domenica 20 ottobre 2019

Come si cucina un uovo sodo: sbagliare è facilissimo

di Gabriele Principato

L’etichetta

Al momento dell’acquisto fate attenzione all’etichetta e ai codici posti sulle confezioni delle uova: «0» indica uova biologiche di galline allevate all’aperto; «1» indica l’allevamento all’aperto non biologico; «2» indica l’allevamento a terra; «3» che le uova provengono da una gallina allevata in gabbia. Inoltre è importante controllare il grado di freschezza delle uova: «Categoria A extra» identifica uova freschissime non refrigerate e da utilizzare fino al settimo giorno dalla data di imballaggio o al nono dalla deposizione; «Categoria A» uova fresche non refrigerate che possono essere imballate e messe in commercio non oltre 21 giorni dalla data di deposizione; «Categoria B» uova destinate all’industria di trasformazione e non al commercio al dettaglio o grande distribuzione.

L’acqua e la cottura

Ponete le uova in un pentolino capiente, poi copritele con dell’acqua fredda. Non è consigliato attendere che l’acqua bolla prima di inserire le uova nel tegamino, perché questo potrebbe portare alla rottura del guscio. Mettere il pentolino sul fuoco e fate arrivare a bollore l’acqua. Dal bollore calcolate 9 minuti di cottura.

Il raffreddamento

Togliete il pentolino dal fuoco e passate le uova sotto l’acqua fresca corrente in modo da farle freddare bene.

Il guscio

Sgusciate le uova, facendo attenzione a eliminare accuratamente tutte le tracce di guscio. Poi dividetele a metà.

La conservazione

Non è consigliabile conservare a lungo le uova sode. Qualora però voleste farle durare 3 o 4 giorni, riponetele in frigorifero non sgusciate.


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