sapori. Per non fare torto a nessuno solitamente si opta per i peperoni variegati, uno o due per colore (rosso, giallo e verde), ma sappiate che i peperoni rossi sono più intensi e quasi piccanti, i gialli sono i dolci per eccellenza, e quelli verdi sono un filino più amarognoli: regolatevi di conseguenza. Nella ricetta originale della peperonata vanno tagliati a listarelle lunghe dopo averli mondati del picciolo e delle parti bianche interne, che sono anche quelle più complicate da digerire. Non provate nemmeno a spellarli, spezzereste il cuore all'essenza resistente della peperonata, che dà il meglio di sé sulla lunga.

Trucchi peperonata classica: gli ingredienti base

La base di ogni contorno goloso è il soffritto di cipolla e la peperonata non fa eccezione. Ricordatevi che bruciare la cipolla equivale a peggiorare la digestione: fatela imbiondire lentamente, a fiamma bassissima e a lungo in modo che non prenda virate amare, in una generosa quantità di olio extravergine di oliva. Volendo potete aggiungere anche uno spicchio di aglio in camicia per dare corpo al soffritto, senza tritarlo per non soverchiare la dolcezza dei protagonisti. Aggiungete le listarelle di peperoni e fate cuocere con molta calma per almeno una mezz’ora. Per aromatizzare, le scuole di pensiero sono molte ma vince su tutte quella delle erbe fresche, aggiunte a fine cottura e a fuoco spento. Sbizzarritevi con l'evergreen basilico, oppure osate timo, maggiorana, origano fresco. Unica raccomandazione: per accentuare il piccante affidatevi solo al peperoncino. Fedeltà alla linea.

Trucchi peperonata classica: pomodoro sì/pomodoro no

Sibillinamente: dipende. Se volete una peperonata più sugosa, aggiungete un po’ di passata rustica dopo 15 minuti di cottura dei peperoni, così che abbia comunque il tempo di tirare un po’ e asciugarsi a dovere. Se invece non amate le salse lunghe, potete sporcare con un po’ di triplo concentrato (quello che usereste per il ragù, per intenderci) giusto per addolcire l’eventuale sapore amarognolo dei peperoni verdi. Per chi predilige il peperone in purezza, nessuno vi vieta di farli in bianco e goderveli senza fronzoli.

Trucchi peperonata classica: l’agrodolce

La sfumatura acidula e morbida assieme è una vera mano santa sulla peperonata, bilancia i sapori e rende tutto più rotondo. Certo, l'agrodolce non piace a tutti, ma va comunque provato. Basterà un cucchiaio raso di zucchero sui peperoni mentre si rosolano, e una spruzzata di aceto di vino poco dopo, per ottenere una peperonata originale e buonissima (specialmente se dovete accompagnarla a carne rossa succulenta). In più lo zucchero aiuta a bilanciare l'eventuale acidità del pomodoro prescelto, è un vero plus. Altrimenti, fate pure senza.

Trucchi peperonata classica: quando mangiarla?

Il giorno dopo, sempre. Che domande. Come la parmigiana, la peperonata va consumata post riposo doveroso, così che i sapori si amalgamino e diventino un concentrato unico di meraviglia. Se invece pensate di avere molta fretta e non resistete, fatela comunque riposare una mezz’ora prima di consumarla: la peperonata è sempre più buona se mangiata tiepida o fredda, mai bollente. E senza lesinare sulla scarpetta.

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